Il primo volo pubblico di un mezzo a decollo verticale per il trasporto di persone pone il Paese africano all’avanguardia mondiale
Il futuro di una mobilità cittadina volante è sempre più vicino. Perché ai primi esempi virtuosi nell’utilizzo di aerotaxi e droni per il trasporto delle persone che arrivano da Cina, Emirati Arabi e alcune città europee si è aggiunto adesso un nuovo, inatteso protagonista: il Ruanda. Nello Stato africano, a Kigali, poco prima dell’Africa Aviation Summit 2025, è stata infatti effettuata la prima dimostrazione pubblica nel continente nero di un drone passeggeri a pilotaggio autonomo.
Il drone-taxi del Ruanda
Il velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale, progettato per trasportare due passeggeri, è il frutto della collaborazione del Governo ruandese con la China Road and Bridge Corporation e l’azienda EHang, uno dei leader mondiali nelle tecnologie per la mobilità aerea urbana. Il volo-pilota ha raggiunto una altitudine di 100 metri utilizzando un velivolo senza pilota di nuova generazione, già testato in Asia e Medio Oriente. Un risultato che pone il Ruanda tra i primi a livello mondiale nel campo dei droni passeggeri, ancora in fase iniziale in buona parte del mondo, rafforzando l’ambizione del Paese africano di affermarsi come polo pionieristico per la sperimentazione e l’implementazione di tecnologie aeronautiche all’avanguardia, sviluppando nel contempo un ecosistema per la mobilità aerea avanzata.
L’Italia e i droni
Puntare sulle nuove opportunità di spostamento aereo rivolte alle persone anche nel contesto urbano si presenta come il mezzo per consentire di ridurre la congestione stradale nei centri abitati, riducendo le emissioni di carbonio e creando nuovi modelli di trasporto sostenibile. Una rivoluzione alla quale aspira anche l’Italia, dove il primo viaggio di prova di un aerotaxi, a Roma, risale addirittura al 2022. Dopo il vero e proprio boom della diffusione di droni nel 2023, un passo avanti si è quindi registrato a inizio 2024 con la definizione del quadro normativo a livello europeo, spingendo anche le case automobilistiche, tra cui Stellantis, a investire su progetti di aerotaxi a decollo verticale. Milano ha anche fissato il 2026 come obiettivo per iniziare il servizio di trasporto passeggeri, ma i vertiporti ancora faticano ad affermarsi. E questo nonostante nuove conquiste, come le prime consegne di Amazon con droni in Abruzzo a fine 2024 e le sperimentazioni per il trasporto di medicinali effettuate prima a Ischia e quindi a Padova.
Alberto Minazzi