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Eurovision 2025: l'Italia affida la sua voce a... Topo Gigio

Eurovision 2025: l'Italia affida la sua voce a... Topo Gigio

Il pupazzo creato nel 1959 sarà “spokeperson” ufficiale del nostro Paese alla seguitissima manifestazione musicale europea

All’ultima edizione di Sanremo, salendo il 14 febbraio 2025 sul palco nella serata dei duetti al fianco di Lucio Corsi per proporre un’inedita versione di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno (con cui si sono classificati al secondo posto ), Topo Gigio ha già stabilito un record: è stato il primo personaggio non umano a partecipare come cantante al Festival della canzone italiana. Adesso, il pupazzo creato nel 1959 da Maria Perego e Federico Caldura per la trasmissione “Serata di gala” si accinge a scrivere un’altra pagina di storia della televisione: la Rai ha ufficializzato che sarà proprio lui lo “spokeperson” (letteralmente, “portavoce”) del nostro Paese all’Eurovision Song Contest 2025, l’evento televisivo non sportivo più seguito al mondo (si calcolano tra i 100 e i 600 milioni di spettatori in tutto il pianeta), la cui 69^ edizione si svolgerà a Basilea, in Svizzera, da martedì 13 a sabato 17 maggio.

Tra Topo Gigio e Lucio Corsi: l’Italia all’Eurovision 2025

Fin dalla sua prima apparizione, Topo Gigio ha raccolto da subito il favore del pubblico, raggiungendo l’apice del suo successo tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento, con una serie di apparizioni in popolari trasmissioni tv, a partire da Zecchino d’Oro e Canzonissima.
Il pupazzo è quindi riuscito a travalicare i confini nazionali, facendosi conoscere in molti Paesi del mondo attraverso film d’animazione, serie televisive a cartoni animati, fumetti, libri e campagne promozionali, venendo anche invitato come ospite allo statunitense “The Ed Sullivan Show”.

La sua prossima partecipazione all’Eurovision, in cui sarà chiamato ad annunciare i punti assegnati dall’Italia, sarà svincolata da quella di Lucio Corsi, che pure salirà a sua volta sul palco, come concorrente per l’Italia dopo la rinuncia di Olly, che aveva guadagnato il diritto con la vittoria a Sanremo. Corsi gareggerà proprio con il brano, “Volevo essere un duro”, che l’ha portato sul secondo gradino del podio al Festival.

topo gigio

E non sarà l’unico artista italiano in gara. Come portacolori di San Marino è stato infatti scelto Gabry Ponte (che, a differenza di Lucio Corsi potrà essere votato anche dai nostri connazionali attraverso le preferenze espresse online o attraverso il televoto) con il tormentone apparso proprio a Sanremo, ma fuori gara, “Tutta l’Italia”.
Inoltre, sia pure in tono macchiettistico e dunque fonte di polemiche, del nostro Paese parlerà anche l’estone Tommy Cash, con la discussa “Espresso Macchiato”.

L’Eurovision Song Contest 2025

Teatro delle serate dell’Eurovision 2025, le cui semifinali saranno trasmesse da Rai2 mentre la finale andrà in onda su Rai1 (a condurle, insieme al confermato Gabriele Corsi, la rapper avellinese BigMama, al debutto da co-presentatrice), con diretta anche su Radio2 e in streaming su RaiPlay, sarà la St. Jakobshalle, arena che può ospitare 12 mila persone, visto che la Svizzera, che ospiterà l’evento per la terza volta dopo il 1956, prima edizione in assoluto del festival, e il 1989, ha guadagnato il relativo diritto grazie alla vittoria dello scorso anno di Nemo con “The Code”. Ai nastri di partenza dell’evento, organizzato dall’European Broadcasting Union e dalla Srg Ssr, i rappresentanti di 37 Paesi.

L’Italia, che ha vinto la manifestazione 3 volte (nel 1964 con “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti, nel 1990 con “Insieme: 1992” di Toto Cutugno e nel 2021 con “Zitti e buoni” dei Maneskin), è ammessa di diritto alla finale insieme a Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, oltre alla Svizzera come campione in carica. Prima di sabato, dunque, Lucio Corsi si esibirà solo fuori concorso, in occasione delle semifinali, da cui usciranno gli altri qualificati per giocarsi la vittoria. Tra questi dovrebbero figurare gli svedesi Kaj, la cui canzone spopola in streaming. In occasione della conferenza stampa ufficiale, il nostro rappresentante ha invece dichiarato: “Io non miro alla vittoria, anche perché penso che l’Eurovision e la musica non siano una competizione, per me è una festa. Io amo la competizione, ma sono qui per fare una esperienza e imparare a fare ancora meglio il mio mestiere. Ovviamente spero di fare bene, suonare al meglio e di divertirmi”.

Alberto Minazzi

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