Un angolo “segreto” nel cuore di Milano, per The Guardian, è l’unico a rappresentare l’Italia nella lista dei giardini più belli d’Europa
The Guardian ha recentemente ampliato la propria guida estiva alle oasi verdi nascoste tra le grandi città europee e, tra eleganti cortili e rare meraviglie botaniche, ha scelto un solo giardino italiano.
L’onore è andato all’Orto Botanico di Brera, un gioiello verde nel cuore di Milano, riconosciuto come meta ideale per chi cerca pace, bellezza e un tuffo nella natura urbana.
L’Oasi segreta di Milano
Situato dietro l’imponente facciata del Palazzo di Brera, a due passi dalla Pinacoteca e dalla celebre Accademia, questo orto botanico è un angolo di meraviglia silenziosa.
Si estende su cinquemila metri quadrati e ospita laghetti settecenteschi, un arboreto con maestosi Ginkgo biloba secolari, specie rare, piante medicinali e collezioni di felci, peonie e ortensie.

Nato nel Settecento, nel cuore dell’Illuminismo, per volere dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria come centro scientifico e culturale, è stato luogo in cui giovani medici e farmacisti si formavano tra aiuole di piante officinali, osservando, studiando, imparando dalla natura.
Col tempo, accanto alla funzione scientifica, arrivarono anche le piante esotiche e ornamentali, trasformando l’Orto in un luogo di bellezza e contemplazione.
Dopo alterne vicende, nel 1935 è passato sotto la cura dell’Università degli Studi di Milano, che ancora oggi lo custodisce. Il restauro del 2001 lo ha riaperto al pubblico e nel 2005 è diventato ufficialmente un Museo riconosciuto dalla Regione Lombardia.
Un museo verde a cielo aperto, dove botanica, memoria e poesia convivono tra vialetti silenziosi.
Perché The Guardian lo ha scelto
In una cornice europea ricca di splendidi giardini, in Italia l’attenzione del prestigioso quotidiano britannico è stata catalizzata dai vialetti ombrosi, dagli antichi alberi, dagli specchi d’acqua settecenteschi e dai fiori rari di Brera, che si è classificato in quanto luogo perfetto per chi cerca un rifugio rilassante e rigenerante, pur restando in città.
Tra le chiome verdi dell’Orto Botanico di Brera, c’è anche un albero speciale.
È un Noce del Caucaso da poco ufficialmente inserito nell’elenco nazionale degli Alberi Monumentali d’Italia. Un titolo importante, arrivato proprio mentre l’Orto celebra i suoi 250 anni di vita come istituzione scientifica.

Il Noce del Caucaso, con il suo nome latino che suona come una poesia antica — Pterocarya fraxinifolia — non è solo un gigante verde, ma un testimone vivente del tempo, della cura, della dedizione con cui questo giardino è stato custodito nei secoli.
In tutta Italia, secondo l’ultimo censimento del 2024, sono poco più di quattromila gli alberi definiti “monumentali”: creature vegetali straordinarie, selezionate non solo per l’età e le dimensioni, ma anche per il loro valore storico, paesaggistico e culturale. Di questi, 431 si trovano in Lombardia. E a Milano, con l’ingresso del Noce del Caucaso di Brera, il numero sale a 22.
I più bei giardini in Europa
The Guardian ha costruito la sua lista scegliendo, per ogni capitale o grande città, il giardino meno ovvio, quello capace di sorprendere per la sua bellezza.
A Madrid, per esempio, ha indicato il romantico Parco El Capricho, con le sue fontane, le sculture e persino un bunker nascosto risalente alla Guerra Civile.
A Londra, ha preferito l’intimità dell’Onion Garden, un piccolo angolo profumato a due passi da St James’s Park,
A Parigi, l’attenzione è andata al Giardino di Anna Frank, uno spazio poco conosciuto nei pressi del Centre Pompidou, dove cresce un castagno nato dall’innesto dell’albero che la giovane Anne poteva vedere dalla finestra del suo nascondiglio, e che lei stessa cita nel Diario.
Spostandosi a nord, a Stoccolma, è stato segnalato il giardino termale di Centralbadet, immerso tra architetture liberty e vapori rilassanti.
A Copenaghen, il suggerimento è il Giardino della Biblioteca Reale, luogo colto e tranquillo incastonato tra gli edifici storici della capitale danese.

A Budapest, ha colpito il fascino aristocratico del Károlyi-kert, un tempo riservato alla nobiltà, oggi aperto a chiunque voglia concedersi una passeggiata tra le aiuole e le panchine di ferro battuto.
A Varsavia, ha trovato spazio il giardino pensile della Biblioteca Universitaria, un capolavoro sospeso tra natura e architettura contemporanea.
A Praga, invece, si è lasciato incantare dal Giardino Vrtba, gioiello barocco con vista sui tetti e sulle cupole della città vecchia. Infine, ad Atene, ha incluso nel suo itinerario verde anche i Giardini Botanici di Diomede, un eden silenzioso dove oltre 2.500 specie vegetali convivono in armonia con il sole greco e le ombre degli ulivi.
La bellezza semplice di Brera
In questa galleria di angoli segreti, poetici e spesso dimenticati, Milano ha saputo stupire con la sua delicatezza.
E l’Orto Botanico di Brera, più che un semplice giardino, è diventato simbolo di un’Italia che sa custodire la bellezza senza clamore, che sa raccontare storie con le foglie, con l’acqua, con il silenzio.