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L'autostrada invisibile che tra Venezia, Padova e Treviso collega il presente e il futuro

L'autostrada invisibile che tra Venezia, Padova e Treviso collega il presente e il futuro

La fibra ottica di Open Fiber, nell’ambito del Piano nazionale Banda Ultra Larga, porta connessioni ultraveloce a centinaia di migliaia di cittadini e imprese, unendo università, industrie e città tra le tre province venete

Nel Novecento erano le reti fisiche – autostrade, ferrovie, porti – a determinare la competitività di un territorio.
Ora a farlo sono reti immateriali che non si vedono, ma sono ugualmente tangibili e si intersecano con la vita quotidiana dei suoi abitanti.
Una nuova infrastruttura digitale sta unendo in Veneto le province di Venezia, Padova e Treviso, dove il futuro si gioca sulla velocità della connessione tanto quanto su quella dei treni.

Un progetto strategico tra Venezia, Padova e Treviso

Si tratta della rete realizzata da Open Fiber nell’ambito del Piano nazionale Banda Ultra Larga, uno dei più importanti interventi infrastrutturali digitali che riguardano il Nord‑Est.
In soldoni, il Piano mira a garantire connessioni fino a 10 Gigabit al secondo a centinaia di migliaia di cittadini veneti, creando un sistema territoriale interconnesso che va oltre i confini provinciali.
Nella sostanza, è molto di più.

venezia padova e treviso

Un triangolo urbano ed economico dinamico

Perché Venezia, Padova e Treviso non sono solo tre territori confinanti: formano un triangolo urbano ed economico che rappresenta uno dei motori più dinamici del Nord Italia.
A Venezia si concentra il nodo logistico e portuale, a Padova i poli di ricerca e l’università, a Treviso i distretti industriali e manifatturieri.
La loro integrazione, anche a livello digitale, rappresenta una scelta strategica per connettere università e aziende, innovazione e logistica, turismo e cultura.
Una “rete nella rete” capace di sostenere smart working, telemedicina, scuole connesse, amministrazioni digitali e industrie 4.0.

Avanzamento dei lavori e diffusione territoriale

Gli ultimi dati della regione Veneto, aggiornati al 23 ottobre 2025, confermano che il progetto della banda ultra larga non riguarda solo le grandi città, ma si sta estendendo in maniera capillare anche ai comuni di tutta la regione. Nelle province di Venezia, Padova e Treviso, la rete FTTH realizzata da Open Fiber ha già raggiunto decine di migliaia di unità immobiliari, dai centri storici dei capoluoghi fino ai piccoli comuni della pianura e della Riviera del Brenta, dimostrando come l’infrastruttura digitale voglia davvero connettere tutto il territorio.
Gli interventi, frutto di un coordinamento tra risorse pubbliche e investimenti privati, hanno già portato a completamento centinaia di cantieri e i lavori continuano senza interruzioni, con l’obiettivo di rendere la rete disponibile progressivamente a centinaia di migliaia di cittadini, imprese e istituzioni.

padova, venezia e treviso

In questo modo il Veneto non si limita a creare punti di connessione isolati, ma costruisce un vero e proprio ecosistema digitale integrato, in cui Venezia, Padova e Treviso rappresentano il cuore di un sistema territoriale interconnesso, capace di sostenere innovazione, lavoro, istruzione e servizi pubblici su scala regionale. Il progetto è sostenuto da un investimento complessivo nell’ordine di circa 400 milioni di euro, tra risorse statali, regionali e contributi di co‑finanziamento.

Nuove opportunità per imprese e cittadini

Per imprese e cittadini, significa nuove opportunità.
Per le aziende, la possibilità di accedere a mercati globali e piattaforme digitali con la stessa efficienza di una grande metropoli europea.
Per chi lavora o studia da casa, connessioni stabili che trasformano la vita quotidiana.
E per i Comuni, la chance di digitalizzare servizi, archivi, uffici e scuole, semplificando i rapporti con i cittadini. Non è solo una questione di tecnologia: è un modo diverso di tenere insieme un territorio.
Nel Veneto delle mille imprese e dei distretti produttivi, la rete digitale diventa l’autostrada invisibile che collega presente e futuro.

Consuelo Terrin

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