L’Aula di Strasburgo ha dato il via libera a una risoluzione che condanna duramente Israele per il blocco degli aiuti e Hamas per i suoi attacchi, rilanciando allo stesso tempo la soluzione dei due Stati come via d’uscita politica al conflitto
Stop al blocco degli aiuti, apertura immediata dei valichi di frontiera e inchieste su tutti i crimini di guerra: sono le richieste chiave approvate dal Parlamento europeo sulla crisi umanitaria di Gaza.
Nella risoluzione votata a maggioranza è stato eliminato il termine “genocidio”, ma i toni restano forti: l’europarlamento denuncia il blocco degli aiuti umanitari imposto dal governo israeliano e lo accusa di aver provocato una carestia nel nord della Striscia.
Chiede dunque l’apertura immediata di tutti i valichi di frontiera per far entrare cibo, acqua e medicinali.
I deputati pretendono un accesso pieno, sicuro e senza ostacoli agli aiuti essenziali e il ripristino delle infrastrutture vitali a Gaza. Invitano inoltre a riattivare il mandato e i finanziamenti dell’agenzia ONU Unrwa, con controlli più severi sulla gestione delle risorse, e si oppongono al sistema attuale di distribuzione degli aiuti, ritenuto inefficace.
Stop a fondi e accordi con Israele
La risoluzione sostiene la decisione della presidente della Commissione europea di sospendere il sostegno bilaterale a Israele e di congelare in parte l’accordo commerciale UE-Israele.
Strasburgo spinge anche per indagini indipendenti su tutti i crimini di guerra e per chiamare i responsabili davanti alla giustizia.
Appoggio pieno alle sanzioni dell’UE contro coloni e attivisti israeliani violenti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, nonché contro i ministri Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir.
Due Stati, niente Hamas al governo
Guardando al futuro, il Parlamento invita l’UE e i suoi Paesi membri a rilanciare con decisione la soluzione dei due Stati in vista dell’Assemblea generale dell’ONU del 2025.
Chiede una completa smilitarizzazione di Gaza e l’esclusione di Hamas dal governo, con il ritorno di un’Autorità palestinese riformata come unico organo di amministrazione.
L’ipotesi di riconoscere lo Stato di Palestina viene indicata come possibile mossa per sostenere il processo.
Cessate il fuoco e ostaggi
Strasburgo sollecita soprattutto un cessate il fuoco immediato e permanente, insieme alla liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi israeliani trattenuti a Gaza.
Invita l’UE e i governi europei a usare ogni leva diplomatica su Hamas per ottenere il rilascio e condanna con fermezza i “crimini barbari” del gruppo islamista contro Israele proponendo sanzioni concrete.
Equilibrio tra sicurezza e diritto umanitario
Pur riaffermando il diritto di Israele a difendersi e il suo ruolo strategico nella lotta al terrorismo, l’Europarlamento avverte: nessuna ragione può giustificare azioni militari indiscriminate.
Il testo esprime “profonda preoccupazione” per le operazioni nella Striscia, che hanno inflitto sofferenze insostenibili ai civili, e denuncia l’uso di scudi umani da parte di Hamas.