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Lavoro in Italia: crescita, boom di over 50 e record nel Sud

Lavoro in Italia: crescita, boom di over 50 e record nel Sud

Secondo trimestre 2025: +226mila occupati in un anno, il Mezzogiorno raggiunge il massimo storico dal 2004

Piano piano, l’Italia del lavoro cresce.
Nel secondo trimestre del 2025, rivelano i dati Istat, gli occupati sono saliti di 226mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo quota 24 milioni e 169mila.
Rispetto al primo trimestre dell’anno, però, il numero resta sostanzialmente stabile.
Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni si mantiene al 62,6%.
Ma si regitrano miglioramenti per le donne, gli over 50 e nel Sud.
Le ore lavorate complessive, che misurano quanto lavoro viene effettivamente utilizzato dall’economia, aumentano dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,7% su base annua.

Over 50 al lavoro: un vero boom storico

Per la prima volta oltre 10 milioni di italiani con più di 50 anni lavorano regolarmente: nel secondo trimestre del 2025 sono 10 milioni e 94mila, con un aumento di 96mila unità rispetto ai primi tre mesi dell’anno e di 422mila rispetto al secondo trimestre 2024.
Nel 2004, l’anno di partenza delle serie storiche Istat, gli over 50 erano meno della metà, 4 milioni 865mila.
Una crescita che riflette l’invecchiamento della popolazione e le nuove regole sulle pensioni.

Il Sud sorride: Meloni esulta sui social

Il Mezzogiorno segna il record storico di occupati dal 2004.
La premier Giorgia Meloni commenta su social: “Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie, nel talento e nella forza del Sud. Abbiamo avuto il coraggio di dire basta alla stagione dell’assistenzialismo, che per troppo tempo ha alimentato l’idea di un Mezzogiorno condannato a restare indietro. Abbiamo investito in infrastrutture, lavoro, merito. Lavoriamo per mettere il Sud in condizione di competere ad armi pari e di dimostrare, finalmente, tutto il suo valore”.

lavoro

Secondo Meloni, “i dati dell’Istat certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato dal 2004. La strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità”.

Dipendenti, lavoratori autonomi e nuovi trend

La struttura dell’occupazione mostra alcune differenze.
I dipendenti a tempo indeterminato calano leggermente (-21mila, -0,1%) così come quelli a termine (-45mila, -1,7%), mentre gli autonomi crescono (+74mila, +1,4%).
L’occupazione a tempo pieno aumenta di 476mila unità (+2,4%), compensando il calo dei part-time (-250mila, -6,1%).
La crescita su base annua riguarda soprattutto i dipendenti a tempo indeterminato (+296mila, +1,9%) e gli indipendenti (+150mila, +3%). La riduzione dei contratti a termine continua per l’undicesimo trimestre consecutivo (-221mila, -7,7%).

Disoccupazione e inattivi: piccoli segnali di sollievo

Il tasso di disoccupazione rimane stabile al 6,3% rispetto al trimestre precedente, con 1 milione 623mila persone senza lavoro, 9mila in meno rispetto allo scorso anno.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni calano di 150mila unità in un anno, attestandosi a 12 milioni 294mila, e il tasso di inattività si mantiene al 33%, in leggero calo rispetto al 2024.

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