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Scioperi settembre: 66 stop, treni fermi il 4 e 5

Scioperi settembre: 66 stop, treni fermi il 4 e 5

Nel mese previsti 66 scioperi, 14 nazionali. Oltre 20 nel settore trasporti: dopo i treni, tocca ad aerei e bus

Settembre parte col botto: tra rientri dalle vacanze, traffico in aumento e code in città, il mondo del lavoro si prepara a un mese davvero rovente.
Tra scioperi annunciati e agitazioni in diversi settori, chi si muove su treni, aerei e bus dovrà fare i conti con possibili disagi. Sono 66 le astensioni già programmate, 14 a livello nazionale, e più di 20 interesseranno proprio il settore dei trasporti, promettendo giornate complicate per pendolari e viaggiatori.

Treni: attesi forti disagi per chi si sposta il 4 e il 5

Il mese nero per chi utilizza i mezzi pubblici si aprirà alle ore 21 di giovedì 4 settembre, quando prenderà il via la protesta nazionale che interesserà il comparto dei treni. Lo sciopero proseguirà fino alle 18 di venerdì 5 e interesserà i lavoratori delle aziende che utilizzano il materiale rotabile per lo svolgimento di tutti i diversi tipi di attività ferroviaria, dal trasporto delle persone, anche a livello locale, a quello delle merci. I principali gestori, Fs e Italo, hanno già annunciato che sarà garantito il funzionamento di convogli a media e lunga percorrenza. Pur non potendo escludere cancellazioni anche di collegamenti ad alta velocità, l’astensione del personale di bordo e di macchina del Gruppo Ferrovie dello Stato rischia dunque di penalizzare soprattutto i servizi regionali. Sempre per quanto riguarda i treni, a settembre è previsto anche uno sciopero nazionale di 24 ore, dalle 16 del giorno 16 alla stessa ora del 17, che riguarderà però solo il trasporto merci e, nello specifico, i lavoratori di Captrain Italia e Gts Rail.

Aerei: 6 e 26 settembre le date “nere”

Appena chiuderà lo sciopero dei treni di inizio mese, partirà quindi, il 6 settembre, un altro sciopero nazionale, in questo caso nel settore aeroportuale, che coinvolgerà dalle 12 alle 16 (a Milano Linate, stop di 24 ore) sia il personale di terra che svolge servizi come l’assistenza passeggeri, il check-in, la gestione dei bagagli e i servizi di rampa, che quello navigante. Tra i lavoratori coinvolti, quelli di Easyjet, fermi per tutte le 24 ore (come quelli di Volotea), tranne che a Catania, dove l’astensione è prevista dalle 12 alle 16. La stessa fascia oraria di 4 ore interesserà anche i dipendenti di WizzAir. Ulteriori disagi potranno essere provocati, in molti scali nazionali, per la protesta di handler e operatori di vigilanza e servizi a terra. Lo stop degli aerei dalle ore 0.00 alle 23.59, con possibili ritardi, cancellazioni e disservizi, sarà replicato il 26 settembre per l’astensione nazionale nel comparto aereo, aeroportuale e indotto degli aeroporti organizzata da Cub Trasporti, che si unirà a quello del personale di Volotea, indetto dalle sigle Uilt-Uil.

Il trasporto pubblico locale

Nel calendario degli scioperi, consultabile sul portale del Ministero delle Infrastrutture, rientrano anche alcune aziende che effettuano il servizio di trasporto pubblico locale. La prima agitazione riguarderà Roma, giovedì 4, quando si fermerà, dalle 8.30 alle 12.30, il personale della rete Atac di bus, filobus, tram, metropolitane (dove non sarà garantito nemmeno il servizio di scale mobili, ascensori e montascale) e ferro-tranvia Termini-Centocelle, anche se il Comune ha specificato che non saranno interessati dallo sciopero, indetto dal sindacato Sul, i collegamenti effettuati da altri operatori in regime di sub-affidamento, mentre sono possibili interruzioni anche dei servizi di biglietteria fisica. Altre 4 ore di sciopero Atac, dalle 20.30 alle 0.30, sono previste inoltre il 18 settembre.
Il 6 settembre si fermeranno quindi, per l’intero turno, i lavoratori di Moby Spa di Livorno; l’8 sarà la volta di numerose compagnie di autotrasporto in Sicilia (per 24 ore), ma anche a Savona; il 15 sarà la volta dell’Umbria (24 ore, con fasce di garanzia), Pisa, La Spezia e del trasporto ferroviario in Calabria e Start Romagna a Ravenna.

Alberto Minazzi

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