Prodotta negli stabilimenti Fincantieri di Porto Marghera e già operativa la nuova nave da crociera di Norwegian Cruise. E la trevigiana Maeg ha realizzato il nuovo ponte a scavalco della A1 a Tor Vergata
Da qualche settimana, e almeno fino a marzo del 2027, i crocieristi possono spostarsi nelle sempre suggestive acque dei Caraibi a bordo di una nuova coloratissima nave, che si è già fatta notare per le sue innovative e originali dotazioni. Intanto, nel quartiere di Tor Vergata, a Roma, è imminente l’apertura al pubblico di un nuovo ponte a scavalco dell’autostrada A1. Due grandi opere d’eccellenza tra loro ben diverse, ma accomunate dalla loro provenienza: il “profondo Nordest”.
Aqua: la nave dei record
Ciò che colpisce a prima vista, di “Norwegian Aqua”, è l’originale opera decorativa dello scafo. Intitolata “Dove il cielo incontra il mare”, è una sorta di enorme murale realizzato sulla base del progetto della street artist Allison Hueman. Ma la 20^ nave da crociera di Norwegian Cruise Line, più grande del 10% rispetto alle prime 2 navi della classe “Prima” con le sue 156.300 tonnellate di stazza lorda e una lunghezza di circa 322 metri (sono invece 17+4 i piani e 2 mila i posti letto, in 1.659 camere), ancor prima che per il curatissimo design spicca per le esperienze uniche che può proporre ai viaggiatori. Pensata con la massima attenzione agli spazi aperti, offre innanzitutto la “Ocean Boulevard”, la più estesa promenade sotto il cielo a 360° mai realizzata, in cui è possibile percorrere l’intero perimetro esterno della nave. Un altro primato che differenzia la nave all’interno del panorama crocieristico si lega all’“Aqua Slidecoaster”, la prima montagna russa ibrida al mondo con scivolo d’acqua. Uno sguardo al futuro arriva poi con il “Glow Court”, innovativo complesso sportivo digitale con pavimento interattivo a led e l’“Aqua Game Zone”, area di intrattenimento multifunzionale con giochi immersivi e realtà virtuale.

A Porto Marghera la crocieristica guarda al futuro
Consegnata il 13 marzo nello stabilimento Fincantieri di Porto Marghera e approdata a Lisbona per il viaggio inaugurale del 22 marzo scorso, Aqua è arrivata a Miami, per il “battesimo” ufficiale con l’attore Eric Stonestreet nelle vesti di padrino, a metà aprile, prima di inaugurare la stagione crocieristica dell’estate 2025. La nave ha rinsaldato il legame del colosso della cantieristica italiana e la compagnia statunitense, che già aveva portato alla realizzazione di “Norwegian Prima” e “Norvegian Viva”. A essere coinvolto è sempre lo stabilimento veneziano, dove hanno lavorato incessantemente per completare “Aqua” oltre 4 mila persone e dove è stata appena varata anche “Norwegian Luna”, gemella di “Norwegian Aqua” che sarà operativa in mare a partire dalla primavera del 2026. Il riconoscimento mondiale dell’eccellenza della nostra cantieristica è inoltre confermato dal recentissimo annuncio dell’affidamento da parte di Norwegian Cruise a Fincantieri di un ordine di 4 ulteriori navi da crociera da 226 mila tonnellate, le più grandi costruite dal gruppo italiano per la compagnia di navigazione.
Il ponte Tor Vergata: dal Trevigiano alla capitale
Tornando con i piedi sulla terraferma, la manifattura delle grandi opere del Nordest è balzata agli onori della cronaca nelle ultime settimane anche per il nuovo ponte che scavalca l’Autostrada del Sole A1 all’altezza del quartiere Tor Vergata di Roma. Il manufatto rientra negli interventi previsti per il Giubileo 2025 e sarà aperto al pubblico prima dell’appuntamento giubilare del 28 luglio dedicato ai giovani. La struttura, che sostituisce 2 vecchi cavalcavia, è stata realizzata dalla trevigiana Maeg e varata a fine maggio con la posa a spinta effettuata nelle ore notturne per ridurre al minimo i disagi per la circolazione.

Si tratta di un ponte ad arco con via inferiore a campata unica lungo 83 metri e pesante 450 tonnellate, del costo di 2 milioni e 82 mila euro. Garantisce il collegamento sia automobilistico che ciclo-pedonale, ospitando al suo interno una passerella dedicata a fianco della carreggiata, che migliorerà la sicurezza e l’integrazione tra i quartieri divisi dal tracciato autostradale.

Alberto Minazzi