Con il nuovo intervento da 5,3 chilometri tra Bardolino e Lazise, sostenuto da 6,5 milioni di euro regionali, la Ciclovia del Garda collegherà Bardolino alla Lombardia. Si avvicina al traguardo finale il nuovo cuore del cicloturismo italiano
In Trentino, la passerella panoramica di Limone sul Garda è già diventata un’icona del cicloturismo, sospesa a picco sul lago e accessibile a tutti.
In Lombardia, un tracciato di circa ottanta chilometri si sviluppa tra lungolaghi, strade panoramiche e sedimi ferroviari dismessi.
Il Veneto è pronto ora a realizzare un percorso sicuro e scenografico, collegando i principali centri rivieraschi e integrandoli con la rete ciclabile dell’entroterra e con l’itinerario Garda–Venezia.
Così il lago diventa il cuore di una rete cicloturistica più ampia, in grado di soddisfare sia chi cerca gite di un giorno sia chi vuole percorsi più lunghi.
La Ciclovia del Garda: tre regioni lungo il lago
Prende forma un sogno a due ruote italiano: la Ciclovia del Garda, uno degli itinerari cicloturistici più ambiziosi d’Europa, destinato a trasformare il modo di vivere il più grande lago del nostro Paese.
Questo percorso fa parte dei dieci itinerari cicloturistici di interesse nazionale, cinque dei quali attraversano il Veneto. L’anello si sviluppa per 165 chilometri, di cui 67 in territorio veneto, toccando otto Comuni della provincia di Verona: Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine. Un tracciato che intreccia borghi storici, lungolaghi, uliveti e panorami mozzafiato, pensato per coniugare turismo, sostenibilità e mobilità dolce.
Dietro la bellezza dell’idea si nascondono sfide complesse. Il costo complessivo stimato supera i 340 milioni di euro.
Lazise, l’ultimo tassello veneto
Nei giorni scorsi la Giunta regionale del Veneto ha approvato il finanziamento di un nuovo tratto a Lazise, lungo 5,36 chilometri, per un investimento di 6,5 milioni di euro.
Questo segmento sarà decisivo per completare il collegamento tra Bardolino e il confine con la Lombardia, partendo dal raccordo di via Terminon fino a via Valesana.
La vicepresidente e assessora ai trasporti, Elisa De Berti, ha sottolineato come il progetto rappresenti un passo importante per la mobilità dolce e il turismo slow nella zona gardesana.

Il Comune di Lazise contribuirà con risorse proprie per migliorare il primo lotto già in corso di realizzazione e verrà progettata una nuova rotatoria sulla SR 249 “Gardesana Orientale”, all’altezza di via Vanon, per aumentare la sicurezza di ciclisti e automobilisti.
Un viaggio che unisce natura, cultura e sostenibilità
La Ciclovia del Garda attraversa Veneto, Lombardia e Trentino, con tratti che uniscono paesaggi diversi e straordinari.
Non si limita a percorrere il lago, ma lo collega a una rete più ampia, capace di offrire ai ciclisti itinerari di più giorni e una varietà di scenari naturali e culturali senza pari.
Con il nuovo tratto di Lazise, l’anello veneto si avvicina al completamento, aprendo la strada a un’esperienza di cicloturismo unico in Italia.
Quando tutto sarà pronto, sarà possibile percorrere l’intero lago senza mai scendere di sella, attraversando tre regioni, borghi, colline e acque cristalline, in un viaggio che unisce natura, cultura e sostenibilità.
Un’esperienza già possibile
Anche se l’anello non è ancora completo, molte porzioni sono già percorribili e offrono esperienze di qualità.
Dal lungolago di Peschiera e Lazise fino a Garda e Torri del Benaco, si pedala tra borghi eleganti, cantine, uliveti e spiagge. Alcuni tratti corrono praticamente a filo d’acqua, mentre altri si inoltrano verso l’entroterra collinare, regalando panorami più rurali e tranquilli.
Il tratto di Limone, la celebre passerella sospesa, rappresenta il simbolo dell’intero progetto e anticipa ciò che sarà l’anello completo: un percorso continuo lungo tutto il lago, dove la bicicletta diventa strumento di scoperta e libertà.
Da qui si può proseguire verso Riva del Garda, in Trentino, o tornare lungo la costa orientale verso il Veneto, costruendo un itinerario ad anello parziale. Per i cicloturisti più esperti, la Ciclovia del Garda è anche la porta d’ingresso di un sistema più ampio: i percorsi che collegano il lago a Verona e alla pianura fino a Venezia, lungo l’itinerario nazionale “Garda–Venezia”, trasformando il lago in punto di partenza per itinerari più lunghi.