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Centri estivi e supporto compiti: le vacanze dei nostri figli cambiano

Centri estivi e supporto compiti: le vacanze dei nostri figli cambiano

L’analisi di GoStudent: la richiesta di questo tipo di servizi continua a crescere, anche se con marcate differenze tra regione e region

Per le famiglie che hanno figli, si sa, l’estate è il periodo più difficile per riuscire a conciliare lavoro, organizzazione di casa e tempo libero. Dalla chiusura delle scuole, 3 mesi sono lunghi da gestire senza attività scolastiche, dovendo nel contempo supportare la prole nei compiti delle vacanze: alzi la mano chi di noi non si riduceva a farli sempre negli ultimi giorni. Ogni estate, dunque, si riapre la sfida per migliaia di famiglie. Da un lato, la necessità di tenere impegnati i figli indirizzandoli in strutture dove possano divertirsi e fare attività in compagnia di coetanei; dall’altro, la difficoltà di aiutarli a non perdere il ritmo scolastico.

L’estate tra centri estivi e compiti scolastici

Basandosi sui dati che emergono dalle ricerche mensili su Google riguardanti centri estivi e supporto ai compiti delle vacanze e sulle variazioni rispetto all’anno precedente, è stata così evidenziata nel 2025 una crescita da parte dei genitori italiani, nel loro complesso, sia nella scelta di far trascorrere ai figli del tempo nei centri estivi, sia nel supporto scolastico per non trascurare il loro apprendimento scolastico. L’analisi di GoStudent (https://www.gostudent.org/it-it/) è stata realizzata nel mese di luglio, esaminando i volumi di ricerca relativi a keyword legate al supporto compiti e centri o campi estivi durante i mesi di giugno, luglio e agosto.

Come le regioni gestiscono i figli

Se il fenomeno è generalizzato, al tempo stesso ogni regione presenta caratteristiche diverse, con le prime posizioni della classifica occupate da Lombardia, Lazio e Veneto. In Lombardia si osserva un interesse particolarmente alto sia per i centri estivi, con un volume di ricerca mensile di 3.080, sia per il supporto ai compiti delle vacanze. Le percentuali sono rispettivamente +19% e +17% rispetto allo scorso anno. Il Lazio ha invece un andamento stabile per i centri estivi +4% mentre risultano in calo del -8% le ricerche di supporto compiti.


Ancora differente la situazione in Veneto. Qui c’è un’impennata verso l’alto dei centri estivi con ben +47%,  a dimostrazione che sempre più famiglie cercano durante l’estate una struttura affidabile per tenere occupati i figli durante la giornata. D’altra parte, come in Lazio, è in calo del -8% il supporto scolastico.

In Sicilia la maggiore preoccupazione dei genitori per i compiti

Anche in Puglia vi è un forte interesse per i centri estivi con ben +43%. Lo stesso vale per Marche ed Emilia Romagna rispettivamente con +17% e +18%. E marcate differenze territoriali si trovano anche spostando l’attenzione sulla preoccupazione dei genitori per il supporto scolastico. L’apprensione maggiore risulta in Sicilia con un incremento del +25%. I dati elaborati indicano invece che Lazio, Veneto, Umbria e Puglia mostrano una minore attenzione al supporto compiti con variazioni negative o contenute, evidenziando un diverso approccio delle famiglie alla gestione delle attività estive.

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Tag:  bambini, estate