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Barcavelox: a Venezia, si parte dal 1 agosto

Barcavelox: a Venezia, si parte dal 1 agosto

Dopo 2 mesi di sperimentazione, tra pochi giorni scatteranno le sanzioni per chi supererà i limiti di velocità acquei stabiliti

Ci siamo. Da agosto, a Venezia, sarà operativo un nuovo sistema di controllo per mettere un freno alla velocità nei canali della città, a partire dai principali ma senza escluderne nemmeno alcuni di minori. E’ il barcavelox, una novità assoluta per il capoluogo lagunare.
Dopo anni di dibattiti legati al moto ondoso e alla fragilità dell’ecosistema lagunare, rinfocolati sulla scia dei pur rari incidenti accaduti nei canali e in laguna (tra gli ultimi in ordine di tempo quello dell’8 marzo 2025, nel quale, in zona di Torcello, in seguito alla collisione con una briccola del barchino sul quale si trovava ha perso la vita la storica manager del Caffè Florian di Piazza San Marco  Anna Rita Panebianco), la lotta all’alta velocità diventa effettiva con 56 postazioni di controllo. Sono posizionate nei punti più nevralgici di traffico acqueo quali, tra gli altri, il Canal Grande, il canale della Giudecca, le Fondamente Nove, Piazzale Roma, San Marco, San Zaccaria e in alcuni canali minori come, per esempio, Rio Nuovo e altri.

Vietato correre in Laguna

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha confermato la roadmap già illustrata agli Stati Generali della mobilità acquea e del moto ondoso del Comune di Venezia dello scorso 6 maggio. Nel frattempo sono state aggiornate le ordinanze dei vari enti, inserendovi il nuovo sistema di rilevazioni di velocità, che ha l’obiettivo di cambiare le abitudini di navigazione lungo le “vie” della città.

barcavelox

“Il punto di partenza – aveva sottolineato il primo cittadino – è la constatazione che è necessario avere il coraggio di trovare una soluzione a un problema, quello del moto ondoso, che nessuno mai ha voluto affrontare prima, per garantire la dovuta salvaguardia dei luoghi più sensibili della città. Siamo aperti al dialogo e a intervenire in corso d’opera con provvedimenti correttivi successivi. Diamo appuntamento a settembre per un’analisi più completa dei dati acquisiti”.
“La fase di sperimentazione durante la quale è stato verificato il funzionamento degli apparecchi “anti velocità” – precisa il comandante della Polizia Municipale, Marco Agostini – è andata bene. Ora siamo pronti per partire, sanzionando chi non rispetta i limiti di velocità stabiliti”.

Limiti di velocità e sanzioni

Le postazioni di controllo installate nei vari punti della città, analoghe agli autovelox, funzionano autonomamente rilevando le infrazioni. Successivamente vengono fatte le opportune verifiche per convalidare la sanzione e far partire il verbale. Il tutto avviene nel rispetto della disciplina della privacy, attraverso una apposita Dpia, la valutazione di impatto di protezione dei dati. Se, finora, le telecamere avevano quasi esclusivamente una funzione deterrente per i conducenti delle imbarcazioni, ora si passa alla fase repressiva e scattano le sanzioni per chi corre troppo. “I limiti di velocità – ricorda Agostini – variano da zona a zona. Si va da 5 km/h (7 in Canal Grande) a 11 e 20 km orari nelle acque più esterne. Per quanto riguarda la sanzione è di 150 euro + 18,70 di spese per procedura e notifica”.

Il barcavelox ha 2 km di tolleranza e 1 di arrotondamento nella rilevazione e nella sanzione. Se si superano, scatta la segnalazione del sistema e la verifica dell’agente di Polizia Locale incaricato, chiamato a validare la rilevazione e inviare la sanzione. “Fino all’arrivo del barcavelox, con i telelaser – conclude Marco Agostini – ogni anno le pattuglie della Polizia Locale hanno verificato centinaia di infrazioni alla velocità. A compierle, nella maggior parte dei casi, soprattutto i tassisti, a seguire trasportatori, motoscafi e barchini. Credo che questo nuovo strumento darà buoni risultati: auspico soprattutto che possa fare prevenzione, regolando la velocità di transito dei tanti mezzi che circolano in città”.

Silvia Bolognini

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