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Castelli e leggende: Ferragosto tra i fantasmi dell’Emilia

Castelli e leggende: Ferragosto tra i fantasmi dell’Emilia
Castello di Bardi

Da Bardi a Compiano, da Varano a Pellegrino, quattro manieri custodiscono storie di passioni tragiche e presenze inquietanti. Qui il Medioevo non è mai finito veramente

Ferragosto, nelle Valli del Taro e del Ceno, in Emilia, non è solo grigliate all’aperto, escursioni nei boschi e spruzzi d’acqua fresca nei torrenti.
C’è chi, tra una fetta di torta fritta e un bicchiere di Malvasia, decide di infilarsi in un castello.
Non per ripararsi dal sole, ma per incontrare chi, di lì, non se n’è mai andato. E non stiamo parlando dei custodi.
Qui, tra antiche pietre e portoni che scricchiolano, l’estate sa di storia, ma anche di mistero.
Tra torri panoramiche e saloni affrescati, si dice infatti che i castelli delle Valli del Taro e del Ceno ospitino presenze che, a quanto pare, non hanno gradito l’idea di “passare oltre”.
Così, mentre i turisti si aggirano tra merli e camminamenti, qualcuno giura di percepire uno sguardo alle spalle, un fruscio di seta su scale in pietra, un sospiro che non viene da nessuno della comitiva.

“Ogni pietra ha una storia da raccontare”

Che ci si creda o no, visitare questi manieri a Ferragosto ha un fascino speciale: il sole alto fuori, l’ombra fresca dentro; e storie che non tramontano mai. Perché, tra amori interrotti, apparizioni puntuali e vendette consumate secoli fa, ogni castello custodisce il proprio “inquilino” invisibile. Alcuni romantici, altri inquieti, tutti ben decisi a restare.

ferragosto a castello
Castello di Bardi Fantasma Moroello @Carla Soffritti

«Le Valli del Taro e del Ceno nel territorio di Visit Emilia – svela Francesco Mariani, presidente dell’Unione Comuni Valli Taro e Ceno – sono posti dove ogni pietra ha una storia da raccontare e dove, se avete fortuna, o sfortuna, dipende dai punti di vista, si può incontrare qualcuno che dovrebbe essere altrove da secoli. Ma che, evidentemente, si trova troppo bene qui per andarsene». E come dargli torto.

Castello di Bardi – Moroello, il fantasma più romantico d’Italia

Imponente, arroccato su uno sperone di diaspro rosso, il Castello di Bardi domina la Val Ceno dal IX secolo.
Ma tra le sue mura non si custodiscono solo armature e reperti: c’è anche la leggenda di Moroello, capitano innamorato della bella Soleste, figlia del castellano.
Lei lo aspettava sul mastio, lui tornava vincitore portando vessilli nemici.
Lei, credendo fosse caduto in battaglia, si gettò dalla torre. Lui, scoperta la tragedia, la seguì.
Oggi, nelle notti di luna piena, qualcuno giura di sentire sospiri nel vento e passi leggeri tra i corridoi.
Da vedere anche: il borgo medievale di Bardi, il Sentiero delle Cascate in Val Noveglia e le chiese storiche.

Castello di Compiano – Giulia e l’amore oltre la morte

Avamposto strategico dell’Appennino parmense, Compiano conserva intatto il fascino del borgo fortificato.
Qui, nel 1546, Agostino Landi scrisse di aver ricevuto visite notturne dalla moglie Giulia, morta a soli trent’anni dopo il quinto parto.
Le apparizioni erano dolci e malinconiche: lei lo rimproverava di non farle visita, lo abbracciava, lo baciava.
Poi svaniva, lasciandolo “bagnato dalle lacrime”.
Una storia d’amore che resiste al tempo e persino alla morte.
Da vedere anche: il borgo antico, la Chiesa di San Giovanni Battista, i sentieri nei boschi circostanti.

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Castello di Compiano @ Archivio fotografico Castelli del Ducato di Parma, Piacenza & Pontremoli

Castello di Pellegrino – La leggenda della Dama Bianca

Privato ma visitabile in determinati periodi, il Castello di Pellegrino ha vissuto nel 1827 un vero fenomeno mediatico ante litteram.
Ogni sera, alle 18:15, una dama bianca appariva e restava fino a mezzanotte.
La voce si sparse e centinaia di persone arrivavano da Parma per assistere allo spettacolo.
Carrozze, locande piene, menù dedicati: il primo pacchetto turistico a tema paranormale della storia.
Poi, l’intervento delle autorità spense l’evento. E la dama, offesa, non si fece più vedere.
Da vedere anche: il santuario di Careno (fondato nel 944) e i caseifici del Parmigiano Reggiano di montagna.

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Castello di Pellegrino Parmense

Castello di Varano – Beatrice e il mistero dei 21 anni

A Varano de’ Melegari, la mole quattrocentesca del castello ospita una leggenda tragica.
Beatrice Pallavicino, morta a 21 anni, si tolse la vita per sfuggire alle violenze dello zio tutore, portandolo con sé nel rogo che lei stessa aveva appiccato.
Oggi il suo spirito sarebbe ancora in veste bianca, custode delle madri e dei bambini.
Registrazioni e rilevazioni confermerebbero “presenze anomale” nelle sale.
Da vedere anche: la Dallara Academy, l’Autodromo Riccardo Paletti, la Pieve di Serravalle.

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