Società +

Profumi ai feromoni, la promessa invisibile che fa tendenza

Profumi ai feromoni, la promessa invisibile che fa tendenza

Le nuove fragranze seducono adolescenti e adulti con l’idea di un’attrazione chimica istantanea. Ma tra marketing e suggestione, la scienza avverte: nessuna prova che funzioni davvero. Il monito di Altroconsumo

Hanno nomi accattivanti, che richiamano alla sensualità, all’attrazione e alla conquista.
Impazzano nei feed di TikTok e Instagram, catturano in Facebook e si impongono come nuovi oggetti del desiderio.
Qualcuno li acquista catturato dalle promesse, qualcun altro dalla curiosità di sperimentarli.
Riguardo i profumi ai feromoni, d’altra parte, video e reel garantiscono seduzione istantanea, sguardi magnetici, un alone di mistero capace di trasformare chi li indossa in calamita di attenzioni.
Un fenomeno che sembra nuovo, ma che in realtà nasce da un vecchio mito ripescato e amplificato dai social.
Le fragranze “feromoniche” esistono da anni, ma il marketing digitale, negli ultimi due soprattutto, le ha trasformate in un accessorio di lifestyle, puntando su fascino e unicità più che su basi scientifiche.
L’odore, d’altronde, da sempre gioca un ruolo nell’attrazione: basti pensare al mito di Marilyn Monroe che dormiva con due gocce di Chanel n.5 o alla sensazione diffusa che un buon profumo renda immediatamente più interessanti.

feromoni

Che cosa sono i feromoni

Il termine “feromone” è stato coniato nel 1959 per indicare sostanze chimiche secrete all’esterno del corpo, capaci di influenzare il comportamento di altri membri della stessa specie.
Nel regno animale il meccanismo è chiaro: i gatti marcano il territorio strofinandosi su oggetti o persone, le formiche seguono tracce invisibili che segnalano la via verso il cibo.
Per gli esseri umani il discorso è più incerto.
Alcune molecole, come androstadienone ed estratetraenolo, sono state studiate come potenziali feromoni sessuali, ma non esiste ancora un elenco ufficiale o una prova definitiva che identifichi composti capaci di scatenare attrazione in modo automatico.
Nonostante la pubblicità le presenti come fragranze che lavorano” su dei particolari ricettori che albergano nel nostro naso e che stimolano nostri istinti più primordiali, in modo da innescare i meccanismi dell’attrazione sessuale”, i profumi che contengono feromoni si muovono in realtà in una zona grigia tra suggestione, marketing e ricerca scientifica.

Un fenomeno sociale che dilaga

L’idea di una seduzione “chimica” sta contagiando però fasce sempre più ampie di pubblico.
Ragazzine e ragazzini rincorrono su TikTok la promessa di un’aura irresistibile, collezionando flaconcini come fossero filtri magici. Donne e uomini cercano nella boccetta un alleato per sentirsi più sicuri in un appuntamento, nelle serate con gli amici o anche in ufficio.
L’onda è così estesa da aver spinto perfino Altroconsumo, associazione storica di tutela dei consumatori, a occuparsi del caso, analizzando formule, messaggi pubblicitari e basi scientifiche di questo nuovo culto profumato.

feromoni
Charming girl testing fragrances in a perfume shop.

Cosa dice la ricerca

L’associazione, dopo aver analizzato alcuni prodotti sul mercato, ha concluso però che non ci sono prove scientifiche solide a sostegno delle promesse di seduzione legate ai feromoni sintetici.
Gli studi più citati sui composti androstadienone ed estratetraenolo mostrano effetti sul cervello o sull’umore, ma non dimostrano un impatto chiaro e ripetibile sull’attrazione sessuale.
“Attenzione a non cader vittime di queste promesse irrealizzabili – mette così in guardia Altroconsumo -. I profumi possono essere seducenti e farci sentire meglio, ma non per la presenza di presunti feromoni che, per l’ essere umano, non sono  nemmeno stati confermati e identificati dalla ricerca scientifica”.

Articoli pubblicati su riviste come Proceedings of the Royal Society B sottolineano inoltre che molti esperimenti utilizzano concentrazioni di sostanze molto superiori a quelle naturalmente prodotte dal corpo umano, rendendo difficile collegare i risultati alla vita reale.
Gli esperti concordano: il profumo può aiutare a sentirsi più sicuri e a creare un ricordo olfattivo, ma l’esistenza di veri “feromoni umani” sfruttabili in cosmetica resta tutta da dimostrare.

Perché funziona comunque

Il successo commerciale di queste fragranze si spiega per gli esperti con un mix di fattori culturali e psicologici.
Il marketing vende non solo un prodotto, ma la promessa di magnetismo e sicurezza personale.
L’effetto placebo contribuisce: credere di essere più affascinanti porta spesso a comportamenti più aperti e sicuri, che a loro volta possono rendere più attraenti.
La tendenza intercetta anche il desiderio, sempre presente, di codificare l’attrazione in formule semplici: un flacone, qualche goccia, un risultato immediato.
La scienza, al momento, resta fredda. Ma il fascino di una promessa invisibile continua a diffondersi, complice un like, uno swipe e l’eterna speranza di una conquista a portata di spruzzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.