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Autostrade: dal 2026, pedaggi più bassi?

Autostrade: dal 2026, pedaggi più bassi?

La relazione dell’Art: nel nuovo sistema tariffario, di prossima approvazione, si guarderà agli investimenti effettivamente effettuati dai concessionari

L’inizio di un nuovo anno, solitamente, coincide con lo scatto di una serie di aumenti, tra cui quelli legati ai costi che deve sostenere chi si sposta in treno o in auto sulle arterie veloci a lunga percorrenza che attraversano l’Italia.
Che, insieme alla Francia, è, secondo uno studio della società olandese Tollwayr, uno dei Paesi europei in cui si pagano i pedaggi autostradali più elevati.
Il 2026, però, potrebbe portare novità in senso opposto, con una riduzione dei prezzi legata al collegamento delle tariffe con gli effettivi investimenti realizzati dalle società concessionarie.
È quanto ha lasciato intendere il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), Nicola Zaccheo, nella relazione annuale presentata alla Camera dei deputati.

Verso un nuovo sistema tariffario in autostrada

Il nuovo sistema da applicare, sia alle concessioni vigenti che a quelle di nuova sosttoscrizione, per la determinazione dei pedaggi autostradali, che, insieme al collegamento delle tariffe con i risultati, mira alla massima equità, efficienza, responsabilità e trasparenza, dovrebbe essere approvato nelle prossime settimane, anche se entrerà in vigore solo dal prossimo anno.

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Inoltre, ha sottolineato Zaccheo, i veri effetti nel senso di un beneficio per l’utenza si inizieranno a vedere non prima del 2027 o 2028, quando verranno rinnovati i piani finanziari dei concessionari.
L’idea di fondo, suggerita dall’Art in forza delle sue competenze, che sono state rafforzate nell’ambito della riforma delle concessioni autostradali collegata al Pnrr e avviata con la legge annuale per il mercato e la concorrenza e il decreto Infrastrutture, con cui si punta a superare il modello delle concessioni a tempo indeterminato, è quella di bilanciare la conservazione dell’equilibrio economico e finanziario della concessione con la sostenibilità degli investimenti e la necessità di contenere i costi per l’utenza.

Il calcolo del costo del pedaggio oggi

L’Autorità stabilisce il costo del pedaggio autostradale sulla base delle delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Ecomomica (Cipe) e alle normative statali.
Attualmente, il sistema prevede l’applicazione “a tavolino” di una tariffa unitaria che varia dai 7 ai 18 centesimi di euro a km in pianura e tra gli 8 ai 21 centesimi in montagna.
Le caratteristiche dei percorsi, che riflettono i costi di costruzione, gestione e manutenzione, sono uno dei fattori che incidono nella determinazione in concreto, insieme alla classe del veicolo.
A questa somma si applicano quindi l’Iva al 22%, un arrotondamento ai 10 centesimi di euro per eccesso e per difetto e un importo aggiuntivo destinato all’Anas. Va inoltre ricordato che in caso di percorsi comprendenti tratte gestite da società diverse, il calcolo avviene separatamente per ciascuna di esse. E che, nel conteggio finale, devono essere presi in considerazione anche svincoli, bretelle di adduzione e tratti autostradali a percorrenza libera.

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Cantieri? Scatta il rimborso

Il ricalcolo del pedaggio, i cui proventi servono a coprire il recupero degli investimenti e le spese di ammodernamento, manutenzione e gestione della rete autostradale, non è comunque l’unica novità preannunciata dal presidente Zaccheo. È per esempio allo studio un nuovo schema che introduce il diritto al rimborso spettante agli automobilisti che restino bloccati o non possano utilizzare parte della tratta di percorrenza a causa della presenza di cantieri. In questo caso, l’idea su cui si sta lavorando è quella di una riduzione proporzionale del pedaggio. Un’anticipazione accolta con entusiasmo dall’Unione Nazionale Consumatori, mentre il Codacons preferirebbe indennizzi automatici, oltre a un legame delle tariffe non solo con gli investimenti, ma anche con la qualità dei servizi. Infine, sempre all’insegna della trasparenza, l’Art intende estendere i diritti dell’utenza anche sul piano informativo, facilitando l’accesso alle informazioni legate alla programmazione del viaggio, ma anche a modalità di calcolo del pedaggio, criteri tariffari e metodi di pagamento.

Alberto Minazzi

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