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Rinnovabili: aperto lo sportello per richiedere i nuovi incentivi

Rinnovabili: aperto lo sportello per richiedere i nuovi incentivi
Impianto fotovoltaico

Chi (e come) può presentare la domanda per accedere a contributi e tariffe legati alla realizzazione di impianti di nuova costruzione o potenziamento di quelli esistenti

Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati per 2030, l’Italia ha scelto di puntare con decisione sull’incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Ed entra ora nel vivo, con l’apertura dello sportello di domanda avvenuta il 3 giugno, l’iniziativa volta a favorire la realizzazione di nuovi impianti e il rifacimento o il potenziamento di quelli già esistenti, di qualsiasi dimensione essi siano. Un pacchetto di contributi e tariffe incentivanti che può contare su una importante dotazione dal punto di vista economico:  9,7 miliardi di euro.

Gli interventi che possono beneficiare degli incentivi

La misura è prevista dal decreto “Fer X transitorio”, approvato il 30 dicembre 2024, entrato in vigore dal 28 febbraio e le cui regole operative sono state approvate dal Ministero il 20 maggio. Il decreto introduce un meccanismo di sostegno dedicato agli impianti con costi di generazione vicini alla parità di mercato che resterà valido fino al 31 dicembre 2025.
La novità è la partenza della prima procedura competitiva, per la quale è possibile presentare manifestazioni di interesse fino alle ore 12 del 24 giugno sull’apposito portale attivo sul sito del Gestore dei Servizi Energetici.
Sono ammessi ai benefici per la nuova costruzione tutti gli impianti che siano alimentati con energia fotovoltaica, eolica, idroelettrica o con i gas residuati da processi di depurazione, con esclusione dei alcune singole categorie di intervento a seconda della tipologia dell’impianto (per esempio, non è ammesso il rifacimento parziale di impianti eolici e fotovoltaici). Tutti gli impianti devono comunque rispettare i requisiti ambientali.

L’accesso agli incentivi e le tariffe incentivanti

Va ricordato che gli impianti con potenza fino a 1 megawatt possono accedere direttamente al sostegno con la semplice comunicazione dell’avvio lavori, quando questi sono iniziati dopo l’entrata in vigore del decreto.
Per questo tipo di incentivo, che consiste in una tariffa fissa sulla produzione netta immessa in rete, è prevista la cessazione del regime transitorio al raggiungimento di un contingente di potenza complessivo pari a 3 gigawatt, con ammissione in ordine cronologico fino all’esaurimento delle risorse. Il contingente per gli impianti con potenza superiore è invece di 14,65 gigawatt, ma l’assegnazione del contributo, soggetta a una serie di requisiti stringenti, avviene tramite procedure competitive di asta. Sono previste tariffe incentivanti (tra i 95 euro al megawatt/ora per fotovoltaico ed eolico e i 105 per l’idroelettrico), che possono essere oggetto di offerta al ribasso nelle aste. E, per la domanda di incentivo, da presentare in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, bisogna accedere al portale con credenziali digitali.

Alberto Minazzi

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