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Attenzione al glifosato: il diserbante è cancerogeno

Attenzione al glifosato: il diserbante è cancerogeno

A lanciare l’allarme è uno studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna che ha evidenziato la pericolosità del diserbante anche se utilizzato in dosi considerate attualmente “sicure”

Lo spruzzi sul vialetto di casa, lo trovi nei parchi pubblici, è usato ovunque nei campi agricoli: il glifosato è dappertutto.
È il diserbante più diffuso al mondo, capace di rivoluzionare l’agricoltura industriale per la sua rapidità ed efficacia nell’eliminare le erbacce.
Ma dietro questa apparente efficienza si nasconde un acceso dibattito, che da decenni divide scienza, politica e opinione pubblica: il glifosato è davvero sicuro?
Ora a tagliare la testa al toro arriva lo studio condotto dall’Istituto Ramazzini di Bologna (con partner internazionali da Boston, Londra, Mount Sinai, Monaco, il Centro Nazionale Ricerche, l’Istituto Superiore di Sanità e il Comitato per la Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute), secondo il quale il glisofato è cancerogeno.

glifosato

La più ampia ricerca sul diserbante che potrebbe uccidere

Nello studio a lungo termine, i ricercatori dell’Istituto Ramazzini hanno esaminato gli effetti del glifosato sui topi evidenziando che anche basse dosi dell’erbicida, largamente utilizzato in vari ambiti, hanno causato diversi tipi di tumori. Non solo: sono state somministrate loro tramite l’acqua a partire dalla vita prenatale anche dosi di due formulazioni commerciali a base di questa sostanza Roundup Bioflow utilizzato in Europa e RangerPro negli Usa in dosi considerate sicure dalla normativa europea, vale a dire 0,5, 5 e 50 mg per kg di peso corporeo al giorno, per due anni.

glifosato

In tutti i gruppi di trattamento è stato osservato un aumento di incidenza di tumori benigni e maligni in diverse sedi. Si sono sviluppati nel sistema emolinfopoietico (leucemie), nella cute, nel fegato, nella tiroide, nel sistema nervoso, nelle ovaie, nella ghiandola mammaria, nelle ghiandole surrenali, nei reni, nella vescica, nelle ossa, nel pancreas endocrino, nell’utero e nella milza. L’incidenza risulta aumentata in entrambi i sessi.

Leucemie fatali in età precoce, il pericolo dei formulati a base di glifosato

Come spiega il Dott. Daniele Mandrioli, direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Malloni dell’Istituto Marazzini e Principal Investigator dello studio, è stata osservata un’insorgenza giovanile e una mortalità precoce per diversi tumori maligni rari, tra cui leucemie, tumori del fegato, delle ovaie e del sistema nervoso.
In particolare, circa la metà dei decessi per leucemia osservati nei gruppi trattati con glifosato e i suoi formulati si è verificata a meno di un anno di età, paragonabile ad una età compresa tra 35 – 40 anni negli esseri umani.
Va aggiunto che a ottenere risultati ancor più disarmanti rispetto all’uso del pesticida sono state le miscele a base di glifosato e adiuvanti per aumentare l’assorbimento dalle piante . E sono proprio queste ad essere irrorate quotidianamente nei campi, nei giardini delle scuole e nei parchi pubblici.

Verso studi più approfonditi

Il Global Glyphosate Study GGS è lo studio tossicologico più completo mai condotto prima sul glifosato e sugli erbicidi a base di glifosato con l’obiettivo di fornire dati essenziali a supporto della conclusione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro AIRC del 2025 secondo la quale vi sono prove sufficienti di cancerogenicità del glifosato negli animali da esperimento.
I risultati dello studio inoltre sono coerenti con le evidenze epidemiologiche che riguardano gli erbicidi a base dello stesso. Il prossimo passo sarà di approfondire la parte di analisi che riguarda la neurotossicità, fondamentale per comprendere il ruolo che il glifosato e gli erbicidi a base di glifosato potrebbero svolgere nell’aumento di malattie e disturbi neurologici.

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