Dalla stagione 2025/26 scatta l’obbligo del casco per ogni sciatore, adulti compresi. Una rivoluzione destinata a diventare normalità, tra controlli , assicurazione obbligatoria, sanzioni e nuove regole. Ecco quali
L’obbligo del casco sulle piste da sci non è più un’opzione.
Già in vigore per i giovani dal 2022, si estende ora a tutti gli sciatori, adulti compresi.
Multe, assicurazioni e nuove regole di sicurezza sono entrate in gioco fin dal primo giorno di apertura degli impianti di Cervinia, Solda e Val Senales.
Ma c’è da credere che nonostante l’uso del casco, come accaduto con i motociclisti negli anni ’80, sia in parte ancora vissuto come una limitazione di libertà, il cambiamento si trasformerà rapidamente in una nuova normalità, proprio come accadde allora.
Il casco diventa obbligatorio per tutti gli sciatori
Come nel caso dei veicoli motorizzati a due ruote, anche per l’obbligo del casco sulla neve a fare da apripista sono stati i praticanti sotto i 18 anni di sport come lo sci alpino, ma anche lo snowboard, il telemark, lo slittino e la slitta.
E con loro il casco è diventato in pochi anni quasi un accessorio di stile, con una grandissima varietà di modelli proposti sul mercato: da quelli “retro”, ai caschi caratterizzati da una verniciatura metallizzata, fino a quelli più futuristici con visiere a specchio.

La risposta da parte degli sciatori, in ogni caso, sembra essere stata positiva anche da parte degli adulti in queste primissime giornate di apertura delle piste. In Italia, infatti, si scia – col casco – già da qualche giorno in Val d’Aosta, con 8 impianti su 16 aperti a Cervinia, sul versante altoatesino dello Stelvio, in 5 impianti di Solda su 11 e, sempre a Bolzano, in Val Senales , dove sono in funzionamento 6 impianti su 11.
Progressivamente, toccherà anche a tutte le altre località: per prima Merano (venerdì 21 novembre), poi le Tre Cime Dolomiti (sabato 22), con una lunga lista (in cui figurano tra le altre Cortina d’Ampezzo, Livigno e Courmayeur) che ha fissato la data del via in sabato 29, mentre le ultime in ordine di tempo saranno Cimone, Corno del Renon e Frabosa Soprana (13 dicembre).

Cosa bisogna sapere
La sanzione prevista per gli sciatori che vengono trovati senza casco in occasione dei controlli di forze dell’ordine e personale delle stazioni sciistiche ammonta a 150 euro, con il ritiro dello skipass da 1 a 3 giorni in caso di recidiva.
Tranne che per i praticanti il fondo, gli sciatori, fin dal 1° gennaio 2022, sono sanzionabili (multa tra 100 e 150 euro e ritiro immediato dello skipass) anche se sprovvisti di assicurazione per la responsabilità civile, che copra i danni involontariamente causati a persone o cose.
L’assicurazione non è necessariamente legata allo skipass, risultando utile all’adempimento dell’obbligo per esempio anche una polizza stipulata, anche per l’intero nucleo familiare, a copertura dell’intera responsabilità civile nella vita privata.
In questo caso, però, bisogna esibire in caso di controllo i documenti, anche in formato digitale, che attestino la copertura. Le compagnie possono anche offrire coperture che vanno al di là della semplice responsabilità civile, come per esempio garantendo la copertura di spese mediche e di soccorso; ma, al tempo stesso, le assicurazioni possono essere offerte anche dagli stessi gestori degli impianti, che sono obbligati a mettere a disposizione questa possibilità al momento dell’acquisto dello skipass. L’importante è aver sottoscritto prima di andare in pista la polizza, che può garantire una copertura giornaliera (anche con una spesa contenuta in pochi euro), settimanale, stagionale o annuale.

L’uso di alcool e sostanze stupefacenti e il codice delle piste
Va infine ricordato che, in generale, è vietato sciare sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, con multe da 250 a 1.000 euro, raddoppiabili in caso di incidenti e possibili conseguenze penali.
Così come vigono disposizioni locali, per esempio in Alto Adige, dove il Consiglio provinciale da due anni ha introdotto norme sui sorpassi, sul comportamento agli incroci e sul divieto di risalita lungo la pista.
Le 14 regole di condotta dei maestri di sci
Utili indicazioni di comportamento per sciatori e snowboarder sono state inoltre riassunte dall’Associazione Maestri Sci Italiani (Amsi) in un elenco di 14 punti.
Insieme al casco, all’assicurazione obbligatoria, che include l’obbligo di prestare soccorso in caso di incidente, e al divieto di sciare in stato di alterazione, i maestri raccomandano il rispetto per gli altri e la padronanza della velocità, ma anche il mantenere, da parte dello sciatore a monte, una direzione che eviti il pericolo di collisione con chi scia a valle e il prestare attenzione alle traiettorie degli altri sciatori in base al tipo di attrezzatura. Quando si sorpassa, poi, va mantenuta una distanza di sicurezza dagli altri ed è buona norma non curvare sul bordo della pista, così come bisogna controllare a monte e a valle prima di immettersi su una pista e la sosta va effettuata solo a bordo pista o in zone ben visibili, liberando la pista al più presto in caso di caduta. Infine, vanno sempre rispettate segnaletica e indicazioni di sicurezza, è vietato percorrere le piste a piedi o con racchette da neve e occorre prestare particolare attenzione alle traiettorie degli sciatori con disabilità, garantendo loro priorità e sicurezza negli impianti e in discesa.
Alberto Minazzi



