Piccola guida agli eventi che caratterizzeranno l’avvicinamento e la disputa, dal 6 febbraio, dei Giochi invernali ospitati per la terza volta dall’Italia
Scavallata quota 100 giorni, il conto alla rovescia verso le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 è arrivato a segnare oggi, 6 novembre 2025, 3 mesi esatti.
Alla cerimonia di apertura del prossimo 6 febbraio mancano più precisamente 92 giorni (più qualche ora…) considerando che dicembre e gennaio si chiudono il 31.
Ma, per gli appassionati, è già il momento di organizzarsi.
La XXV edizione dei Giochi coinvolgerà, con cerimonie diffuse e parate delle delegazioni degli atleti, non solo il “cuore” dell’evento allo stadio “Meazza” di San Siro, ma anche Cortina d’Ampezzo, Predazzo e Livigno.
La grande particolarità dell’appuntamento a cinque cerchi sarà infatti la disputa, per la prima volta, su un territorio diffuso di oltre 22 mila km quadrati.
Milano Cortina: 8 sedi in 3 regioni (per 16 discipline)
Per chi volesse seguire dal vivo il maggior numero di competizioni (essere presenti a tutte le gare, logicamente, sarà impossibile), non limitandosi ai “soli” 116 eventi (54 maschili, 50 femminili e 12 prove miste) in cui saranno assegnate le medaglie, è dunque necessario iniziare a organizzarsi fin da ora, non solo acquistando i biglietti (ne sono già stati comprati oltre 800 mila), esclusivamente in formato digitale, attraverso l‘unico canale di vendita ufficiale (il portale ticketing https://tickets.milanocortina2026.org).

Le Olimpiadi invernali 2026 offriranno infatti l’occasione di sperimentare un percorso di scoperta delle montagne, ma non solo, di ben 3 regioni del Nord Italia.
La Lombardia, insieme a Milano (che, oltre alla Cerimonia di apertura, ospiterà gli incontri di hockey su ghiaccio e le gare di pattinaggio di figura, di velocità e short track), sarà rappresentata dalla Valtellina, con Bormio (sci alpinismo, al debutto olimpico, e sci alpino) e Livigno (sci acrobatico e snowboard).
Il secondo polo è quello veneto, con Cortina d’Ampezzo per le competizioni (di bob, curling, sci alpino, skeleton e slittino) e Verona, la cui Arena ospiterà la cerimonia di chiusura del 22 febbraio 2026 e quella di apertura delle Paralimpiadi.
Ma sarà coinvolto anche il Trentino Alto Adige, con 3 località: Anterselva vedrà la disputa di gare di biathlon e sci di fondo, Tesero quelle di sci di fondo e combinata nordica, di scena quest’ultima anche a Predazzo, che ospiterà invece in esclusiva la 16^ e ultima disciplina: il salto con gli sci.
Tre mesi verso le Olimpiadi
Mentre proseguono i lavori per completare le infrastrutture (sono 98 le opere olimpiche, per un finanziamento complessivo di 3,4 miliardi di euro), la strada verso Milano Cortina è intanto già partita.
Il sito ufficiale delle Olimpiadi invernali 2026 ricorda i vari appuntamenti delle singole discipline, che stanno iniziando le stagioni ufficiali con l’arrivo della stagione fredda.

Dal 7 al 9 novembre, per esempio, gli atleti del pattinaggio di figura gareggeranno a Osaka, in Giappone; dal 14 al 16 quelli di pattinaggio velocità si ritroveranno a Salt Lake City, negli Stati Uniti.
Proprio Cortina d’Ampezzo, invece, ospiterà dal 17 al 23 la Coppa del mondo Ibsf di bob e skeleton, quando saranno simulate le condizioni delle gare olimpiche nel test event.
Ma è pronto a iniziare anche il viaggio della torcia olimpica, con la Fiamma che sarà accesa a Olimpia il 26 novembre, iniziando un viaggio di 9 giorni attraverso la Grecia prima di riprendere il 6 dicembre un nuovo lunghissimo percorso di 12 mila km. Qui saranno ben 10.001 i tedofori che la porteranno per 63 giorni da Roma a Milano, attraverso 110 province di tutte le regioni. Tra i 10 mila, gli ultimi nomi annunciati sono quelli del regista Giuseppe Tornatore e dell’attrice Alessandra Mastronardi, insieme ad Andrea Soncin e Cristiana Girelli, esponenti del mondo calcistico. Ma ci saranno anche Achille Lauro, Flavia Pennetta, Francesco Bagnaia, oltre a Dario Pivirotto, già tedoforo nelle 2 precedenti edizioni ospitate dall’Italia: Torino 2006 e Cortina 1956.
Olimpiadi diffuse: una passione che si moltiplica
La località ampezzana tornerà infatti a ospitare le Olimpiadi invernali a distanza di 70 anni, anche se pochi ricordano che già nel 1944 Cortina era stata scelta come sede dei Giochi, che però furono cancellati per gli eventi bellici.
Questa volta, l’appuntamento sarà condiviso con Milano. Anche per quel che riguarda i bracieri olimpici, che saranno eccezionalmente 2: il primo all’Arco della Pace del capoluogo lombardo, mentre il secondo sarà acceso nel centro di Cortina. Così come sono 2 le mascotte, gli ermellini Tina e Milo, volti rispettivamente dei Giochi olimpici e di quelli paralimpici, che si disputeranno dal 6 al 15 marzo nelle stesse località.

Gli organizzatori stanno svelando progressivamente, uno alla volta, anche altri dettagli fondamentali dell’Olimpiade, dalle medaglie ai podi, questi ultimi realizzati in legno e metallo e completamente accessibili anche per gli atleti delle Paralimpiadi grazie alla presenza di rampe e cordoli anticaduta. Saranno 2.900 (1358 uomini e 1362 donne) gli atleti in gara alle Olimpiadi più 665 di 50 Nazioni in 137 eventi da medaglia di 6 discipline paralimpiche. E ci si attende un seguito televisivo di oltre 3 miliardi di persone in tutto il pianeta. Al riguardo, in Italia la copertura sarà garantita dalla Rai e da Eurosport.
Curiosità olimpiche (Milano Cortina ma non solo)
Ferve, dunque, l’attesa per tornare a veder sventolare in Italia, dopo 20 anni da Torino (l’unica Olimpiade estiva ospitata dal nostro Paese resta invece ancora quella di Roma 1960), la bandiera olimpica a 5 cerchi.
Anelli intrecciati tra loro su uno sfondo bianco che rappresentano i 5 continenti, Antartide esclusa, del Mondo e i cui colori (da sinistra: blu, giallo, nero, verde e rosso) furono scelti visto che almeno uno di essi è presente nelle bandiere che rappresentano tutti gli Stati del pianeta. È una delle tante curiosità che si legano alla lunga storia delle Olimpiadi. Tra le tante, si possono citare la medaglia metà di argento e metà di bronzo che fu creata, segando a metà quelle originari e poi fondendo tra loro i pezzi ottenuti, nel 1936 a Berlino per premiare due atleti giapponesi giunti a pari merito al secondo posto nella gara del salto con l’asta che non prevedeva prove di spareggio.
Oppure il solo spettatore pagante presente alla gara di croquet femminile a Parigi 1900.
Un rischio, questo, che, chiaramente, non si correrà a Milano Cortina, dove invece saranno sicuramente tante le storie che, come sempre accade, le Olimpiadi porteranno alla luce. Così come, in fondo, una piccola curiosità (non tanto originale, visto che questo accade a ogni edizione, ma al tempo stesso forse nemmeno nota ai più) c’è già. Perché le Olimpiadi invernali 2026 inizieranno ufficialmente il 6 febbraio, ma le gare si svolgeranno già a partire dalla sera di mercoledì 4 (quando è prevista, dalle 19.05 alle 21.05, la prima sessione del round robin del doppio misto di curling), con un calendario ancor più fitto (ancora curling, ma anche hockey su ghiaccio e snowboard) per giovedì 5. Anche se sarà assegnata solo sabato 7 la prima medaglia: quella della discesa maschile di sci alpino, al via alle 11.30.
Alberto Minazzi



