Mentre i prezzi dell’oro e dei diamanti naturali continuano a salire e le gioiellerie italiane affrontano chiusure record, il vero lusso del Natale 2025 diventano le alternative intelligenti
Mancano due mesi al Natale, ma le vetrine italiane non brillano più come un tempo.
Negli ultimi cinque anni, rivela il rapporto di Confcommercio-Federpreziosi, oltre 400 gioiellerie hanno chiuso, con una media di 17 al mese.
Il Veneto, cuore pulsante della produzione orafa italiana, conta ancora circa 2.500 imprese, ma il saldo tra aperture e chiusure resta negativo: -82 aziende dal 2019, con un tasso negativo di sviluppo del -7%.
Le cause sono molteplici: aumento dei costi delle materie prime (nell’ultimo anno l’oro ha triplicato il suo valore passando da 42 euro al grammo agli attuali 115 euro), volatilità del dollaro, difficoltà del ricambio generazionale e pressione crescente dei canali digitali.
L’e-commerce rappresenta ormai il 28% del fatturato, ma favorisce soprattutto i grandi player e penalizza le microimprese artigiane.
Quando il lusso tradizionale non è più una possibilità
Con l’oro e i diamanti naturali a costi elevatissimi, il lusso tradizionale non è più una possibilità per la maggior parte dei consumatori.
Le gioiellerie che sopravvivono puntano così su materiali innovativi, metalli alternativi come titanio, argento, platino, bronzo e leghe meno preziose, pietre colorate e meno impegnative.
Il gioiello 2025 diventa smart: mantiene stile e valore percepito, ma risponde alle esigenze reali del mercato, senza promettere l’impossibile.
E se il consumatore d’alta fascia ancora mantiene il suo potere d’acquisto, è scomparso completamente il cliente di fascia media: quello che a Natale poteva spendere dai 100 ai 300 euro per un regalo speciale e ora deve guardare ad altro.
Un diamante è per sempre. Sintetico
Anche tra i clienti più garantiti però le cose stanno cambiando.
A testimoniarlo è la storia dei diamanti, sempre più sostituiti da quelli sintetici, che secondo le stime entro il 2030 copriranno il 15-20% del mercato.
Offrono qualità simile ai naturali, ma i costi sono molto più contenuti.
A mostrare invece come il settore stia rispondendo a crisi e cambiamento dei consumatori è il design: sempre più modulabile e minimalista, per gioielli che si adattano a più occasioni, con linee pulite e pensati per essere indossati ogni giorno.
Il Natale, un banco di prova e di resilienza
Il Natale, una volta sinonimo di vetrine brillanti e corse agli acquisti, oggi è un banco di prova.
Chi non si converte a nuove logiche rischia di non farcela.
Il lusso tradizionale non è più alla portata di tanti e in questa lunga fase di cambiamenti, anche l’e-commerce diventa una strategia di sopravvivenza: chi sa usarlo bene può conquistare nuovi mercati, valorizzare il proprio brand e raccontare storie di design, qualità e innovazione, elementi che diventano il vero lusso per chi non può permettersi prezzi astronomici.
Consuelo Terrin