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Papa Leone proclama Santi Acutis e Frassati

Papa Leone proclama Santi Acutis e Frassati
Papa Leone XIV

80 mila persone hanno partecipato alla cerimonia di canonizzazione in Piazza San Pietro in Vaticano

Era presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assieme a tantissime altre persone. Tutti sono arrivati a Roma da varie parti d’Italia per la cerimonia di canonizzazione dei giovani Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, due ragazzi della “porta accanto” che, come ha ricordato Papa Leone XIV nel corso dell’omelia, nella vita di tutti i giorni, stroncata dalla malattia, con le loro azioni hanno saputo avvicinarsi a Dio diventando degli esempi per la loro generazione.

Carlo Acutis, il primo santo millenial della Chiesa Cattolica

E proprio ai giovani si è rivolto soprattutto il Papa, invitandoli a non sciupare la vita ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro. Esattamente come hanno fatto Carlo e Pier Giorgio.

Acutis, nato a Londra nel 1991 e cresciuto a Milano, aveva solo 15 anni quando una forma fulminante di leucemia lo ha strappato al mondo. Come ha raccontato la mamma Antonia Salzano, presente a Roma assieme ai familiari, in un’intervista all’Agenzia Ansa, Carlo era un ragazzo normale che ha aperto il suo cuore a Cristo e la sua vita è stata una preghiera continua. Era devoto a San Francesco, amava la sua essenzialità e l’attenzione ai poveri e per questo ha scelto di essere sepolto ad Assisi, dove la sua famiglia ha una casa. Aveva una fede radicata anche a dispetto delle sofferenze che gli procurava la malattia.

Per la sua passione per l’informatica è conosciuto come il “Il Santo di Internet” che faceva evangelizzazione in rete: ha realizzato siti web per testimoniare la fede e una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, ospitata in centinaia di parrocchie e in santuari mariani come Fatima, Lourdes e Guadalupe. Nel suo quotidiano mai mancavano la messa, l’adorazione eucaristica, il rosario, l’impegno come catechista, il volontariato nelle mense dei poveri e l’aiuto a senzatetto e bisognosi.
La sua canonizzazione è avvenuta grazie a miracoli attribuiti alla sua intercessione, come la guarigione di un bambino brasiliano, affetto da una rara anomalia congenita, un tumore al pancreas anulare, che guarì quando toccò la reliquia di Carlo chiedendo la grazia.

Una grande devozione per i Santi, Frassati “la vita una palestra per incontrare Dio”

Papa Leone ha ricordato che Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati avevano una grande devozione per i Santi e per la Vergine Maria e praticavano generosamente la carità offrendosi a Dio e pregando per sé e per tutti anche durante la malattia che li ha prematuramente strappati alla vita.
Carlo, dopo aver scoperto la leucemia fulminante, visse la sofferenza come un’offerta per il papa e la Chiesa.
Assieme a Carlo, Papa Leone XIV ha proclamato Santo Pier Giorgio Frassati, il cardinale, arcivescovo di Torino, nato il 6 aprile 1901 e scomparso a 24 anni per poliomelite durante il Giubileo della Pace.

folla cerimonia di canonizzazione
La folla che ha presenziato alla cerimonia di canonizzazione

Nel corso della sua breve vita il suo motto è sempre stato “noi non dobbiamo mai vivacchiare, ma vivere”. E lui la sua breve vita l’ha vissuta intensamente senza risparmiarsi, scalando montagne, impegnandosi politicamente, esercitando la carità perché l’unica direzione da intraprendere era quella di seguire il Vangelo di Cristo.
San Giovanni Paolo II, beatificando Frassati il 20 maggio 1990 in Vaticano, aveva parlato dell’”uomo delle beatitudini”, colui che riesce a comunicare ai fratelli l’amore e la pace testimoniando che la santità è possibile per tutti. Per lui la vita era una “palestra” per incontrare Dio.

La canonizzazione

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati sono la testimonianza concreta che la forza della fede e la carità operosa esistono anche tra i giovani, magari troppo spesso giudicati smarriti e senza concrete prospettive per il futuro. La santificazione dei due giovani si è svolta in diversi momenti liturgici: la lettura delle biografie e successivamente la formula latina con la quale è stata autorizzata la loro iscrizione nell’albo dei Santi. Questo preciso momento significa che da ora devono essere venerati in tutte le chiese del mondo al pari di San Francesco o San Tommaso. Quella di Acutis e Frassati è stata la prima canonizzazione di Leone XIV che si è conclusa con un appello alla pace. Alla cerimonia erano presenti i discenti di Frassati, morto esattamente 100 anni fa e i familiari di Acutis, la mamma, il papà e i suoi due fratelli gemelli.

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