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Bilancio 2026 approvato: verso stop aumento età pensionabile e flat tax giovani

Bilancio 2026 approvato: verso stop aumento età pensionabile e flat tax giovani

L’Aula di Montecitorio rispetta la scadenza per l’approvazione definitiva della manovra

È stata, ancora una volta, una vera e propria maratona. Ma il traguardo è stato tagliato in tempo utile: con un giorno d’anticipo rispetto al termine ultimo del 31 dicembre, l’aula di Montecitorio ha definitivamente approvato oggi, con 216 sì e 126 no, la Legge di Bilancio 2026. Una Manovra, quella ridefinita dal Governo con il suo maxiemendamento che ha sostituito integralmente il testo originario, tutto sommato snella, pur avendo raggiunto i 22 miliardi, e oggetto di critiche da parte dell’opposizione, sia per i contenuti che per le modalità politiche adottate dall’Esecutivo per arrivare all’obiettivo del via libera. Ma, al tempo stesso, una Finanziaria che consentirà di evitare la necessità di ricorrere all’esercizio provvisorio con le conseguenti limitazioni allo spazio di operatività delle Pubbliche Amministrazioni.

Manovra: dalla fiducia al rush finale

L’ultimo passaggio parlamentare prima dell’esposizione in aula delle dichiarazioni di voto, iniziate alle 11 di martedì 30 dicembre, e del successivo voto vero e proprio è stata la seduta-fiume di lunedì 29. Un passaggio necessario, ma al tempo stesso sostanzialmente privato di spazi per il dibattito, anche in considerazione del fatto che, come avvenuto già in precedenza al Senato, anche alla Camera il Governo ha deciso di porre la questione di fiducia. Il testo è cioè arrivato da Palazzo Madama praticamente “blindato”. Non a caso, anche la stessa discussione in Commissione è durata pochissimo, tanto più visto che le regole precludono una terza lettura. Nella serata di ieri è dunque arrivata la fiducia, e il conseguente respingimento di tutte le proposte emendative, con 219 voti favorevoli e 125 contrari. Si è poi passati all’illustrazione e all’esame dei 239 ordini del giorno, contenenti misure non entrate negli emendamenti, presentati sia dall’opposizione che dalla maggioranza. Una fase in cui il Governo ha espresso il suo parere tra le tre alternative possibili: favorevole, contrario o favorevole con riformulazione. Protrattosi ad oltranza per l’intera nottata, l’esame è stato completato verso le 6.30 della mattina, prima del breve stacco concesso in vista della fase conclusiva dell’iter parlamentare.

Gli ordini del giorno con parere favorevole e l’età pensionabile

Una delle caratteristiche degli ordini del giorno è quella di attribuire al parere favorevole dell’Esecutivo il valore di un via libera senza necessità di votazione. La via del voto, invece, può essere richiesta per quelli che hanno ricevuto parere contrario, anche se, come avvenuto in questa occasione, anche l’aula normalmente decide per il respingimento. Il voto è possibile anche per gli ordini del giorno ritenuti favorevoli con riformulazione, in alternativa all’automatico via libera di fatto qualora vengano accettate le modifiche proposte dal Governo. Tra gli ordini del giorno che hanno ottenuto parere favorevole ci sono quelli che invitano a valutare l’opportunità di istituire un Tavolo permanente di controllo e vigilanza sulle cripto-attività e la finanza innovativa, di introdurre una flat tax per i giovani, ma soprattutto quello per cancellare l’aumento dell’età pensionabile previsto nella Manovra, pari a 1 mese in più dal 2027 e 2 mesi dal 2028.
Come ha ricordato al riguardo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si tratta già di una riduzione, rispetto ai 3 mesi inizialmente previsti per il 2027. Al tempo stesso, Giorgetti non ha chiuso definitivamente a un possibile nuovo intervento per sterilizzare l’aumento.

Taglio Irpef e novità per i dipendenti

Nel frattempo, le novità della manovra prevedono dal 2026 il taglio dell’Irpef per i redditi fino a 50 mila euro: la seconda aliquota passa dal 35% al 33%.
Per i contratti rinnovati dal 2024 al 2026 e per redditi fino a 33 mila euro, la tassazione sugli incrementi contrattuali scende al 5%.
Ridotta all’1% l’imposta sostitutiva sui premi di risultato e sugli utili d’impresa fino a 5 mila euro.
Cresce da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto.

Famiglie, scuola e bonus figli

Arriva il bonus libri per le scuole superiori per famiglie con Isee fino a 30 mila euro.
Per chi sceglie la scuola paritaria, contributo fino a 1.500 euro per studente e possibile esenzione Imu.
Debutta la Carta Valore Cultura per neo-diplomati, destinata all’acquisto di materiali e prodotti culturali.

Incentivi e agevolazioni per le imprese

L’iper-ammortamento per investimenti in beni strumentali è prorogato fino al 30 settembre 2028: 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, 100% fino a 10 milioni e 50% fino a 20 milioni, se i beni sono prodotti nell’Ue.
Nuove risorse per il credito d’imposta Transizione 5.0 (1,3 miliardi) e Zes (532,6 milioni). Rifinanziata anche la Nuova Sabatini.

Cartelle e sanatorie fiscali

Debiti maturati tra il 2000 e il 2023 potranno essere estinti con la nuova Rottamazione quinquies, con rateizzazione fino a 9 anni (54 rate bimestrali).

Bonus casa e immobili

Confermati per il 2026 il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa e al 36% per le altre.
Prorogati Sismabonus e bonus mobili fino a 5 mila euro.
La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile, sale al 26% sul secondo e diventa attività di impresa dal terzo. Anche gli immobili condonati potranno usufruire degli incentivi edilizi.

Pensioni, addio alle uscite anticipate

Salta la possibilità di anticipare la pensione cumulando la rendita della previdenza complementare.
Risorse ridotte per Ape precoci e lavoratori usuranti. Nessuna proroga per Opzione Donna.
L’adeguamento all’inflazione riguarda solo le pensioni più basse.

Accise e tabacchi, maxi-rincari

Aumentano le accise sui carburanti (+552 milioni) e sui tabacchi (+213 milioni), a beneficio delle casse dello Stato.

Dando sui social la notizia dell’approvazione della manovra, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni l’ha definita “seria e responsabile, costruita in un contesto complesso, che concentra le limitate risorse a disposizione su alcune priorità fondamentali: famiglie, lavoro, imprese e sanità”.

Alberto Minazzi

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Tag:  manovra