Il colosso delle ricerche online adegua il modello “Gemini” aggiungendo nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale generativa
Avete mai pensato di rivolgervi a un computer come assistente personale che sia in grado di aiutarvi a provare un capo di abbigliamento prima dell’acquisto? In un futuro che è in pratica da considerarsi già presente (perché la funzione è già stata prevista dai programmatori…) probabilmente vi capiterà di farlo, grazie all’intelligenza artificiale. E non servirà chissà quale dotazione informatica. Il servizio, chiamato “Shopping Graph”, è infatti una delle nuove funzioni con cui Google ha potenziato “Gemini”, il modello di Ai utilizzato dal motore di ricerca, proprio per non perdere la propria leadership nel settore. Già, perché anche le tradizionali semplici modalità di digitazione per reperire informazioni online, per quanto a molti potrà sembrare incredibile, appartengono ormai al passato.
Dal classico motore di ricerca ai chatbot
L’ingresso di Google nel mondo dell’Ai non è certo una novità. Sistemi generativi erano infatti già utilizzati nei prodotti del colosso di Mountain View prima di dicembre 2023, quando fu lanciato l’allora sorprendente modello linguistico di Ai chiamato “Gemini”, sottolineandone le caratteristiche di intuitività e comprensione in grado di rendere il dialogo con l’utente sempre più simile a quello interpersonale, allontanandosi dalla sua reale natura di interlocuzione tra uomo e macchina. In ambito informatico, però, un anno e mezzo corrisponde a un’eternità. E in questo arco di tempo, nel settore, hanno preso sempre più piede i chatbot come l’americano ChatGpt di OpenAi o il cinese DeepSeek, che hanno via via guadagnato fette di mercato, costringendo Google a intervenire anche sul proprio “core business”.
In Google, l’Ai diventa “assistente universale”
Un primo passo, in tal senso, era già stato effettuato nel 2024, con l’introduzione della funzione “Overview”. Chi accede al motore di ricerca di Google si vede cioè proporre, prima ancora dei siti che parlano dell’argomento di interesse, una sorta di riassunto delle informazioni principali effettuato dall’Ai generativa. Il passo ulteriore che verrà compiuto ora, a partire dagli Stati Uniti, si chiama “Ai mode” ed è un chatbot integrato direttamente in Google Search. Il nuovo modello aggiornato di Gemini si tradurrà però anche in altre funzioni che renderanno l’Ai di Google una sorta di assistente universale, in grado di rispondere a ogni richiesta dell’utente. I programmatori sono infatti riusciti a dotare il computer di capacità sempre più simili a quelle del cervello umano, essendo in grado così di pianificare e immaginare nuove esperienze attraverso la comprensione e la simulazione di aspetti del mondo reale.
Le nuove funzioni di Google
Ecco allora la già citata funzione “Shopping Graph”, che consentirà tra l’altro, dopo la prova del vestito, anche di acquistarlo pagandolo con Google Pay. “Project Mariner” renderà poi possibile la ricerca di biglietti per un concerto confrontando le varie opzioni disponibili. Le informazioni potranno quindi essere richieste a Google anche inquadrando qualcosa attraverso la fotocamera. Dal punto di vista generativo, il sistema sarà in grado di elaborare in pochi minuti un rapporto di citazioni di esperti oppure, attraverso la piattaforma “Flow”, creare immagini e video di qualità cinematografica, anche grazie all’aggiornamento delle applicazioni specifiche “Veo 3” e “Imagen 4”. Attraverso l’inserimento nel browser Chrome, Gemini potrà chiedere inoltre informazioni nel corso della navigazione, con una possibile ulteriore personalizzazione delle ricerche quando ci si connette con Gmail. Migliorano infine le videochiamate con “Google Beam”.
Alberto Minazzi