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Quando i droni voleranno sulle lagune: la sfida di convivere con gli uccelli

Quando i droni voleranno sulle lagune: la sfida di convivere con gli uccelli

Con il progetto LAGUNAS, scienza e intelligenza artificiale lavorano insieme per creare corridoi di volo sostenibili: così la rivoluzione dei droni potrà decollare senza disturbare la fauna della Laguna

Il futuro della logistica è alle porte.
E non passerà molto tempo prima di veder droni attraversare il cielo per consegnare pacchi, medicinali se non per trasportare persone.
E’ la promessa della mobilità aerea urbana, la prossima rivoluzione del trasporto sostenibile.
Ma prima che il futuro decolli davvero, c’è un passaggio fondamentale: capire come far convivere questi nuovi “volatili artificiali” con quelli veri.
Questo soprattutto in ambienti sensibili come le lagune, in particolare quella di Venezia.

LAGUNAS

A testare questa futura nuova forma di convivenza è il progetto LAGUNAS ((Localizzazione Avifauna per una Gestione Netcentrica Ambientale Sostenibile), finanziato con fondi PNRR e portato avanti da Università di Trieste e Venezia, Consorzio Bonifica Veneto Orientale, The Edge Company (TEC), Wigwam Clubs Italia APS.
Unendo ricerca scientifica, intelligenza artificiale e tutela ambientale, LAGUNAS si pone l’obiettivo di creare le condizioni perché il volo dei droni non diventi un disturbo o un pericolo per gli uccelli selvatici che popolano la laguna veneziana. Perché se è vero che il cielo non ha confini, è altrettanto vero che ogni specie ha il suo spazio e i suoi ritmi e ignorarli significherebbe compromettere un equilibrio fragile e prezioso.

lagune

Il sistema BCMS: il grande occhio

Grazie a un sistema di telecamere 4K e a un software intelligente, sviluppato dalla The Edge Company insieme alle Università di Venezia e Trieste e al Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, il progetto sta raccogliendo dati in tempo reale sulla presenza e sui comportamenti degli uccelli.
Il sistema, chiamato BCMS, acronimo di Bird Concentration Monitoring System funziona come un “occhio digitale” puntato sul cielo: riconosce le specie, ne registra le abitudini di volo e mette in relazione questi dati con variabili ambientali come maree, vento, temperatura e qualità dell’aria.

Corridoi di volo per droni e uccelli

Gli algoritmi hanno già individuato legami precisi: gli uccelli si concentrano di più durante la bassa marea, quando le velme — le superfici fangose ricche di cibo — emergono; l’attività aumenta nelle giornate più calde e cala quando l’inquinamento da traffico cresce.
In pratica, la natura parla chiaro, e l’intelligenza artificiale sta imparando ad ascoltarla.
Ma LAGUNAS intende andar oltre, puntando a sviluppare un modello predittivo capace di dire dove e quando voleranno gli uccelli, così da progettare “corridoi di volo” per i droni che non interferiscano con la fauna.
Non si tratta solo di tutela ambientale, ma anche di sicurezza: lo stesso sistema potrà ridurre il rischio di impatti tra aerei e volatili negli aeroporti, i famosi bird strike.

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