Tra regali, addobbi, pranzi e cene e una sciata, conti salati alla fine delle feste. Budget di spesa in calo: 8,7 miliardi per i regali, 5 per le vacanze
Alle tradizioni nessuno rinuncia. Così, a una ventina di giorni dalla vigilia di Natale, le famiglie stanno già facendo i conti: quanto costeranno le festività 2025? Ci sono pranzi e cene, regali e addobbi, bollette. E poi hotel, treno, aerei, vacanze sulla neve. Tutti elementi che concorrono a pesare sulle tasche degli italiani, con i prezzi che aumentano. Lo fanno soprattutto nei settori alimentare (+25%) e vacanze. E, in questo secondo ambito, i rincari riguardano in particolare i trasporti: ben il +300% di rincaro per i treni, mentre gli aerei fanno segnare nel periodo rialzi tra il +8% e il +14%, senza dimenticare i traghetti, con un +10%/+20% rispetto all’anno precedente.
Anche sciare costa sempre di più. Secondo l’indagine di Altroconsumo, le piste più rincarate sono quelle di Alagna Valsesia e Livigno, rispettivamente con +13,1% e +10,1%. Tuttavia se, come rivela il rapporto congiunto Facile.it – Consumerismo No Profit, per regali e mangiare il budget complessivo cala, attestando la spesa media pro capite per il pranzo o cena di Natale sui 64 euro, l’unica voce di spesa destinata a salire è proprio quella dei viaggi.

Spesa minore per regali e pranzi, alla vacanza non si rinuncia
Secondo i dati del rapporto Facile.it e Consumerismo No Profit, quest’anno gli italiani spenderanno 8,7 miliardi di euro per i regali, con una media di 204 euro a persona, ma con il budget in calo di quasi il -20%. Tre milioni di italiani dichiarano di spendere meno per l’aumento di altre spese familiari. E, per far fronte ai costi, molti regali saranno pagati a rate. Anche la tavola delle feste sarà più austera. La spesa per il pranzo o la cena di Natale passa dai 3,5 del 2024 a 2,7 miliardi, ben 800 milioni in meno. Nel conto ci sono poi decorazioni e addobbi per i quali l’investimento è significativo. Nel 2024 era stata stimata una spesa media di 270 euro per un albero tradizionale, in aumento di circa il +16% rispetto all’anno precedente. Per il 2025 i dati ancora non sono definitivi ma non fanno pensare a un miglioramento.

L’unico settore in crescita è quello dei viaggi. Secondo il rapporto, infatti, a partire per le festività natalizie o per Capodanno, trascorrendo almeno una notte fuori casa, saranno 10 milioni di italiani, con un budget medio di 440 euro, il 31% in più rispetto allo scorso anno. La spesa complessiva dovrebbe dunque superare i 5 miliardi di euro, a fronte dei 3,9 del 2024.
Sciare è sempre più caro
Per chi ama lo sci, le vacanze sulla neve 2025 saranno più care che mai. Secondo Altroconsumo, su 44 località sciistiche dell’arco alpino il biglietto giornaliero degli skipass registra un incremento medio del +4%, mentre l’abbonamento di 5 giorni cresce del +4,4% e le lezioni di sci rincarano del +4,9%. Per una famiglia di 3 adulti, la spesa quotidiana media può arrivare fino a 260 euro in Italia e 370 euro in località estere come Zermatt, in Svizzera.
Tra le zone più costose anche quest’anno si conferma il Trentino Alto Adige con la maggior parte dei comprensori tra cui la Val Gardena, Plan de Corones, Alta Badia e Tre Cime che vede aumenti da 77 a 80 euro. Madonna di Campiglio sale da 79 a 85 euro restando tra le più costose d’Italia. In Veneto, a Cortina d’Ampezzo, lo skipass rincara del +3,9%. Al contrario Champorcher, in Valle d’Aosta mantiene lo skipass più economico e il Friuli Venezia Giulia è l’unica regione a non modificare i listini.

Per chi può permettersi di fare la settimana bianca, l’abbonamento di 5 giorni alle piste di risalita fa risparmiare in media solo il 12%. I comprensori più cari si trovano soprattutto nelle Alpi con Madonna di Campiglio in testa e in Svizzera con Saint Moritz.
Riscaldamento meno caro ma carburante in salita
In un quadro piuttosto pesante per le famiglie, una buona notizia arriva dalle tariffe del gas, che risultano in calo. A parità di consumi la spesa sarà dunque del 15% inferiore rispetto a 12 mesi, fa, quando la bolletta media era arrivata a 1.190 euro. Per contro per chi si metterà in viaggio in auto, nel mese di novembre i prezzi medi alla pompa sono tornati a crescere, con un incremento mensile del +3% per la benzina e del +6% per il diesel. Considerando una percorrenza media di 646 km per le vacanze natalizie, la spesa sarà di 74 euro per la benzina e 60 per il diesel.
Per quanto riguarda i treni, le prime simulazioni mostrano una tendenza analoga a quella dello scorso anno con aumenti che hanno raggiunto, nelle settimane tra il 20 dicembre e il 6 gennaio, addirittura il 300% in più rispetto ai prezzi medi annuali, in particolare nelle tratte Nord-Sud dell’Italia e quelle servite in modo limitato nelle fasce orarie di punta.
Silvia Bolognini



