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Certificato medico e ricetta lunga: si cambia

Certificato medico e ricetta lunga: si cambia

Le novità entreranno in vigore dopo la Conferenza Stato-Regioni e entro 90 giorni a partire dal 18 dicembre

Il decreto semplificazioni 2025 cambierà le assenze dal lavoro per malattia e le prescrizioni valide per i malati cronici.
In particolare, saranno introdotte due principali modifiche: i cittadini potranno ottenere il certificato di malattia per il lavoro direttamente dal proprio medico di base tramite televisita, semplificando così le pratiche burocratiche, mentre i medici di medicina generale potranno prescrivere farmaci per malattie croniche fino a 12 mesi, riducendo la necessità di rinnovare continuamente le ricette.
Il disegno di legge, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, segna quindi un passo verso una maggiore efficienza, anche se le nuove disposizioni non entreranno in vigore immediatamente.

La televisita per il certificato medico

La prima novità, la televisita, fa venir meno l’obbligo di recarsi fisicamente in ambulatorio per accertare la malattia o di ricevere il medico a domicilio. Ciò si rende possibile grazie all’articolo 58 del provvedimento che equipara la certificazione effettuata da remoto, attraverso la telemedicina, a quella tradizionale in presenza. Perché sia possibile bisognerà tuttavia attendere un successivo accordo che sarà assunto in Conferenza Stato-Regioni nella quale, su proposta del Ministro della Salute, saranno definite le modalità per metterla in pratica. Fino ad allora restano in vigore le regole attuali: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente. Una volta entrata in vigore, di fatto la televisita andrà a snellire un settore sotto pressione sia per gli studi medici, sia per i controlli, con i certificati di malattia in continua crescita. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Inps infatti, solo nel primo semestre del 2025 sono stati inviati 16,5 milioni di certificati di malattia con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024 e il 76% proveniente dal settore privato.

Farmaci per patologie croniche fino a 12 mesi

L’altra novità prevista dal decreto semplificazioni riguarda la possibilità per i medici di medicina generale di prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a 12 mesi facendo in questo modo evitare la necessità di ripetere continuamente le ricette. Anche in questo caso l’operatività non è immediata. La modalità scatterà infatti entro 90 giorni a partire dal 18 dicembre. A quel punto il medico potrà indicare nella ricetta ripetibile il numero di confezioni dispensabili in un arco temporale massimo di 12 mesi. Va precisato che questo vantaggio per il paziente va bilanciato con la necessità di controllo da parte del medico, dell’evoluzione della malattia e dell’aderenza alla terapia. Per questo motivo il medico in qualsiasi momento potrà sospendere la ripetibilità della prescrizione o modificare la terapia qualora richiesto dal monitoraggio del paziente.
I farmacisti giocheranno un ruolo fondamentale di collaborazione tra professionisti. Saranno loro, una volta ricevuta la ricetta a informare l’assistito sulla corretta modalità di assunzione dei medicinali prescritti, a fornirli al paziente e a informare il medico di base dell’avvenuta consegna. Da parte sua il medico seguirà l’assistito nel percorso evolutivo della malattia e delle risposte alle terapie prescritte modificandole qualora necessario.

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