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Quarant’anni di danza, sogni e talenti: l’Academìa Veneta che fa brillare le étoile

Quarant’anni di danza, sogni e talenti: l’Academìa Veneta che fa brillare le étoile
Nicoletta Manni e Clara Santoni

Dalla formazione dei giovanissimi talenti di Spinea ai palcoscenici internazionali con Nicoletta Manni e altri talenti. La scuola di Clara Santoni continua a far nascere professionisti della danza

La foto in bianco e nero riporta indietro negli anni.
Era il 2003 e l’allieva alla sbarra è Nicoletta Manni, dal 2014 prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano ed étoile dal 2023.
Con lei, a guidare movimenti del corpo ed espressività, c’è Clara Santoni, docente di danza, fondatrice nel 1985, a Spinea, in provincia di Venezia, dell’Academìa Veneta di Danza e Balletto, una realtà formativa per l’arte coreutica tra le più importanti nella regione Veneto.
Nelle sue sale sono passati moltissimi giovani di talento, oggi diventati danzatori professionisti.
Nicoletta Manni è stata una di loro. Non l’unica.

Nicoletta Manni con la docente di danza Clara Santoni

Dalla scuola di danza al palcoscenico

Ad oggi sono 33 gli allievi che hanno concluso il percorso di studi della Royal Academy of Dance di Londra ottenendo il diploma di ballerini, riconosciuto dall’Unione Europea e il titolo di ARAD.
Cinque di loro si sono particolarmente distinti e ora danzano in qualità di professionisti in importanti compagnie.
Edoardo Sartori, entrato nella scuola di Spinea a 8 anni, ora è Demi-Solista dello Stuttgart Ballet di Stoccarda (dove nel 2020 si è diplomato alla John Cranko Schule) e vanta partecipazioni, premi e riconoscimenti di talento ottenuti in varie competizioni internazionali come lo Youth American Gran Prix e il Prix de Lousanne.

Edoardo Sartori

Giacomo Bevilacqua quando è arrivato in Accademìa, nel 1991, aveva 5 anni. Qui ha studiato per 13 anni con la metodologia inglese RAD Royal Academy of Dance, ottenendo da subito grandi risultati. Anche per lui, un talento fisicamente molto somigliante a Roberto Bolle, il sogno si è avverato. Richiesto da più teatri europei, appena diplomato alla Scala nel 2007 si è unito all’ensemble del Balletto Statale di Berlino. Ha partecipato anche con ruoli da solista a tutte le produzioni classiche e a diverse rappresentazioni moderne della compagnia ampliando il suo bagaglio di conoscenze con vari stili coreografici e diverse metodologie di insegnamento. Ha anche lavorato con coreografi internazionali quali George Balanchine, John Cranko, Gheorghe Iancu, Jiri Kylian e Mauro Bigonzetti.

Giacomo Bevilacqua

Davide Lampis danza oggi in ruoli principali con il Ballet Victoria in Canada, Marta Kanazir dal 2009 lavora nel Teatro Nazionale Croato, Ivana pl. Zajca a Fiume, dove è diventata prima ballerina nel 2015 mentre Priscilla Volpe , diplomata alla Scala, è impegnata in tournée, spettacoli e produzioni importanti anche in UK.

40 anni di danza, 40 anni di emozioni

“Guardando indietro vedo un viaggio fatto di bellezza e impegno, volgendo lo sguardo al futuro vedo ancora tanti sogni da realizzare insieme -dice Clara Santoni ripensando ai 40 anni del suo impegno con i suoi ragazzi e ai prossimi che verranno – Questi 40 anni di attività che l’Academìa Veneta di Danza e Balletto ha raggiunto rappresentano molto di più di un traguardo. Sono il cuore pulsante di una vita dedicata alla danza, ai sogni e alla crescita di generazioni di allievi. Significano passione che mai si è spenta, sacrificio e dedizione quotidiana, ma soprattutto la gioia di veder fiorire talenti, di accompagnare piccoli passi che nel tempo diventano grandi. In tanti anni di lavoro non ho solo insegnato: ho intrecciato rapporti che sono andati ben oltre la sala studio e prove. Con tanti allievi il legame è rimasto vivo anche dopo anni trasformandosi da semplice rapporto maestro – allievo a vera e propria amicizia e stima reciproca”.

Il sogno può diventare realtà

Tante storie condivise, tanti sorrisi, gioie e lacrime.
Di tutti i suoi ex allievi Clara Santoni, diplomata al Teatro alla Scala di Milano, alla Royal Ballet School e alla Royal Academy di Londra con una laurea in balletto classico, porta un ricordo.
“Ricordo la determinazione che Davide Lampis aveva fin da quando ha iniziato a muovere i primi passi di danza – confida -. Aveva detto a sua mamma “ballare è ciò che voglio fare nella vita” e così è stato. Ci lega un amore infinito, tanto che mi ha scelto come madrina della sua cresima”.

Davide Lampis e Clara Santoni

“Quando invece Giacomo Bevilacqua entrava in palco – ricorda Clara Santoni – minimo otteneva una Menzione speciale. Purtroppo ha dovuto dire addio alle scene nel 2020 per motivi di salute e attualmente allena ballerini e studenti di danza di qualsiasi livello”.
“Potrei parlare per ore pensando ai tanti momenti importanti con tutti loro – continua- , ma ho bene in mente ciascuno dei loro percorsi, fatti di duro lavoro e di complicità con i docenti, importante per superare le difficoltà che si incontrano e i momenti in cui magari si vorrebbe mollare tutto. In un certo senso l’insegnante, che già ha fatto il suo percorso, cresce ogni giorno con loro, si arricchisce di esperienze diverse, accompagna e aiuta a crescere talento e passione”.
Oggi la sua non è una professione di ballerina, ma anche Linda Pani è stata tra le giovanissime allieve di Clara Santoni.

Linda Pani in Academìa Veneta di Danza e Balletto

 La danza come professione

Per rendere il più completo possibile il percorso formativo degli allievi in questi decenni l’Academìa Veneta di Danza e Balletto è cresciuta ampliando gli spazi ma soprattutto gli studi che si praticano. Al classico è stato affiancato il moderno, contemporaneo e altre discipline come lezioni di potenziamento e specifiche in preparazione degli esami, lezioni di punte, di tecnica maschile, di Pas de deux, di repertorio, di pilates e di musical in inglese.
“I 40 anni che la scuola compie quest’anno – conclude Clara Santoni – segnano una tappa importante in un viaggio che continua con entusiasmo e passione, tanta, con la consapevolezza che la danza è in continua evoluzione e che quando si sale sul palcoscenico ogni sacrificio è ripagato. E noi seguiamo le generazioni di ragazzi che vogliono metterla al centro della loro vita e farla diventare un lavoro”.

Silvia Bolognini

 

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