Aperto giovedì 15 il calendario della manifestazione, che culminerà con la regata di domenica 18 maggio 2025
Il riferimento storico risale addirittura al Medioevo, più esattamente al periodo tra il X e il XIII secolo, quando i mari italiani erano dominati soprattutto dalle città di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia.
La manifestazione con cui si è deciso di celebrarne i fasti, però, è molto più recente: l’idea nacque a fine degli anni ’40 dello scorso secolo e fu concretizzata a dicembre 1955.
Nel 2025 il Palio delle Repubbliche Marinare, che unisce sport, cultura e rievocazione storica, compie dunque 70 anni e li celebrerà ad Amalfi, dove fu stipulato l’atto costitutivo dell’Ente Regata.

La Regata 2025
Il clou delle 4 giornate, che hanno preso ufficialmente il via nella mattinata di giovedì 15 maggio, con la presentazione all’Arsenale della Repubblica di Amalfi della mostra dei manifesti delle 70 edizioni della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, si vivrà ovviamente nella giornata di domenica 18, alle 12.30, con il via al Palio remiero. La competizione tra gli equipaggi (8 rematori e 1 timoniere) a bordo dei galeoni oggi costruiti in vetroresina, dove salgono campioni e giovani promesse del canottaggio nazionale, si svolgerà in mare aperto, con la partenza che avverrà dallo specchio acqueo di Vettica di Amalfi e l’arrivo fissato dopo 2 km alla Marina grande della città della Costiera campana.
Si gareggerà dunque ancora nel Tirreno, dopo l’edizione 2024 in cui, nelle acque di casa, Genova ha confermato il dominio degli ultimi anni, arrivando all’appuntamento di quest’anno sull’onda di 3 successi consecutivi e 4 dalla ripresa post-Covid. Un’egemonia interrotta nel 2022 proprio da Amalfi, che ospitava il Palio, spuntandola su Venezia, al primo di 3 secondi posti consecutivi dopo la vittoria del 2019, mentre Pisa, seconda lo scorso anno nelle acque liguri, attende il successo addirittura dal 2010.
Il Palio, tra tradizioni e celebrazioni
Ad Amalfi, la più piccola delle 4 Repubbliche Marinare, ospitare il Palio è un evento molto sentito anche dalla popolazione, che potrà nell’occasione salutare sabato anche il passaggio ravvicinato della nave “Vespucci” nella rada della baia. Così come è accesa la rivalità tra i partecipanti, che difendono con orgoglio identitario i colori tradizionali (l’azzurro di Amalfi, il bianco di Genova, il rosso di Pisa e il verde di Venezia) e le bandiere esposte a poppa.
A prua delle imbarcazioni trovano invece posto le speciali polene altrettanto simboliche: il cavallo alato di Amalfi, il drago di Genova, l’aquila imperiale germanica di Pisa e il leone di San Marco di Venezia.
Gli altri portacolori grandi protagonisti del Palio sono i 320 figuranti, 80 per ognuna città, scelti per indossare i costumi riproduzioni d’epoca nel tradizionale corteo storico, che partirà sabato alle 19.30 da Atrani, per concludersi circa un ora dopo sulle scale della cattedrale di Amalfi dopo aver attraversato il centro storico imbandierato di vessilli delle 4 città. La principale parte coreografica del Palio sarà preceduta, alle 18, dalla presentazione degli equipaggi in piazza Umberto I e ancor prima, alle 17.45 di sabato 17 dalla regata femminile, tra lo specchio acqueo di Marmorata e Atrani.
Gli altri eventi del Palio
Nel ricco programma di manifestazioni culturali, la mattinata di venerdì 16 è stata dedicata al convegno dedicato al ruolo delle Repubbliche e della portualità nella storia di Amalfi, con un successivo appuntamento, alle 22, per un concerto in piazza Duomo. La giornata di sabato 17 si chiuderà invece, alle 23.45, con uno spettacolo pirotecnico sulla baia. E nel tardo pomeriggio di domenica 18, dopo la premiazione degli equipaggi alle 13.15 in piazza Flavio Gioia, l’appuntamento conclusivo è con la Fanfara dei Carabinieri, che sfilerà a partire dalle 18.15 da via Casamare a piazza Duomo, dove è prevista un’esibizione attorno alle 19.
Alberto Minazzi