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INTERVISTA DOPPIA

Arrivano dalla Slovacchia e dall’Austria, ma conoscono perfettamente sia il nostro Paese che la nostra lingua. Sotto canestro, l’Umana Reyer si affida ai centimetri e alla professionalità di Maya Ruzickova e Ben Ortner: pivot solidi e dal rendimento costante, ma, prima ancora, persone di ottimo carattere, che si mettono a completa disposizione della causa orogranata, avendola sposata con entusiasmo già da un paio di stagioni. Conosciamoli meglio.
MARIE “MAYA” RUZICKOVA Età: 29anni Ruolo: pivot Altezza: 192,5cm
BENJAMIN ORTNER Età: 33anni Ruolo: pivot Altezza: 205cm
Riesci a “vivere” la città di Venezia? Maya• Come una turista. Benjamin• Sì
Come ti vesti, fuori dal campo? M• Colorata. B• Spesso in tuta.
Un tuo difetto? M• Tanti. B• Non lo so.
Un tuo pregio? M• Tanti. B• Penso di essere onesto.
Frequenti compagni o compagne di squadra anche al di fuori del campo? M• Sì: siamo una squadra simpatica, per cui ci vediamo anche fuori dal campo. B• Sì.
Single o in coppia? M• In coppia. B• In coppia.
Tatuaggi, piercing… M• Tre tatuaggi. B• No.
Qual è la cosa più curiosa che ti è capitata, in campo o in spogliatoio? M• Non si dice. B• Quest’anno, quando Mike (Green, nda) si è dimenticato i pantaloncini e ha dovuto allenarsi con gli scaldamuscoli lunghi fin sotto il ginocchio.
Chi è il/la compagno/a più “pazzo”? M• Sono tutte pazze! Non ho una compagna che sia normale. B• Ce ne sono tanti, ma, in questa squadra, direi Jeff (Viggiano, nda).
La vacanza da sogno? M• Un giro intorno al mondo: una vacanza di un anno. B• Mare.
Hai animali? M• Un gatto. B• No.
Cibo preferito? M• Pizza. B• Italiano.
Che musica ascolti? M• Un po’ di tutto. B• Un po’ di tutto.
Attore o attrice preferito? M• Julia Roberts. B• Leonardo Di Caprio.
L’ultimo film che hai visto? M• Maze Runner 2. B• Non me lo ricordo più…
Il tuo rapporto con la tecnologia? M• Male, male, male…. B• Non è mai abbastanza!
Hai un segreto o una passione che i tifosi non sanno di te? M• No: sono una persona abbastanza semplice. B• Mi piace la tecnologia.
Come sei arrivato al basket? M• Suonavo il piano, mi è arrivato un invito per andare a provare a giocare a pallacanestro: a casa si sono messi a ridere, ma io ho cominciato la mia avventura. B• È sempre stata una passione.
Cosa diresti ad un ragazzino o una ragazzina che vuol diventare atleta professionista? M• Trova passione nel lavoro duro, perché questo paga molto di più di un talento sprecato. B• Di divertirsi e di lavorare, senza smettere mai.
Fino a quando pensi di giocare? E poi cosa farai? M• Fino a quando raggiungerò i punti che mi sono prefissata. Poi, per prima cosa voglio diventare mamma. B• Penso di non smettere mai… Il poi? Non lo so.
Qual è l’emozione sportiva più grande che hai vissuto fino ad ora? M• Ogni sfida vinta, per me, è un’emozione grande. B• Vincere il titolo di Division 2 NCAA e poi vincere lo scudetto qui in Italia.
Chi è il compagno/a da cui pensi di poter imparare di più? M• Quest’anno, Karima Christmas. B• Cerco di imparare da tutti i miei compagni, perché penso che sia molto importante prendere qualcosa di positivo da ognuno di loro.
Che differenze hai trovato tra il basket italiano e quello europeo? M• Quello italiano è più costruito e si gioca più veloce. B• Quello europeo ha molta più fisicità.
Dove credi che possa arrivare la tua squadra quest’anno? M• Penso che abbiamo il potenziale per arrivare anche allo scudetto. B• Spero che riusciamo ad arrivare ai playoff: da lì, è tutto aperto.
Qual è stato il momento fino ad ora più bello della tua esperienza in Reyer? M• Io vivo stagione dopo stagione, partita dopo partita, sfida vinta dopo sfida vinta. Perciò sono tanti ed essere qui in Reyer è una bellissima esperienza già da sé. B• L’anno scorso in generale.
Cosa significa giocare in una società che ha una squadra in massima serie sia al maschile che al femminile? M• È una bella cosa, che ti dà un senso di importanza, perché Reyer diventa come un marchio. B• È bello, perché si vede che lo sport non è solo maschile: è una bella cosa, quando vediamo la squadra femminile giocare e allenarsi.
Manda un messaggio a tutti i tifosi dell’Umana Reyer… M• Venite, abbiamo bisogno di voi: più siete, meglio è! Perché con voi cambia tutto, il palazzetto è un’altra cosa e ci potete dare l’ultima spinta di cui abbiamo bisogno. B• Stiamo insieme, lottiamo insieme ed otteniamo un risultato che, alla fine, renda bello anche quest’anno.
Fatevi una domanda. M• Come hai fatto a fare dei bambini così belli? B• Ho sentito che, quando finirai di giocare, vuoi diventare mamma: perché non vieni a casa nostra a darci una mano?
E se non fossi un giocatore di basket… M• Suonerei il piano. B• L’informatico.
Chi è il tuo idolo? M• Nessuna giocatrice in particolare, ma tutte quelle che sono arrivate ad un alto livello e sono riuscite anche a diventare mamme. Qui in Italia, Kathrin Ress e Isabelle Yacoubou. B• Tim Duncan.