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L’Italia che non si ferma: musei, parchi archeologici e cultura aperti dall’1 al 6 gennaio

L’Italia che non si ferma: musei, parchi archeologici e cultura aperti dall’1 al 6 gennaio

Quattro date per vivere il patrimonio culturale del nostro paese sotto una luce davvero speciale

Nel cuore delle festività natalizie il Ministero della Cultura ha confermato che i musei, i complessi monumentali e i parchi archeologici statali resteranno aperti in tutta Italia nei giorni chiave del periodo festivo, tra cui 1-2 gennaio, 4 gennaio (#DomenicalMuseo) e 6 gennaio 2026.
Gli elenchi delle aperture sono in continuo aggiornamento e disponibili sul sito istituzionale del Ministero.

Capodanno e apertura straordinaria: 1° gennaio

L’1° gennaio 2026 prende ufficialmente il via una prima ondata di aperture straordinarie che coinvolge istituti, complessi monumentali e parchi archeologici su tutto il territorio nazionale, con orari e modalità di fruizione definiti dai singoli enti (consultabili tramite l’app Musei Italiani o i canali ufficiali).
A Roma, il Pantheon aprirà dalle 09:00 alle 17:00, mentre Castel Sant’Angelo accoglierà il pubblico nel pomeriggio, dalle 14:30 alle 19:00. Nella Capitale sono previste anche aperture straordinarie per le case museo — tra cui Boncompagni Ludovisi, Hendrik Christian Andersen e Mario Praz — insieme al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e al Museo Giacomo Manzù.

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Il Pantheon, a Roma

Nel centro storico di Firenze e nelle zone archeologiche della Toscana, la Direzione regionale Musei nazionali ha previsto aperture per Capodanno: il Museo di San Marco, ad esempio, accoglierà visite straordinarie, così come diverse aree archeologiche e museali disseminate in provincia.
Le città del Veneto — Venezia, Treviso e Padova — così come altri poli culturali nazionali, si inseriscono in questa prima ondata di aperture, tra musei civici, complessi monumentali e collezioni statali, offrendo un’offerta diffusa e capillare di luoghi da visitare.
A Venezia, i Musei Civici e il Palazzo Ducale sono aperti quotidianamente fino al 6 gennaio, alcuni con orari prolungati anche la sera (fino alle 21:00). Anche il Museo Correr e le sedi di Mestre danno il benvenuto ai visitatori in questi giorni festivi.

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Palazzo Ducale e Basilica di San Marco, Venezia

2 gennaio – Continuano le opportunità

Il 2 gennaio non rientra formalmente tra i giorni del calendario straordinario nazionale, ma molte strutture regionali e musei civici proseguono le aperture in forma autonoma, soprattutto nei grandi centri d’arte del nord e del centro Italia dove la scena culturale tradizionalmente resta viva anche nei giorni immediatamente successivi al Capodanno.
A Venezia, ad esempio, sebbene non esista un elenco ufficiale statale per il 2 gennaio, numerose sedi museali comunali e parchi culturali mantengono aperture regolari in questo periodo.

4 gennaio – #DomenicalMuseo: ingresso gratuito

La domenica successiva cade il 4 gennaio, che è anche la prima domenica del mese: torna così l’appuntamento con la #DomenicalMuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che offre ingresso gratuito nei musei, nelle aree e nei parchi archeologici, nei castelli, nelle ville e nei complessi monumentali statali in tutta Italia.
Una giornata che ha registrato già negli anni passati numeri significativi di presenze, con oltre 247.000 ingressi nell’edizione di dicembre 2025.

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L’elenco aggiornato dei siti aderenti per il 2026 è pubblicato in tempo reale sulla pagina della #DomenicalMuseo del Ministero, che include centinaia di aperture, dalle capitali regionali alle aree più piccole.
In Veneto, al Museo nazionale Concordiese di Portogruaro sono in programma anche visite accompagnate e finissage di mostre per rendere la giornata ancora più speciale.
I musei di Padova consentono l’accesso alle collezioni storiche e scientifiche statali.
Firenze e Roma confermano l’apertura gratuita in tutti i principali musei statali, con prenotazione consigliata dove richiesta.

6 gennaio – Epifania tra archeologia e storia

La serie di aperture festiva culmina con l’Epifania, martedì 6 gennaio 2026, giornata in cui i musei, i parchi archeologici e i luoghi della cultura statali resteranno aperti su tutto il territorio nazionale con la possibilità, in alcuni casi, di posticipare la consueta chiusura settimanale del martedì.
La Direzione Musei nazionali della città di Roma ha già confermato che anche il 6 gennaio saranno aperti siti come Castel Sant’Angelo, Pantheon, Casa Museo Boncompagni Ludovisi, Casa Museo Hendrik Christian Andersen, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e Museo Giacomo Manzù con i consueti orari di visita.
In Toscana, oltre alle sedi museali fiorentine, sono previste aperture di aree archeologiche e musei storici anche nei comuni minori, come l’Area archeologica di Roselle (Grosseto) e l’Area archeologica di Vetulonia, entrambe aperte nei giorni festivi con visite accompagnate in alcune fasce orarie.
In Campania saranno aperti Palazzo Reale di Napoli e il Museo Pignatelli, oltre che il Parco Archeologico di Pompei e Villa Regina.

Pompei
Pompei

Parchi archeologici e luoghi diffusi

Il calendario di aperture include numerosi parchi archeologici statali, parte fondamentale del patrimonio culturale italiano: dall’archeologia antica di aree come la zona di Roselle e Vetulonia in Toscana, fino alle migliaia di aree archeologiche elencate nel portale della #DomenicalMuseo, che comprendono siti in Abruzzo, Lazio, Campania, Veneto e oltre.

Consigli per organizzare le visite

Anche se il calendario nazionale delle aperture straordinarie è confermato, gli orari e le modalità di ingresso variano da sede a sede. Prima di partire si suggerisce di verificare sull’ app Musei Italiani o sui canali istituzionali dei singoli istituti.

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