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Condizionatori: come star freschi in casa con un occhio alla bolletta

Condizionatori: come star freschi in casa con un occhio alla bolletta

Ecco come fare per non spendere troppo. Il vademecum dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile Enea

Con il fresco tra le pareti domestiche si sta meglio di giorno e si dorme alla notte.
Il rovescio della medaglia però lo si vede dai costi in bolletta. Che lievitano di anno in anno, forse anche perché fa sempre più caldo e teniamo accesi più a lungo i condizionatori.
Soprattutto al sud, dove ha un impianto di climatizzazione il 51,2% delle famiglie, più della media italiana, che si assesta sul 48,8%, anche se la diffusione maggiore si registra in Veneto, 70%, mentre il Valle d’Aosta solo il 4,7% delle famiglie ha installato un condizionatore (dati Istat).
Risparmiare, sottolinea Enea nel suo vademecum, è comunque possibile. Basta seguire alcune semplici indicazioni pratiche.

Il vademecum per risparmiare e rispettare l’ambiente: pompe ad alta efficienza

Come si può dunque stare al fresco tra le pareti domestiche anche se fuori ci sono 40 gradi senza spendere cifre da capogiro? Il primo suggerimento è di preferire pompa di calore ad alta efficienza.
Nella maggior parte dei casi il sistema è costituito da mono split appunto a pompa di calore che possono essere utilizzati sia per raffrescare che per riscaldare gli ambienti.
Se dunque dovete investire per un nuovo impianto o vi trovate a dover sostituire il vecchio, è meglio optare per questa soluzione. Considerando tra l’altro che la Legge di Bilancio 2025 dispone che, per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre, vi sia una detrazione del 50% se l’installazione avviene nelle abitazioni adibite a prima casa e del 36% nelle abitazioni diverse dalla prima casa

condizionatori

La manutenzione, l’isolamento e i termostati programmabili

Un capitolo importante riguarda la manutenzione.
Come per qualsiasi altro elettrodomestico, deve essere fatta regolarmente.
Se non c’è regolarità, l’apparecchio tende a lavorare sotto sforzo consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica. Inoltre, per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione e assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie. Un altro suggerimento è di utilizzare termostati programmabili per ottimizzare il consumo energetico quando non si è in casa o di notte. Proprio la funzione “sleep” regola nelle ore notturne la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea. Il climatizzatore poi non va posizionato dietro divani o tende perché l’effetto barriera blocca la diffusione dell’aria.

Altri utili accorgimenti dalla classe energetica ai batteri che possono essere pericolosi

Va prestata attenzione anche alla classe energetica del condizionatore che si vuole portare a casa.
Un modello A+++ consuma fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B.
Inoltre, scegliendo la “tecnologia inverter” la velocità di rotazione del compressore viene costantemente regolata e questo permette prestazioni ottimali in qualsiasi condizione di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Hanno un costo più alto rispetto a quelli on-off però consumano meno energia, sono meno rumorosi e garantiscono un confort maggiore negli ambienti.

I tecnici Enea nel vademecum spiegano anche che è bene non lasciare porte e finestre aperte mentre funziona il climatizzatore in quanto l’ingresso di aria calda obbliga l’apparecchio a compiere un lavoro supplementare e di conseguenza vi è un maggiore consumo energetico. Lo stesso dicasi per le tapparelle: se si lasciano aperte quando non si è in casa, una volta attivato il condizionatore al rientro, dovrà lavorare parecchio per raffreddare. Al contrario, chiuderle, abbassarle o schermare con tende i serramenti equivale a un più basso consumo di energia. A ciò concorre anche nelle ore più calde della giornata limitare l’utilizzo di computer, televisori, elettrodomestici e luci che, aumentando la temperatura interna dell’abitazione portano il climatizzatore a un dispendio energetico.

Infine, ma non ultimo per importanza, oltre all’aspetto energetico c’è quello della salute per la quale è fondamentare tenere sotto controllo i filtri dell’aria e le ventole dove si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi, anche mortali come nel caso del batterio della legionella.

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