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Plastica di qualità, il nuovo hub a Porto Marghera

Plastica di qualità, il nuovo hub a Porto Marghera
polistirene espanso

Dal polistirolo usato a nuova materia prima: l’impianto produrrà 20 mila tonnellate annue di plastiche ad alte prestazioni

Guardare alla plastica solo come un nemico dell’ambiente non è sempre corretto.
Vi sono infatti materiali di questo tipo che, per loro natura, sono riciclabili al 100%.
Un esempio perfetto di economia circolare è il polistirolo, prodotto finale di uno specifico polimero, tecnicamente conosciuto come polistirene espanso sinterizzato, spesso riassunto con l’acronimo Eps.
Secondo l’Aipe, associazione senza fini di lucro che mira proprio alla tutela e alla promozione dell’immagine dell’Eps di qualità, in Italia attualmente esiste un circuito virtuoso di raccolta del polistirolo post-consumo che permette al 59% dei rifiuti da imballaggi in Eps post-consumo di essere recuperati, ponendo il nostro Paese tra i leader in Europa.
Ma una nuova spinta virtuosa arriva ora dall’area industriale veneziana di Porto Marghera grazie all’accordo, che ricalca sostanzialmente quello concluso in estate con Acea relativamente al Centro Italia, per promuovere il riciclo avanzato delle plastiche raggiunto tra la locale multiutilty Veritas e Versalis, società chimica di Eni. Un’intesa che apre, come primo tassello concreto, a una nuova fase di riconversione e sviluppo.
“Con questo accordo rafforziamo il nostro impegno a Porto Marghera per sviluppare ulteriormente la circolarità delle plastiche, mettendo a sistema le competenze industriali e tecnologiche di Versalis e di Veritas, che è per noi un partner strategico”, dichiara l’Amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani.

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20 mila tonnellate di nuova plastica dai rifiuti

L’accordo di collaborazione appena sottoscritto, che lascia la porta aperta anche a possibili ulteriori sviluppi ed è sostanzialmente già operativo anche se in fase di avvio, punta in particolare a individuare iniziative congiunte per la valorizzazione delle plastiche post-consumo e post-industriali.
Le due società, dunque, lavoreranno insieme per analizzare e selezionare i flussi di rifiuti e di materia prima seconda provenienti dagli impianti di Veritas al fine di valutarne l’idoneità ai processi di riciclo di Versalis. All’interno del suo ecodistretto di Fusina, esempio concreto di sinergia industriale tra impianti di trattamento situati a breve distanza l’uno dall’altro, che già contribuisce a ridurre i consumi energetici e le relative emissioni in atmosfera, seleziona e lavora anche i rifiuti in plastica. Una parte di questi, attraverso lo sviluppo di una filiera industriale integrata a km zero, potrebbe così ora entrare nel ciclo del nuovo impianto Versalis, avviato a marzo 2025 a Porto Marghera, per la produzione di plastiche a partire da materie prime riciclate meccanicamente. L’impianto, una volta a regime, sarà in grado di produrre da materia prima seconda fino a 20 mila tonnellate l’anno di plastiche di alta qualità riciclate meccanicamente come polistirene cristallo (r-Gpps) e polistirene espandibile (r-Eps).

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Dal polistirolo usato, alla materia prima seconda, al nuovo prodotto finale

In base all’intesa sono previsti anche nuovi investimenti per contribuire alla massima valorizzazione post-consumo dell’Eps, attraverso la produzione di materia prima seconda, poi utilizzabile per la realizzazione di nuovi prodotti finali. L’esempio di polistirolo espanso citato da Versalis e Veritas, particolarmente diffuso nella realtà veneziana, sono le cassette utilizzate nel settore ittico. Ma sono molteplici i prodotti che possono essere avviati al riciclo attraverso la raccolta differenziata. Per esempio, i grandi imballaggi vanno conferiti nelle isole ecologiche, mentre le vaschette alimentari, come quelle per i gelati da asporto, possono essere inserite nei contenitori della plastica, ma solo dopo aver rimosso i residui di cibo e averle lavate, per evitare contaminazioni.
“Per raggiungere l’obiettivo dell’effettivo riciclo dei rifiuti urbani occorrono sia un grande impegno da parte delle cittadine e dei cittadini per fare una buona raccolta differenziata, che impianti di selezione e valorizzazione che consentano ai rifiuti di tornare materia prima. Questo accordo consentirà di concretizzare queste attività con positivi impatti ambientali, a cominciare dalla Città di Venezia e del territorio metropolitano”, conferma il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini.

I vari tipi di polistirene

Il polistirolo espanso, materiale comunemente utilizzato sia per gli imballaggi che come isolante in edilizia, è il polistirene che, grazie al processo di espansione con vapore acqueo, diventa leggero e isolante, formando una struttura di celle chiuse. Si parla di polistirolo espandibile resina, invece, con riferimento alla schiuma rigida e resistente modellabile in una ampia varietà di forme e dimensioni. Un materiale plastico versatile ampiamente utilizzato in vari settori, compresi artigianato e modellazione, grazie alle sue proprietà leggere, durevoli e isolanti.
Quanto al polistirene cristallo, si tratta di un materiale per uso generico, resistente al calore e al congelamento rapido, ad elevata trasparenza e indicato per estrusione di fogli e film espansi per mescole ad alto impatto e in applicazioni a contatto termico. Commercializzato nelle versioni naturali e colorate, può essere processato con tutte le principali tecnologie di trasformazione. Tra le numerosissime applicazioni possibili si va dalle lastre a superficie lucida per uso industriale al settore frigo e stoviglie monouso, dai prodotti per il settore lattiero-caseario ai vassoi espansi per alimenti. Attraverso lo stampaggio, se ne ricavano bicchieri, contenitori per alimenti e cosmetici, giocattoli, articoli medicali e casalinghi, componenti trasparenti e articoli tecnici.

Alberto Minazzi

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