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Al Parlamento Europeo si celebrano paesaggio e agricoltura italiana

Al Parlamento Europeo si celebrano paesaggio e agricoltura italiana
Winewall_ Garofalo

Fino al 21 novembre una mostra mette assieme una selezione di opere provenienti dalle collezioni del Museo Novecento e del Museo de’ Medici di Firenze, documenti storici e le fotografie di Dario Garofalo

Tre grappoli d’uva appesi solo parzialmente illuminati da quello che sembra un tenue raggio di sole filtrato attraverso un’apertura. Un’immagine su tutte, emblematica, scattata dal fotografo Dario Garofalo, che cattura uno degli elementi simbolo dell’agricoltura italiana, l’uva. Proprio all’agricoltura, al paesaggio e al territorio rurale è dedicata la mostra “Landscape, Nature, and Rural Labour” un progetto che, fino al 21 novembre al Parlamento Europeo di Bruxelles, unisce capolavori provenienti dalle collezioni del Museo Novecento e del Museo de’ Medici in dialogo con le immagini del fotografo che ha colto nel tempo le tracce spontanee e poetiche lasciate negli spazi rurali.

Da Firenze a Bruxelles: un dialogo tra arte, paesaggio e lavoro rurale

La mostra “Landscape, nature, and Rural Labour”, curata da Sergio, Risaliti direttore del Museo Novecento di Firenze, offre una riflessione sulla rappresentazione del paesaggio italiano attraverso epoche diverse.
Il percorso espositivo propone così un’indagine sul rapporto persistente e in continua evoluzione tra natura, espressione artistica e vita rurale. In particolare, intrecciando arte e ambiente viene messo in evidenza il ruolo centrale dell’agricoltura come elemento fondante dell’identità culturale e visiva dell’Italia.

paesaggio

Le opere del Museo del Novecento di Firenze e dipinti italiani degli anni Trenta e Quaranta del Novecento restituiscono un’immagine della campagna italiana come luogo di lavoro e di armonia, dove i ritmi dell’agricoltura si fondono con i cicli della natura.
La selezione include i dipintiColli Euganei” (1942) e “Falce sui campi” (1943) di Renato Birolli (Verona 1905 – Milano 1959); “Contadini in strada” (1939 ca.) e “Cestino con fiaschi” (1941-42) di Renato Guttuso (Bagheria 1911 – Roma 1987); “Il gelsomino” (1938) e “case dietro ai campi” (1940) di Ottone Rosai (Firenze 1895 – Ivrea 1957).

Documenti storici e fotografie celebrano viticoltura e agricoltura

La sezione del Museo De’ Medici celebra invece l’editto emanato nel 1716 dal Granduca Cosimo III De’ Medici, considerato la prima regolamentazione vinicola al mondo.  Che definiva in Toscana le aree del Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno di Sopra. Sono esposti anche testi quali “Bacco in Toscana” del 1685 di Francesco Redi e le “Poesie Toscane” di Vincenzo di Filicaia, insieme a editti a stampa dal 1581 al 1716 che regolavano l’agricoltura, commercio e produzione.

E ancora con la serie fotografica “Sign”, Dario Garofalo permette di scoprire come le stratificazioni naturali di lieviti e batteri sulle pareti delle cantine diano vita a composizioni astratte e luminose, dove la luce solare rivela sfumature dorate e ambrate. Scattate in luoghi e tempi diversi, le immagini si fondono in un racconto fatto di osservazione, trasformazione e memoria.

La viticoltura, eccellenza agricola italiana ed europea

Come precisano l’assessore Dario Nardella, ex sindaco del capoluogo toscano e Salvatore De Meo, entrambi membri della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, per la prima volta Firenze porta a Bruxelles un’esposizione che lancia un messaggio chiaro. Unire cultura e tradizioni agroalimentari significa rilanciare in modo moderno una relazione antica tra territorio, storia, identità e tradizione.
“La mostra – sottolinea De Meo – evidenzia come la viticoltura rappresenti un elemento fondativo dell’identità culturale e paesaggistica italiana ed europea, espressione di una profonda relazione tra comunità, territorio e saperi tradizionali. L’azione della Commissione Agricoltura va in direzione della tutela, del sostegno e del rafforzamento del settore vitivinicolo, promuovendo politiche che coniugano competitività, sostenibilità e semplificazione normativa a difesa delle eccellenze agricole e della qualità del Made in Italy”.

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