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Col ritorno di Scipione, riecco le ondate di calore sull'Italia

Col ritorno di Scipione, riecco le ondate di calore sull'Italia

Diramata dal Ministero della Salute la prima allerta-meteo del 2025. Il bollettino di iLMeteo: da giovedì a domenica, un grado di più al giorno

Ricordate Scipione, l’anticiclone africano che ha reso roventi le ultime estati italiane?
Anche nel caso in cui abbiate risposto di no, in queste ore la “bolla” di alta pressione ha dato un assaggio, quasi una sorta di “promemoria”, di cosa comporta a livello di temperature quello che è diventato uno dei principali simboli del cambiamento climatico in atto sul nostro Paese. Perché in molte parti della Penisola si sta già affrontando la prima ondata di calore di quella che è formalmente è considerata “estate” ancora solo dai meteorologi, che si basano sui dati climatici, mentre il via astronomico alla bella stagione è fissato ufficialmente con il solstizio di sabato 21 giugno alle 4.41. E le previsioni per i prossimi giorni segnalano ulteriori peggioramenti sul fronte del caldo.

L’allerta meteo calore del Ministero

A evidenziare il gran caldo delle ultime giornate è innanzitutto il Ministero della Salute, che ha diramato la prima allerta meteo per il calore. Sono al momento 3 le città (Bolzano, Campobasso e Perugia) tra le 27 monitorate che hanno già raggiunto il “livello 2 arancione”, mentre per altre 9 (tra cui Bologna, Brescia, Firenze, Milano, Torino e Verona) il livello è “1 giallo”, con Frosinone, Rieti e Roma destinate a passare al livello 2 già da giovedì 12 (quando è previsto che scatterà invece il “semaforo giallo” anche ad Ancona, Latina, Messina, Napoli, Reggio Calabria e Viterbo).

scipione

La pagina online dedicata, aggiornata quotidianamente, ricorda, al riguardo, che “le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione”. Tutte condizioni climatiche, conclude il Ministero, che “possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione”.

Caldo: e non finisce qui…

Stiamo dunque vivendo la settimana fin qui più calda dell’anno, con valori che superano le medie tra gli 8° e i 10°. Finora le temperature più elevate hanno interessato il Meridione, con i picchi di 40° in Sicilia e di 39° in Puglia e Sardegna, e possibili punte a 42° nelle prossime ore. L’influsso di Scipione si sta però allargando anche al Centro-Nord: possibili 38° a Firenze e Bologna, 37° a Roma e 36° a Milano.
Soprattutto in Pianura Padana è inoltre ricomparso il fenomeno delle “notti tropicali”, con minime attese anche tra i 23° e i 25°.
Nell’ultimo bollettino, i meteorologi di iLMeteo.it prevedono addirittura aumenti di circa 1 grado al giorno da giovedì a domenica. “Ci troviamo di fronte a una settimana di fuoco che rischia di diventare il primo grande banco di prova di questa estate 2025. E, se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci a mesi roventi”, scrive Lorenzo Tedici. “È un caldo che stanca, fiacca e toglie energie: ci sentiremo già a fine estate, quando in realtà l’estate vera sarà appena iniziata”.

I cambiamenti climatici e gli eventi estremi

I valori eccezionali per la prima metà di giugno, che rendono insopportabili caldo e afa, sono l’ennesima conferma degli allarmi sugli effetti dei cambiamenti climatici provocati dall’uomo, lanciati ormai da almeno 40 anni.
Nel primo quarto di XXI secolo, i giorni caratterizzati da temperature elevatissime o afa asfissiante sono ormai arrivati in Italia a 40-50 l’anno, contro i 5-10 dei precedenti 100 anni. E quella in corso è segnalata dai meteorologi come una delle ondate di calore più intense e precoci degli ultimi anni. Il ritmo inedito per giugno di riscaldamento dell’aria spinge ancora Tedici ad affermare che “l’estate italiana assumerà sempre più le sembianze di una stagione nordafricana, più simile a quella del Maghreb che a quella tipicamente mediterranea”. Inoltre, concludono le previsioni di iLMeteo.it, anche se la discesa di aria meno calda dal Nord Europa potrebbe portare a una parziale tregua da lunedì 16, al tempo stesso il caldo accumulato rischia di alimentare fenomeni estremi come temporali violenti e locali nubifragi.

Alberto Minazzi

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Tag:  caldo, meteo