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Wonderwallà 2025: il festival urbano che colora le strade di Vallà di Riese

Wonderwallà 2025: il festival urbano che colora le strade di Vallà di Riese
Alice Pasquini, in arte Alicè (ph Giacomo Tonetto)

Dal 29 agosto al 7 settembre la frazione trevigiana diventa palcoscenico di murales, laboratori e musica: oltre 20 street artist nazionali e internazionali all’opera

C’è un momento in cui un nome diventa destino.
Vallà sembra un richiamo a muoversi, un invito a guardare oltre; pronunciato con inflessione francese, diventa voilà: lo stupore che si rivela.
È lo stesso stupore che oggi accompagna chi attraversa le vie di questa frazione di Riese Pio X, nel cuore del Trevigiano, dove i muri si sono fatti tela.
Dal 2021, ventitré murales firmati da artisti italiani e internazionali hanno trasformato il borgo in un paesaggio d’arte condivisa.
E la storia continua con Wonderwallà 2025, festival di rigenerazione urbana, a cura del collettivo BocaVerta, che dal 29 al 31 agosto animerà nuovamente il paese.

wallà
Il lavoro degli artisti spagnoli PichiAvo

Alice nel Paese delle Meraviglie

A Vallà l’arte, per definizione, si coniuga al plurale.
E’ arte collettiva e lo dimostrano, negli anni, le opere a “coinvolgimento pubblico”, che fin dalla prima edizione hanno caratterizzato il Festival.
Nel 2022 l’ispirazione era stata data dalle Avventure di Pinocchio di Collodi, con la loro trascrizione integrale su un muro di 50 m, da parte di mille volontari.
Quest’anno, il festival è dedicato ad Alice in Wonderwallà, parafrasando la fiaba di Lewis Carroll.
L’opera collettiva sarà composta da 800 stencil che andranno a comporre il primo murale “orizzontale”, sulla pavimentazione di 225 mq del parchetto pubblico di via Salvo D’Acquisto di Vallà.
Il disegno sarà ispirato alle figure di John Tenniel, primo illustratore di Alice nel Paese delle Meraviglie.
A partecipare, artisti locali e la cittadinanza trevigiana del comune, dal 29 agosto e fino al 7 settembre, tutti i pomeriggi, tra le 17.00 e le 19.30.

Tanti laboratori e un contest d’arte

La manifestazione vera e propria, durante l’ultimo fine settimana di agosto, prevede laboratori e attività artistiche che vertono sulla tecnica calligrafica – per ricordare ai giovani che un testo scritto non è solo digitale – e tour che testimoniano e raccontano le opere già presenti in Vallà, con l’accompagnamento musicale dei Bloko Intestinhao (sabato 30 agosto); nello stesso giorno, un contest di murales a cui partecipano gli artisti Enk04, Tomoz e Mozoner: il vincitore potrà disegnare la sua opera sui muri della frazione.

La domenica si conclude con un laboratorio gratuito per bambini e ragazzi: uno di Legografia (stampa creativa con i celebri mattoncini danesi) e di calcografia in rilievo con materiali alternativi. La giornata si chiuderà con la musica di Soundcek DJ, Lellegher DJ e i live di Jay Zonta & i Papaya Groove.

Un paese “firmato”

“The Wallà è molto più di un festival: è un percorso di rigenerazione urbana che attraverso la street art, la musica e i laboratori creativi sta ridando nuova vita nel borgo riesino», commenta il portavoce del collettivo BocaVerta Mauro Berti. Una riqualificazione che eleva il degrado urbano, o solo e semplice grigio cemento asettico, in una festa colorata e pregna di valore artistico“.
Dei 23 murales a oggi realizzati, 18 sono su pareti private e 5 su superfici pubbliche.
Durante l’ultimo anno si sono aggiunti i murales dello spagnolo DulkDove vagano le bestie selvagge – e dei suoi conterranei di Valencia, il collettivo PichiAvo, i quali uniscono arte classica e graffitismo; sul fronte italiano, è stata l’artista romana Alicè, al secolo Alice Pasquini, a portare la sua arte a Vallà.

Alice Pasquini, in arte Alicè, durante il suo lavoro (ph Giacomo Tonetto)

Le loro opere, così come quelle dei loro precursori e precorritrici, faranno e fanno parte del tour virtuale di The Wallà, pensato per far scoprire anche da lontano la riqualificazione urbana di questo piccolo paese del trevigiano “firmato” anche dagli artisti Ericailcane, Kraser, Zed1, Zentequerente, Tony Gallo, Vera Bugatti, Alessandra Carloni, Bastardilla, Agostino Iacurci, StenLex, Tellas, Franco Fasoli, Pixel Pancho, Joys e Orion.

La strada come laboratorio

L’attività di The Wallà ha portato anche la scienza a interessarsi e a portare un progresso nello studio dei graffiti e della loro conservazione a fronte degli agenti atmosferici.
È dell’anno scorso, infatti, la convenzione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia per lo studio e la difesa dell’arte di strada. A dimostrazione del fatto che la strada, appunto, deve essere luogo di incontro e di collaborazione; l’arte, in questo senso, ne è un catalizzatore. Per quanto piccolo, Vallà di Riese Pio X è un grande esempio da perseguire: un “muro meraviglioso” che apre all’arte, alle storie, e alla fantasia.

Damiano Martin

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