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Auto elettriche: è il click-day per gli incentivi

Auto elettriche: è il click-day per gli incentivi
Auto elettriche ph Joenomias Menno de Jong

Apre alle 12 di mercoledì 22 ottobre lo sportello telematico per la presentazione delle domande. La Commissione Ue punta intanto ad avviare entro fine anno la revisione dello stop ai motori termici

Lo sconto è importante, potendo arrivare fino a 11 mila euro, ma bisogna fare presto.
Per l’assegnazione degli incentivi destinati a privati e microimprese che intendono cambiare la propria auto o furgone, procedendo alla rottamazione e acquistando un nuovo veicolo a motorizzazione elettrica, è stata infatti decisa la formula del “click-day”.
Per ricevere il contributo, cioè, bisogna rientrare tra coloro che risulteranno aver presentato la domanda prima dell’esaurimento del budget a disposizione. E visto che si stima che i 597 milioni complessivi, finanziati con risorse europee del Pnrr, coprano solo parte delle richieste previste, circa 40 mila vetture, chi fosse interessato deve essere pronto a collegarsi all’apposito sportello telematico fin dalle ore 12 di mercoledì 22 ottobre, quando è stato confermato che si aprirà la piattaforma online.

I requisiti per accedere al bonus auto elettriche 2025

I principali destinatari degli incentivi sono i cittadini privati il cui reddito Isee non deve superare i 40 mila euro, anche se una delle novità previste dal decreto per il 2025 è l’apertura di un canale diretto riservato alle sole microimprese sotto i 10 dipendenti, per le quali sono previsti 2 sconti, cumulabili tra loro fino a un massimo di 20 mila euro, per l’acquisto di veicoli aziendali elettrici.

click day
Sia per gli automobilisti che per le aziende è previsto inoltre il rispetto di un ulteriore requisito di natura territoriale.
È richiesta cioè la residenza o la sede in una delle cosiddette “aree urbane funzionali”, ovvero quei territori in cui vivono almeno 50 mila abitanti o che siano caratterizzati da forti flussi di pendolarismo. Complessivamente in queste aree, prossime, a metà novembre, a un allargamento che porterà a comprendere 2.260 comuni rispetto ai 1.892 attuali, vivono circa 33 milioni di persone potenziali beneficiarie del bonus.

La procedura per ottenere il voucher

Per facilitare la presentazione corretta della domanda è prevista la pubblicazione di una serie di video tutorial in cui vengono illustrate in maniera dettagliata tutte le istruzioni in base alla tipologia del beneficiario.
In generale, una volta verificata la sussistenza dei 2 requisiti (territoriale e di reddito o dimensione aziendale), sarà direttamente l’interessato a poter accedere alla piattaforma Sogei, raggiungibile anche dal sito del Ministero dell’Ambiente, utilizzando Spid, Cie o Cns. Va quindi compilata la domanda, inserendo dati personali e fiscali, valore dell’Isee e informazioni sul veicolo da rottamare e su quello che si intende acquistare, attraverso il caricamento dei documenti come carta d’identità, visura camerale per le imprese e libretto del veicolo inquinante. Il sistema verificherà a questo punto la documentazione e potrà generare un voucher digitale nominativo.

L’acquisto della nuova auto elettrica

Lo stato della pratica potrà essere verificato in qualunque momento dall’utente sul portale dedicato, anche se è previsto l’invio di una notifica via e-mail una volta avvenuta la validazione definitiva.
Una volta ottenuto, il voucher potrà essere scaricato o stampato, per presentarlo poi al concessionario che, una volta constatatane la validità, applicherà immediatamente lo sconto sul prezzo d’acquisto.
Va ricordato che l’edizione 2025 del programma è riservata esclusivamente a veicoli 100% elettrici a zero emissioni, con l’esclusione quindi, rispetto alle precedenti versioni, di quelli ibridi.

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Oltre alla necessità di rottamare un veicolo termico fino a Euro 5 intestato al richiedente da almeno 6 mesi, è previsto anche un prezzo massimo del nuovo mezzo, fissato in 42.700 euro Iva inclusa. Gli importi del bonus sono pari a 11 mila euro per le famiglie con Isee fino a 30 mila euro e a 9 mila per la fascia tra 30 mila e 40 mila euro.

Gli obiettivi del decreto e gli sconti delle case automobilistiche

Il decreto mira a raggiungere entro il primo semestre 2026 vendite per almeno 39 mila veicoli a emissioni zero, favorendo in tal modo un’accelerazione della transizione verso l’elettrico, e dunque la mobilità sostenibile, riducendo nel contempo le emissioni in ambito urbano. Nella strategia generale, il bonus è dunque complementare all’investimento per l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica, provando a dare un importante impulso alla diffusione di auto elettriche, la cui quota di mercato rimane appena al 5,6%. Il bonus si unisce anche agli sconti già previsti dalle principali case automobilistiche per sfruttare al massimo l’effetto di rilancio del settore legato agli incentivi statali, con una risposta della clientela che in molti casi si segnala essere già iniziata ad arrivare. In particolare, i produttori hanno puntato a introdurre forti ribassi soprattutto per i modelli con prezzo di listino superiore a 42.700 euro, ovvero quelli esclusi dal bonus.

Lo stop ai motori termici dell’Unione Europea verso la revisione

Riguardo alla transizione dalla tradizionale mobilità termica a quella elettrica, va ricordato che l’Unione Europea ha fissato nel 2035 la data di stop alla vendita di auto motorizzate a benzina o diesel.
La Commissione di Bruxelles, però, ha iniziato a pensare seriamente a una revisione, introducendo maggiore flessibilità, allentando i vincoli per favorire la competitività, ma sempre senza rinunciare agli obiettivi di decarbonizzazione. Dopo settimane di confronto con i Governi dei singoli Stati membri e con i rappresentanti dell’industria automobilistica, l’Ue sembra intenzionata ad avviare il riesame già entro fine 2025, anticipando la data finora prevista per il prossimo anno. E Ursula von der Leyen sembra aver cambiato rotta anche in merito ai biocarburanti, che vedono l’Italia tra i principali sostenitori in contrapposizione al blocco facente capo alla Germania, che punta invece soprattutto sugli e-fuel. Maggior flessibilità che, negli intenti della presidente, potrebbe riguardare anche le norme sulle emissioni di anidride carbonica, per il quale si punta all’abbattimento a zero entro il 2050. In tal senso, è prevista per giovedì una riunione tra capi di Stato e di Governo per la definizione delle nuove linee guida, da tradurre in obiettivi concreti il prossimo 4 novembre da parte dei ministri dell’Ambiente.

Alberto Minazzi

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