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Maldive puntano sullo spazio con un team di ingegneri veneti

Maldive puntano sullo spazio con un team di ingegneri veneti
Il team di ingegneri padovani “Vectoring Space” con il gruppo di lavoro alle Maldive

Un team di giovani ingegneri dell’Università veneta selezionati come partner tecnico per il programma spaziale dello Stato insulare nell’Oceano Indiano

L’obiettivo che si è posto lo “Space Launch Access Programme” delle Maldive è particolarmente importante per il futuro degli atolli che costituiscono lo Stato insulare dell’Oceano Indiano famoso per le sue spiagge, le lagune di acqua cristallina e le lunghe barriere di corallo. Il primo programma spaziale delle Maldive punta infatti a sviluppare tecnologie di accesso allo spazio volte a rendere più resiliente al cambiamento climatico l’ecosistema locale, monitorare il proprio patrimonio marittimo e responsabilizzare le comunità locali attraverso la scienza. E, per raggiungere l’obiettivo, ha scelto di puntare sull’innovazione tecnologica italiana, coinvolgendo come partner tecnico un gruppo di 4 giovani ingegneri aerospaziali del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova.

Il progetto padovano “sbarcato” alle Maldive

Si chiama “Vectoring Space” il progetto di ricerca portato avanti dal team, supportato dal gruppo trevigiano Zoppas Industries, che è stato selezionato dall’Organizzazione per la ricerca spaziale delle Maldive insieme ad una delle principali istituzioni educative locali, il Villa College Maldives.
I giovani ingegneri stanno sviluppando un sistema di propulsione solido basato sul Knsb, miscela di nitrato di potassio e sorbitolo scelta per le sue proprietà di accessibilità e stabilità nei test sperimentali.
Sono stati quindi progettati dei vettori sperimentali in grado di atterrare direttamente sull’oceano.
Il sistema di galleggiamento di cui sono equipaggiati consente infatti la piena operatività dell’avionica di bordo per il recupero del vettore. Il programma che si sta portando avanti comprende una campagna di test statici a terra, per la caratterizzazione del propellente, e più lanci sperimentali, con l’obiettivo di raccogliere un set di dati sull’assetto di volo. Tra gli aspetti operativi è previsto anche lo sviluppo di sistemi di acquisizione immagini a bordo dotati di “Multi Bandpass Filters”, capaci di analizzare differenti bande spettrali. L’obiettivo, in tal senso, è quello di realizzare uno studio sul possibile utilizzo di videocamere a bordo puntate a terra per monitorare dall’alto specifiche aree marine e le loro caratteristiche ambientali invisibili ad occhio nudo. Fino alla metà di novembre, il team di ingegneri italiani sarà impegnato nella coordinazione del programma, che prevede anche la realizzazione di workshops per coinvolgere la comunità sia nella capitale Malé che nella città di Addu, Gan.

L’eccellenza veneta punta sui giovani

“Per la prima volta – sottolinea Andrea Pagnin, project lead di Vectoring Space – un gruppo di giovani ricercatori italiani guida un progetto interamente sviluppato in Veneto e portato fino alle Maldive, dove ha inaugurato la prima competizione studentesca maldiviana, la Maldives Rocketry Challenge”.
Il Veneto, insomma, ha fatto squadra, forte della lungimiranza di un importante player industriale nel mettersi a disposizione come “incubatore”, fornendo la propria esperienza imprenditoriale e i canali di accesso a reti internazionali per convertire competenze altamente specializzate in realtà imprenditoriali competitive a livello globale.
“Il sostegno di Zoppas Industries – ammette Pagnin – è stato determinante per trasformare questo progetto in realtà”.
Negli ultimi tempi, la regione sta del resto puntando con decisione sulla creazione di un vero e proprio “ecosistema spaziale veneto”, creando ponti tra università e impresa, tra capitale privato e innovazione, tra visione globale e radici territoriali.
“Il settore spaziale – conclude il managing director di Zoppas Industries, Federico Zoppas – rappresenta oggi una delle frontiere più promettenti per l’economia italiana e anche per l’occupazione giovanile. Dobbiamo investire sulle nuove generazioni, sulle loro idee e competenze, dando loro opportunità reali”.

Alberto Minazzi

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