Palazzo Zabarella ospita dal 16 ottobre al 25 gennaio 2026 le opere di 30 maestri dei maggiori movimenti artistici in Francia, tra i quali capolavori di Amedeo Modigliani e Pablo Picasso
Il percorso espositivo comprende 65 opere di una trentina di artisti dei maggiori movimenti francesi a partire dal cubismo di Picasso e Braque fino a Bernard Buffet. Una carrellata di dipinti che vanno da inizio Novecento fino al secondo dopoguerra attraverso artisti delle avanguardie e post-avanguardie storiche come Fernand Léger, Henri Laurens, Joan Mirò o Alexander Calder, assieme a nomi meno conosciuti legati al movimento dell’Art Brut ideato da Jean Dubuffet. E’ il nuovo appuntamento con l’arte a Palazzo Zabarella di Padova, “Modigliani, Picasso e le Voci della modernità”, un’eccezionale collezione proveniente da uno dei più importanti musei del Nord Europa e della Francia, il LaM, Lille Métropole Musée d’art moderne, d’art contemporain et d’art brut.
Tra i capolavori 6 Modigliani e 5 Picasso
A spiccare tra i numerosi capolavori ci sono sei dipinti di Amedeo Modigliani e cinque di Pablo Picasso.
Curata da Jeanne-Bathilde Lacourt, curatrice per l’arte moderna al LaM, la mostra è articolata in sei sezioni.

Si parte con la scoperta dell’avanguardia cubista con i dipinti di Picasso come “Pesci e Bottiglie” del 1909 e “Donna con cappello” del 1942 e di George Braque con “La Roche Guyon” del 1909 o “Il sacro Cuore di Montmartre” del 1910 per proseguire con il “Tubismo” di Fernand Léger, del quale sono esposti sei dipinti, e le ulteriori versioni del cubismo testimoniate dalle opere pittoriche di Léopold Survage, Eugène Nestor de Kermadec, Francisco Bores e dalle pietre policrome di Henri Laurens. Di Amedeo Modigliani le sale di palazzo Zabarella ospitano autentici capolavori quali il ritratto di “Moise Kisling”, “Ragazzo dai capelli rossi”, “Nudo seduto con camicia” e “Maternità”.

Altri movimenti e avanguardie artistiche
Il percorso prosegue con le opere di altri maestri appartenenti a movimenti e avanguardie artistiche del primo e secondo dopoguerra: Joan Mirò, André Lanskoy, Youla Chapoval, Joaquin Torres-Garcia, Alexander Calder e Eugène Leroy con i sui dipinti stratificati e materici. La mostra “Modigliani, Picasso e le Voci della modernità”, presentando insieme le grandi figure dell’avanguardia parigina e quelle mono note dell’art brut e dell’arte naif, offre una singolare visione del modo in cui l’artista, che sia famoso o non lo sia, si avvale dei mezzi a sua disposizione per far sentire la propria interpretazione di un mondo in piena trasformazione.

Il Museo LaM
Il LaM è un’istituzione chiave sulla scena culturale europea, aperto nel 1983 nell’area metropolitana di Lille.
La sua creazione è legata al lascito di Genevieve e Jean Masurel, membri di una nota famiglia di produttori tessili del Nord della Francia, che comprendeva le opere ereditate dallo zio di Jean Masurel, appassionato d’arte e uno dei più importanti collezionisti di Modigliani. Il Museo si è ulteriormente arricchito nel 1999 con una donazione di oltre 3.500 opere d’arte brut da parte dell’Associazione l’Aracine. Con una collezione di oltre 8.500 opere d’arte, il LaM è il primo museo francese a riunire questi ambiti artistici, offrendo un panorama unico dell’arte del XX e XXI secolo.
Silvia Bolognini