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Maturità 2025: ecco quello che c’è da sapere

Maturità 2025: ecco quello che c’è da sapere

Il voto finale è dato dalla somma tra crediti scolastici, due prove scritte e il colloquio orale, la condotta ha un peso determinante

Il conto alla rovescia è iniziato per gli oltre 500mila studenti italiani che affronteranno l’esame di Stato. Il via alla maturità 2025, il 18 giugno, come di consueto con la prima prova scritta, quella di italiano, uguale per tutti gli istituti. Cresce intanto l’attesa per la nomina dei 3 commissari esterni che, assieme ai 4 interni e un presidente, anche lui esterno, giudicheranno gli alunni. E la rete e i social diventano luogo di ricerca di informazioni sui docenti per capire che domande facciano abitualmente, se sono severi o se hanno particolare predilezione per determinati argomenti. I nomi dovrebbero uscire nella giornata di oggi, 4 giugno, e si potranno vedere sul sito del Ministero dell’Istruzione, nella sezione dedicata: il Motore di ricerca delle Commissioni dell’esame di Stato.

Le date dell’esame di Stato

Il 16 giugno si insedieranno ufficialmente i commissari e due gironi dopo, mercoledì 18 alle 8.30 si inizierà con la prima prova scritta di italiano. I maturandi potranno scegliere tra 7 tracce divise in 3 tipologie: analisi del testo, testo argomentativo e tema di attualità. Secondo il “toto tracce” 2025 effettuato da Skuola.net potrebbero uscire D’Annunzio, Montale e Calvino, la Seconda Guerra Mondiale e l’intelligenza Artificiale come anche si pensa a Papa Francesco e all’Ue.  Il giorno successivo, 19 giugno, toccherà alla seconda prova che cambia in base all’indirizzo di studi: latino al Classico, matematica allo Scientifico, lingua straniera al Linguistico.

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Si passerà poi al colloquio orale, con date variabili in base all’istituto, in ogni caso entro le prime 2 settimane di luglio. Si partirà dall’analisi di materiali scelti dalla commissione e comprenderà la discussione sui Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (i cosiddetti Pcto), l’educazione civica e, per chi ha 6 in condotta, l’esposizione dell’elaborato su cittadinanza attiva. Durante la prova orale lo studente deve dimostrare di aver fatto propri i contenuti e i metodi delle singole discipline, come anche utilizzare le conoscenze acquisite mettendole in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale. E’ compresa una parte anche in lingua straniera. La terza prova scritta è solo per gli indirizzi in cui è prevista.

Attenzione al voto di condotta, Pcto obbligatori

Ogni prova vale al massimo 20 punti, i crediti scolastici fino a 40 e sono legati alla media dei voti del triennio, anche il colloquio orale vale fino a 20 punti. Il voto finale della Maturità si calcola sommando i risultati di queste voci e la Commissione può assegnare un bonus fino a 5 punti. La lode si ottiene con il punteggio massimo sia nei crediti, sia nelle prove previo l’unanime accordo di tutti i commissari e del presidente.

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Attenzione al voto in condotta, che quest’anno ha un peso determinante. Chi ha meno di 6 non è ammesso all’esame di Stato, mentre chi ha 6 deve presentare un elaborato critico su cittadinanza attiva e solidale da discutere all’orale. Solo gli studenti con 9 o 10 in condotta possono ottenere il massimo dei crediti scolastici. Per quanto riguarda i Pcto, sono tornati obbligatori dopo le deroghe per la pandemia: 90 per i licei, 150 per i tecnici, 210 per i professionali. Chi non li ha completati non può sostenere l’esame di Stato, indipendentemente dalla preparazione. Anche le troppe assenze, pur se giustificate, possono compromettere l’ammissione alla Maturità in quanto sono necessari almeno i tre quarti del monte ore annuale.

 

Silvia Bolognini

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