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Dispersione scolastica in aumento a Venezia: allarme per oltre 200 studenti

Dispersione scolastica in aumento a Venezia: allarme per oltre 200 studenti

Nel 2023/24 segnalati 238 casi tra i 6 e i 16 anni. Comune e scuole rafforzano controlli e sostegno alle famiglie per prevenire l’abbandono

Frequenze irregolari, assenze prolungate, ritardi e frequenza scolastica passiva.
Sono le premesse che portano alla dispersione scolastica. E i numeri del Comune di Venezia rivelano che sono in crescita tra i minori nella fascia 6-16 anni.
Come rileva il Servizio progettazione educativa, nell’ultimo anno scolastico le segnalazioni sono state 238.
Di queste 141 per assenza – si intende almeno di 15 giorni, senza giustificati motivi, anche non continuativa nell’arco di tre mesi – e 97 per elusione scolastica ovvero mancata frequenza, anche in questo caso senza giustificati motivi, per almeno un quarto del monte ore annuale.

I numeri del servizio di segnalazione

Sono più i maschi sul totale delle segnalazioni a cedere il passo: 136 contro 102 delle ragazze, mentre per quanto riguarda la provenienza prevale l’origine migratoria con 126 rispetto ai 112 italiani.
In vetta alla dispersione c’è la scuola secondaria di II grado con 96 casi, seguono quella di I grado con 80 e la primaria con 62.

 

Quando la scuola rileva un caso viene segnalato all’Ufficio inadempienza scolastica, l’organo comunale che ha il compito di vigilare sull’assolvimento dell’obbligo di istruzione dei minori. Questo invia un ammonimento ai genitori e nel caso in cui il figlio non ritornasse alla regolare frequentazione né venissero giustificate le assenze con idonea documentazione, il Sindaco ha il compito di segnalare il caso agli organi giudiziari, come previsto dal recente decreto Caivano per il contrasto all’abbandono scolastico. In caso di inosservanza dell’obbligo scolastico questa è trasformata da contravvenzione in delitto, con reclusione fino a due anni per chi non iscrive il minore o lo ritira senza giustificazione.

Molti casi si risolvono dialogando con le famiglie

Nella maggior parte dei casi, 98 attraverso il dialogo con le famiglie, i responsabili dell’Ufficio sono riusciti a far rientrare i ragazzi a scuola in modo regolare; 43 risultano non residenti; 37 sono stati inoltrati o in fase di inoltro alla Polizia giudiziaria; 7 studenti non sono tornati sui banchi per gravi e documentati motivi.

Parallelamente al lavoro di controllo, vengono portate avanti varie attività di supporto che vanno dai colloqui con genitori e studenti all’orientamento ai servizi sociali e ai laboratori di motivazione. Nel 2024/25 sono stai svolti 150 colloqui in presenza con famiglie e minori; 172 contatti a distanza tramite telefonate e/o e-mail e 82 laboratori di motivazione allo studio.

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