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Venezia terza in Italia per raccolta differenziata

Venezia terza in Italia per raccolta differenziata
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Il territorio veneziano si conferma tra i più virtuosi del Paese: con il 73,9% di rifiuti differenziati e il podio già conquistato per la Città Metropolitana e il capoluogo, ha superato gli obiettivi europei per il 2030

Il territorio veneziano è uno tra i più virtuosi in Italia per quanto riguarda il ciclo integrato dei rifiuti.
Ancora una volta infatti Venezia è ai vertici per raccolta differenziata e gestione dei rifiuti. A confermarlo è il Rapporto 2025 dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione ambientale, l’ente che coordina gli Arpa regionali, elaborato su dati del 2024 che la vede nuovamente in terza posizione anche per il 2025.

Venezia riciclona

Il capoluogo lagunare occupa il terzo posto sia per quanto riguarda il territorio della Città Metropolitana che per le città con oltre 200 mila abitanti. Con il 73,9% di differenziata ha raggiunto il podio di bronzo tra le 14 Città Metropolitane – la media è del 60,5% – dietro a Cagliari, che però conta metà degli abitanti della nostra provincia e non ha gli oltre 40 milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro territorio. La top position va a Bologna con il 75,1%.
Al quarto posto c’è  Firenze con 70,4%, seguita da Milano (69%), Messina (65,6%) e Bari (65,5%).
Tra le città con oltre 200 mila residenti, Venezia si colloca dopo Bologna e Padova.
Nel 2024 il solo territorio comunale è arrivato al 63,7% di differenziata con una produzione pro capite di 695 kg di rifiuti/anno, ovvero la più elevata d’Italia.

Obiettivi dell’Unione Europea già raggiunti

I risultati ottenuti portano Venezia ad aver già raggiunto gli obiettivi di differenziata fissati dall’Unione Europea entro il 2030.
Tutto ciò che attualmente non è riciclabile viene inoltre trasformato nell’impianto di Fusina prima in combustibile solido secondario Css, poi in energia elettrica utilizzata per l’autofunzionamento degli stessi impianti. In questo modo, associando alte percentuali di raccolta differenziata e trasformazione di ciò che non è riciclabile, l’utilizzo della discarica è estremamente limitato, comunque non superiore al 5% del totale dei rifiuti raccolti.

Silvia Bolognini

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