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Al via Biennale Danza, con Twyla Tharp e Chunky Move

Al via Biennale Danza, con Twyla Tharp e Chunky Move
GRPhoto CM-UNITED HIRES-29

Il 19° Festival Internazionale si svolgerà a Venezia fino al 2 agosto, tra classici e sperimentazioni. Doppia inaugurazione: al Teatro Malibran e all’Arsenale

“Biennale Danza è una delle gemme più preziose nel panorama culturale internazionale. Venezia torna ad essere crocevia globale della danza contemporanea, grazie a visioni artistiche che attraversano generazioni, continenti e linguaggi del corpo”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha salutato l’apertura del 19° Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, al via oggi, 17 luglio 2025, con una doppia inaugurazione: la danza cross-over di Twyla Tharp al Teatro Malibran e i cyborg-ballerini di Chunky Move in prima europea sul palcoscenico del Teatro alle Tese dell’Arsenale.

Venezia palcoscenico mondiale della coreografia contemporanea

Come sottolinea ancora Zaia, “la Biennale Danza 2025 ci ricorda ancora una volta che il Veneto è terra di cultura viva, capace di dialogare con le avanguardie mondiali e di sostenere produzioni artistiche che parlano al cuore e al futuro dell’umanità”. L’edizione 2025 del Festival è diretta da Wayne McGregor, classe 1970, nato in Gran Bretagna, coreografo e regista le cui opere fanno parte del repertorio di compagnie di danza di tutto il mondo. Il suo è un lavoro che affonda le radici nella danza ma abbraccia molti ambiti: dalla tecnologia, alle arti visive, il cinema e l’opera.

Wayne McGregor

L’edizione di quest’anno di Biennale Danza guarda lontano per immaginare il futuro attraverso la potenza generativa dell’arte. Il tema è “Myth Makers/Creatori di miti”: miti che, secondo McGregor, hanno svolto un ruolo cruciale nel corso della storia e aiutano a esprimere le nostre paure, le nostre aspirazioni e i misteri della vita evolvendosi assieme alle società. “Attraverso la loro inspiegabile ricerca creativa – sostiene McGregor – gli artisti sono sempre stati i creatori di miti del proprio tempo ed è attraverso la loro eredità che ci addentriamo nelle profondità del loro/nostro io interiore, articolando verità universali che risuonano attraverso i tempi e le culture”.

Doppia inaugurazione al Teatro Malibran e all’Arsenale

Il Festival Internazionale di Danza Contemporanea si articola in spettacoli dal vivo, arte, tecnologia, installazioni, Biennale College, workshop e conversazioni. Presenterà tutte novità: 8 prime mondiali, 7 europee e 5 italiane. Ad aprire il calendario di appuntamenti due imperdibili spettacoli. Sul palcoscenico del Teatro Malibran, alle 21 sale infatti la leggendaria coreografa e danzatrice americana Twyla Tharp, Leone d’oro alla carriera del Festival, con l’energia magnetica delle sue coreografie “Slacktide”, novità assoluta, accanto alla celebre coreografia del 1998 “Diabelli”. Un dittico per celebrare i 60 anni di attività con la sua compagnia, insieme alla quale sta facendo una tournée negli Stati Uniti.

Twyla Tharp Dance Diamond Jubilee at Northrop Work: SLACKTIDE Choreographer: Twyla Tharp

Al Teatro alle Tese dell’Arsenale invece alle 18 è di scena Chunky Move e la compagnia che ha fatto conoscere la magia degli algoritmi in un’alchimia tra performance, arte visiva, sound elettronico, installazione e che ora parla di “misticismo delle macchine”, del permanere in un anelito spirituale anche nel mondo tecnologico. Ambientato in un’era digitale post-industriale lo show “U>N>I>T>E>D” trasforma 6 danzatori in cyborg post-umani, armati di esoscheletri robotizzati, una muscolatura artificiale che ne moltiplica forza, agilità e velocità grazie all’animatronica dei Creature Technology Co.

Un ricco calendario di eventi

Il programma del Festival che proseguirà fino al 2 agosto comprende alcuni tra i nomi di punta della coreografia internazionale che a Venezia proporranno nuove creazioni, in commissione e coproduzione con la Biennale e altri importanti enti e festival. Tra questi, per citarne alcuni, Marcos Morau con la prima assoluta “La Mort i la Primavera”, ispirato al mito universale della morte e della rinascita e all’opera postuma di Merce Rodoreda; Tania Carvalho tra le nuove voci della danza portoghese affermate a livello internazionale con l’assolo in prima assoluta “Ventre do Vulcao”, un lavoro che fonde la precisione classica della sua formazione con il movimento espressivo e caotico; i danzatori e coreografi Antonio De Rosa e Mattia Russo, entrambi diplomati al Teatro La Scala di Milano con la prima italiana di “Simulacro”, un’esperienza immersiva e interdisciplinare che amplifica l’interazione tra realtà e virtualità.

Atteso anche il debutto di Carolina Bianchi, leone d’argento del Festival, il 18 luglio al Teatro Piccolo Arsenale  e in replica il 20 luglio alle 17 con il secondo capitolo della trilogia “Cadela Força: The Brotherhood”.  esponente di punta della scena sperimentale sudamericana Carolina Bianchi esplora questa volta lo sguardo maschile , quel patto di fratellanza che unisce gli uomini e si fa sistema, codice, lingua, indagandone  le origini e osservando le dinamiche, l’inscriversi di questo patto nel dominio e nella violenza  che trova espressione e si perpetua attraverso l’abuso sessuale.

Aakash Odedra Company – Ph. Angela Grabowska

Oltre a proposte interculturali con la Akash Odetra Company e il suo “Song of the bulbul” nello stile della danza classica indiana kathak e bharatanatyam e il coreografo Yoann Bourgeois, che ha fatto dell’arte della caduta un elemento coreografico fondendo danza e acrobatica, Biennale Danza 2025 non è solo danza ad alto livello. Nell’installazione immersiva e interattiva “On the Other Earth”, che resterà visibile per tutta la durata del Festival, si fondono danza, coreografia, immagini digitali, rilevamento multimodale, intelligenza artificiale e suono spazializzato. Non mancano in calendario laboratori, incontri e conversazioni con gli artisti. E, infine, una mostra (in Arsenale) e un libro che raccolgono fotografie di Indigo Lewis raccolte in 4 anni di permanenza al Festival.

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