Dal 2026, i vecchi dispositivi e i tutor inizieranno a essere sostituiti in autostrada e nelle città con le nuove postazioni tecnologicamente avanzate
Algoritmi predittivi, telecamere intelligenti, radar, sensori integrati nell’asfalto.
Più led a infrarossi, sistemi di riconoscimento ottico Ocr, control room e intelligenza artificiale.
Il tutto al servizio di un unico obiettivo: garantire il massimo controllo delle autostrade e delle strade cittadine, per garantire la massima sicurezza degli automobilisti prima ancora che per punire i trasgressori.
I progressi della tecnologia renderanno infatti possibile ben presto, già a partire dal 2026, una vera e propria rivoluzione anche nel campo degli autovelox, mandando in pensione i vecchi dispositivi fissi, ma anche i più moderni tutor.
Navigard in autostrada: un occhio elettronico a cui non sfugge nulla
La prima novità, che verrà utilizzata in aggiunta al controllo umano per monitorare le autostrade, si chiama Navigard e il cronoprogramma prevede la sua entrata in servizio sulle prime tratte già dal 2026, con la copertura dell’intera rete gestita da Autostrade per l’Italia che dovrebbe essere completata entro il 2027. Sviluppato in collaborazione con la Polizia di Stato, il nuovo dispositivo metterà insieme le funzioni dell’autovelox tradizionale e del tutor. Il sistema informatizzato, basato sulla sinergia tra telecamere di sorveglianza, varchi elettronici e centrali operative, raccoglierà in tempo reale, senza interruzioni, un’enorme quantità di dati, inviandoli a una control room centralizzata per l’elaborazione digitale al fine di ottenere una serie di risultati. Sul fronte della velocità, per esempio, potrà essere misurata non solo la velocità istantanea, ma anche quella media dei veicoli.

Ma anche le infrazioni, le emergenze, i comportamenti e le situazioni anomale, tra cui sorpassi azzardati, veicoli contromano e ostacoli sulla carreggiata, verranno rilevati in tempo reale, consentendo di lanciare eventuali allarmi e allertare le forze dell’ordine in tempi brevissimi.
Inoltre, Navigard renderà possibile pesare camion e tir per verificare se superano il peso consentito.
SafeDrive: l’autovelox intelligente che vigilerà sulla circolazione cittadina
L’altro dispositivo che dovrebbe iniziare a essere utilizzato già dal prossimo anno, in questo caso sulle strade delle aree urbane, è il SafeDrive, evoluzione “intelligente” degli autovelox tradizionali.
Rispetto a questi ultimi, pur avendo un prezzo medio attorno ai 20 mila euro, risulta anche più economico e questo potrebbe favorirne l’acquisto e la diffusione rapida in molti Comuni. Il sistema consente anche una più semplice installazione dei dispositivi, che possono essere montati facilmente su diverse strutture, dai pali ai ponti. Si basa su telecamere ad alta definizione e led a infrarossi, che consentono a SafeDrive di operare in ogni condizione di luce e meteorologica.
Le analisi raccolte vengono analizzate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, permettendo di rilevare tanto la violazione dei limiti di velocità, quanto altre condotte sanzionabili a norma del codice della strada, tra cui uso del cellulare e mancato allaccio della cintura di sicurezza. Quando si verificano situazioni passibili di contravvenzione, poi, viene utilizzato un sistema Ocr per rilevare la targa ed elaborare così un verbale pronto per la notifica. Il tutto nel massimo rispetto della privacy, visto che i volti di chi si trova a bordo del veicolo vengono automaticamente offuscati, con la possibilità di accedere alle immagini complete consentita solo alle forze dell’ordine nel caso di eventuali contestazioni.
Alberto Minazzi