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A Gorizia nasce la Galleria Digitale immersiva più grande d’Europa

A Gorizia nasce la Galleria Digitale immersiva più grande d’Europa

La rinnovata Galleria Bombi sarà inaugurata a metà dicembre con una grande installazione immersiva di Refik Anadol, tra i più influenti artisti al mondo di digital art e dell’estetica dei dati

E’ uno spazio in cui si fondono arte e tecnologia, un ambiente visivo totalmente rivestito da led di ultima generazione per un totale di oltre mille metri quadrati di superficie digitale.
L’opera con la quale sarà inaugurata nel mese di dicembre la rinnovata Galleria Bombi di Gorizia è “Data Tunnel”, del grande artista Refik Anadol, regista e designer tra i principali protagonisti della new media art internazionale.
E’ proprio lui a dare un nuovo volto a un luogo simbolo nel cuore della città. Costruita in epoca asburgica e utilizzata anche come rifugio antiaereo durante la Prima Guerra Mondiale, la Galleria torna così a risplendere in una veste futuristica, grazie al progetto artistico di Anadol, realizzato in collaborazione con il MEET Digital center e la fondatrice Maria Grazia Mattei e la Regione Friuli Venezia Giulia.

Refik Anadol From TED Talk 2023

“Data Tunnel”

Data Tunnel” è un’installazione immersiva site-specific che sfrutta l’intera estensione del nuovo Ledwall di Galleria Bombi. Il cuore tecnologico è il Ledwall immersivo, ovvero una superficie curva, continua e reversibile che riveste pareti e soffitto lungo un tratto di cento metri trasformando lo spazio in un ambiente multisensoriale unico nel panorama europeo.
Una sezione al centro della Galleria accoglie in un ambiente immersivo multimediale: pareti e soffitto sono rivestiti con lamine di alluminio progettate per supportare proiezioni e mapping luminosi. Anche il sistema audio della DAG Digital Art Gallery è stato progettato per offrire un’esperienza suggestiva e di alta qualità perfettamente integrata con l’infrastruttura visiva.

L’intelligenza artificiale al centro dell’opera

Al centro dell’opera di Refik Anadol “Data Tunnel” c’è il Large Nature Model, un modello di AI sviluppato dallo studio dell’artista per esplorare il rapporto tra esseri umani, ambiente e tecnologia. Il modello è addestrato su dataset ambientali pubblici provenienti da istituzioni come la Smithsonian Institution e il Natural History Museum di Londra, che includono immagini, pattern naturali, frammenti di ecosistemi e trasformazioni biologiche. La scelta di usare esclusivamente dati open source riflette l’attenzione di Anadol per l’etica dei dati, la trasparenza e la responsabilità ambientale: nessun dato personale o proprietario è utilizzato nella generazione delle opere. In altre parole vi è un flusso visivo in costante trasformazione creato grazie a modelli di intelligenza artificiale addestrati su milioni di immagini ambientali.

Tra memoria e futuro

“Data Tunnel” non è pensato come un semplice contenuto visivo, ma come un gesto architettonico.
Le forme si adattano allo spazio, alla sua curvatura, alla sua natura di passaggio; il flusso visivo valorizza la struttura storica del tunnel trasformandola in una soglia tra memoria e futuro.
Nel contesto della Galleria Bombi, l’opera di Anadol mette in relazione passato e innovazione, architettura storica e media digitale, movimento delle persone e movimento dei dati.
Il tutto tra texture botaniche, pulsazioni oceaniche e ritmi atmosferici tradotti in un flusso visivo generativo.
I pannelli audiovisivi a tecnologia Led che rivestono la Galleria, la rendono un ambiente dinamico e coinvolgente in cui immagini, suoni e luci dialogano armoniosamente con l’architettura esistente. “Data Tunnel” occuperà gli spazi della DAG Digital Art Gallery per un anno a partire da metà dicembre con ingresso gratuito.

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