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Il Veneto rivive leggende e misteri della tradizione popolare

Il Veneto rivive leggende e misteri della tradizione popolare

Dal 25 ottobre al 30 novembre torna, in tutte le province, la 17^ edizione del festival “Veneto Spettacoli di Mistero”

Fin dai primi appuntamenti del 2025, in calendario sabato 25 ottobre a Tambre e Belluno, nella provincia più settentrionale della regione, “Veneto Spettacoli di Mistero” entra nel vivo, tra alchimia e leggende celtiche. Ma ci saranno tante altre suggestioni in ognuno dei tanti appuntamenti che verranno proposti, in tutte le province, fino al 30 novembre, per la 17^ edizione del festival dedicato alle leggende, ai miti e alle storie più affascinanti della tradizione popolare veneta.

Leggende e misteri della mia terra

Il titolo scelto quest’anno da Alberto Toso Fei, direttore artistico della manifestazione promossa dalla Regione Veneto e realizzata dal Comitato regionale Unipli Veneto, è “Leggende e misteri della mia terra”.
“Vivi con noi il brivido che si prova oltrepassando la soglia dell’ignoto… del mistero mai svelato” è il suggestivo claim che accoglie i visitatori nella home page del sito internet dedicato al festival, che trasformerà ancora una volta il territorio veneto in una sorta di grande palcoscenico del mistero.
Borghi, ville, castelli, boschi e montagne offriranno le location di un’esperienza in cui si intrecciano teatro, musica, narrazione e scoperta, fatta di spettacoli, visite guidate, performance e rievocazioni che offriranno l’occasione di vivere la regione da una prospettiva diversa, in cui si mescolano storia, immaginazione e un pizzico di magia.

leggende e misteri

I primi appuntamenti dell’edizione 2025, provincia per provincia

Dopo l’esordio bellunese, domenica 26 “Veneto Spettacoli di Mistero” si allargherà anche al Vicentino, con l’evento intitolato “Il mistero del lago” a Brendola, con “L’isola felice di Antonio Pedrocchi” nello storico caffè nel cuore del capoluogo a Padova, con gli appuntamenti “Misteri dell’archeologia” a Revine Lago e “Celesti presenze” a Tovena, nel Trevigiano e con  “La Madonnina dell’albero” a Villa Bartolomea, nel veronese.
Il 31 ottobre si aggiungeranno anche la provincia di Rovigo, esattamente Ficarolo con “La leggenda delle Lumazze”, e quella di Venezia, dove si terrà l’evento “Chioggia e le streghe” nella città della Laguna meridionale. Nella stessa giornata, sono previsti altri 2 appuntamenti vicentini: “La notte degli spiriti” a Marostica e “Le ombre di Villa Caldogno”, nell’omonima località.

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Veneto Spettacoli di Mistero a novembre

I diversi eventi sono pensati per coinvolgere adulti e bambini, appassionati di storia e curiosi del mistero.
Ecco dunque, il 7 novembre, “Palladio, tra misteri e realtà” a Romano d’Ezzelino (VI) e il “Concerto spettrale al buio” di Chioggia. E poi, il 9, “Giroingiro – Dalle Dolomiti alla Laguna”, teatro-concerto a Selvazzano Dentro (PD), la “Storia dei laghetti di Sant’Eustachio” a Soranzen (BL), “Il canto delle pietre” a Sandrigo (VI).
La settimana successiva, il 15 novembre sarà la volta de “L’incendio della chiesa di Ogliano” a Conegliano (TV) e delle “Ciacole da vardare” a Fara Vicentino; il 16, a Mestre, di “Forte Gazzera: quando la storia incontra il mistero” e a Montorso Vicentino de “Il capitello dei Tovi”. Di nuovo Chioggia protagonista il 22 novembre con “La valle dei 7 morti” e, nella stessa data, a Pieve di Cadore (BL), in scena lo spettacolo “Giacomo Segato – Anatomie di un viaggiatore”. A chiudere il calendario, infine, due appuntamenti vicentini: “Ombre e memorie in Villa da Porto” a Montorso Vicentino il 23 e “Il mistero dei boschi antichi” a Lugo di Vicenza.

Il senso del festival

“Veneto Spettacoli di Mistero – sottolinea il direttore Toso Fei –  esplora quest’anno il Cielo e la Terra, in una continuità con le due ultime edizioni e con una idea di scoperta del territorio che, come sempre, parte dalle sue leggende più belle. Conoscere la storia dei luoghi attraverso l’incredibile eredità immateriale della tradizione veneta, delle sue credenze, delle sue figure fantastiche e della sua essenza più profonda è un privilegio che da diversi anni è diventato un appuntamento consolidato. Trasformare questa conoscenza in una festa collettiva è un grande regalo, e un’esperienza da sperimentare, più e più volte nella vita”. Il calendario di eventi, sottolinea il presidente Unipli Veneto, Rino Furlan, registra ogni anno il tutto esaurito “e avvicina i turisti, ma anche i residenti, alla nostra storia e alle nostre origini”. Un obiettivo che, quest’anno, sarà perseguito anche attraverso il coinvolgimento di due creators digitali: Tommaso Fabris ed Elisa Masotti.

Il saluto delle istituzioni

“Tramandate di generazione in generazione – sottolinea il presidente del Veneto, Luca Zaia – le leggende sono state un modo per dare un senso al mondo, per spiegare fenomeni naturali e per trasferire valori e insegnamenti. Le storie che animano questo Festival sono una componente importante del nostro patrimonio culturale, radicata nelle tradizioni popolari e nei luoghi che ci circondano. Esplorare questi miti significa immergerci nelle radici della nostra identità, riscoprendo un passato affascinante e ricco di suggestioni”. “Il festival – aggiunge Cristiano Corazzari, assessore alla Cultura del Veneto – consolida il suo fine culturale, senza tralasciare il fatto che rappresenta un’ulteriore occasione di ospitalità e di turismo crescente nella nostra regione, presentando anche il pregio di contribuire a far conoscere luoghi e percorsi a volte sconosciuti ma pur sempre bellissimi”.

Alberto Minazzi

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