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“Farmacie dei servizi”: in Veneto quasi 45 mila prestazioni nei primi dieci mesi del 2025

“Farmacie dei servizi”: in Veneto quasi 45 mila prestazioni nei primi dieci mesi del 2025

Sono sempre di più le persone che richiedono i servizi offerti con la possibilità di effettuare screening gratuiti

Le farmacie non sono più quelle di una volta quando ci si andava principalmente per ritirare medicinali prescritti dal medico.
Oggi per i cittadini stanno diventando sempre più un punto di riferimento per screening e prevenzione.
Non a caso sono diventate “farmacie dei servizi”, ovvero presidi sanitari che offrono molto più della semplice dispensazione dei farmaci. Si possono fare analisi del sangue capillari con test diagnostici per glicemia, colesterolo, trigliceridi, emoglobina glicata e altri parametri, analisi delle urine, test allergenici e controllare la pressione arteriosa; mettono anche a disposizioni servizi di telemedicina come ECG elettrocardiogramma successivamente inviato a un cardiologo per la refertazione e Holter pressorio/cardiaco per il monitoraggio continuo di pressione e attività cardiaca.

Il personale effettua vaccinazioni antinfluenzali e anti Covid oltre a dare supporto amministrativo per prenotazioni CUP, pagamento ticket, assistenza domiciliare per l’aderenza terapeutica e consegnare a domicilio farmaci. Un insieme di servizi che vanno incontro alle necessità di aiuto di buona parte della popolazione che ha difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria di base.

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Crescono i servizi erogati in Veneto, fondamentali per la prevenzione

Il bilancio relativo ai primi dieci mesi di attività delle “farmacie dei servizi” venete evidenzia che, da da gennaio a ottobre 2025 sono stati esattamente 44.990 le prestazioni erogate.
Nello specifico, 12.431 prestazioni di screening del diabete non noto, 9.295 holter cardiaci, 7.939 elettrocardiogrammi, 5.506 holter pressori, 4.824 screening per l’ipertensione non nota, 4.599 screening per la prevenzione del colesterolo, 333 prestazioni per l’aderenza terapeutica al diabete e 34 per quella al BPCO ovvero broncopneumopatia cronica ostruttiva.
A livello territoriale, il maggior numero di prestazioni è stato erogato dalle farmacie dell’Ulss 9 Scaligera che ne conta 21.027; seguono l’Ulss 3 Serenissima con 5.451, l’Ulss Berica con 4.873, l’Ulss 6 Euganea con 4.548, l’Ulss 5 Polesana con 3.458, l’Ulss 4 Veneto Orientale con 2.112, l’Ulss 7 Pedemontana con 1.958, l’Ulss 2 Marca Trevigiana con 1.130 e l’Ulss 1 Dolomiti con 433.

Le “farmacie dei servizi”, il presidio sanitario più vicino a chi ne ha bisogno

Premesso che per riuscire a curare efficacemente le malattie è fondamentale individuarle e intervenire il prima possibile, le “farmacie dei servizi” diventano un prezioso punto di riferimento per avvicinare il più possibile le prestazioni sanitarie a chi ne ha bisogno. Nel sito di Federfarma è possibile vedere i servizi erogati da ciascuna farmacia, semplicemente inserendo il CAP o il nome della località dove si vive e quindi individuare dove sottoporsi al controllo che interessa. E va ricordato che molti screening sono gratuiti.

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Andrea Bellon, presidente Federfarma Veneto

“I dati del consueto report trimestrale sono molto positivi – sottolinea il presidente di Federfarma Andrea Bellon -. Basti pensare che da luglio a ottobre i servizi erogati dalle farmacie del Veneto sono in costante ascesa, con un picco nell’ultimo mese preso in esame, spinto dalla telecardiologia. I motivi di questo trend si devono a molteplici fattori, in primis alla sempre più concreta percezione che oggi hanno i cittadini, vale a dire i primi presidi sanitari sul territorio nei quali possono trovare servizi professionali e professionisti della salute. Va poi data merito ai farmacisti per il lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione per far sì che l’informazione raggiunga più persone possibili”. “Spesso infatti – ricorda Andrea Bellon – i cittadini non sono a conoscenza dell’opportunità di potersi sottoporre agli screening gratuitamente, incluse le prestazioni di telecardiologia, su presentazione di ricetta bianca del medico curante”.

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