Ufficializzato dalla Procura di Bolzano, dopo l’arresto dello spacciatore che ha fornito la dose, il decesso di un 30enne per l’uso del potente oppioide sintetico
L’allarme è scattato ormai da tempo e le ultime novità sono solo lo sviluppo temuto: i nitazeni, ovvero le nuove e pericolosissime droghe sintetiche la cui diffusione negli ambienti della tossicodipendenza continua a espandersi, hanno iniziato a uccidere in Italia.
In realtà, il primo decesso acccertato nel nostro Paese si è verificato già oltre un anno fa; ma è stato reso noto solo adesso dalla Procura di Bolzano, a conclusione delle lunghe indagini che hanno permesso di arrestare lo spacciatore della dose letale.
Il primo morto ufficiale per nitazeni in Italia
La prima vittima per overdose di nitazeni è un 28enne di Brunico. In seguito al tragico episodio, avvenuto a settembre 2024, i Ris di Roma hanno effettuato accertamenti sulla salma, riscontrandovi nel sangue la presenza dell’oppioide sintetico chiamato “n-pirrolidin protonizapene”, o protonitazepina, trovato anche all’interno del frammento di alluminio recuperato a fianco del cadavere. Di qui l’ipotesi che fosse avvenuta un’assunzione di basse quantità della droga poco prima del decesso. Una particolarità di questo stupefacente è infatti l’altissimo rischio di overdose anche a basse concentrazioni e dopo una sola dose. E gli ultimi studi scientifici hanno associato l’assunzione di protonitazepina a una significativa alterazione dell’attività elettrica cardiaca con aritmie, compatibile con la causa di morte del 28enne.
Le droghe che si acquistano online
Nel frattempo, le indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura del capoluogo altoatesino, hanno permesso di individuare il 29enne che avrebbe ceduto la droga, che è stato quindi arrestato il 13 ottobre e ora è indagato per l’ipotesi di morte come conseguenza di altro reato. Lo stesso spacciatore aveva ceduto 5 panetti di hashish, per complessivi 500 grammi, a un altro soggetto di 27 anni, che è stato a sua volta arrestato. L’uomo è risultato inoltre destinatario di diversi plichi postali, contenenti nitazeni e altri stupefacenti come ossicodone e fentanyl provenienti dalla Grecia e dalla Polonia e acquistati online con criptovalute. Il principale canale attraverso cui avvengono le transazioni internazionali dei nuovi oppioidi sintetici è infatti proprio il web, dove non è difficile reperirne disponibilità su siti esteri.
L’allerta-nitazeni in Italia
Sviluppati nella seconda metà degli anni ’50 dello scorso secolo dall’azienda svizzera Ciba AG come farmaco antidolorifico, i nitazeni prendono nome dal primo composto chimico di questo tipo che fu realizzato. Le prime allerte sulla loro diffusione tra i tossicodipendenti risalgono all’inizio degli anni ’20 del 2000. E, ad aprile 2024, la Prevenzione Salute mentale, dipendenze, doping del Ministero della Salute ha inviato sul tema una circolare urgente agli enti locali e agli altri soggetti coinvolti nella rete del Sistema di allerta rapido europeo e in particolare in quella dei Centri Collaborativi afferenti al Sistema nazionale di allerta precoce. La comunicazione, con riferimento a una nota dell’Istituto Superiore di Sanità, informava sull’aggiunta di una serie di oppioidi sintetici nitazenici all’elenco delle nuove sostanze psicoattive sottoposte a monitoraggio intensivo.
Le nuove sostanze sotto monitoraggio
“Qualsiasi evento legato a una sostanza sottoposta a monitoraggio intensivo – ricorda il documento, firmato dal direttore generale Francesco Vaia – è classificato come un evento di potenziale impatto elevato sulla salute pubblica”. L’obiettivo dell’allerta di grado I lanciata dal Ministero è dunque quello di consentire allo Stato di “segnalare tempestivamente l’identificazione delle sostanze presenti nella lista, al fine di supportare l’individuazione precoce, la valutazione e la risposta tempestiva ai rischi sociali e per la salute pubblica sia a livello nazionale che dell’UE”. I nitazeni compresi nell’elenco sono 16, apparsi sul mercato europeo della droga a partire dal 2019, con un aumento delle identificazioni di queste molecole anche nei sequestri effettuati dalle forze dell’ordine in Europa nel corso del 2022/2023, tra Estonia, Lettonia, Francia, Irlanda e Regno Unito. Di queste 16 sostanze, 6 sono state notificate nel 2023: il numero fino a quel momento più alto notificato in un solo anno.
Nuove droghe sintetiche: nitazeni ma non solo
In generale, spiega sempre il Ministero, “gli oppioidi nitazenici possono essere venduti come sostituti degli oppioidi controllati e consolidati, venduti erroneamente come o utilizzati per adulterare l’eroina e altri oppioidi e utilizzati per produrre falsi farmaci a base di oppioidi e benzodiazepine”. Tra le 16 sostanze, c’è per esempio la protonitazepina, identificata in polveri vendute come eroina, collegata all’epidemia di avvelenamenti acuti in Irlanda e ad almeno 20 decessi tra Usa e Regno Unito. O l’adbbutinaca, riguardo al quale sono aumentate le segnalazioni d’ uso per alterare cannabis a basso contenuto di Thc. Ma l’Iss, a febbraio 2024, aveva lanciato anche un’allerta di grado 3, il più elevato, anche riguardo al Fentanil, che già nel 2022 con oltre 100 mila decessi era diventato negli Usa la principale causa di overdose, diventando la molecola più diffusa tra i nuovi oppioidi sintetici, con una successiva crescita di disponibilità sul mercato illecito e un aumento dei decessi associati anche in Europa.
Alberto Minazzi