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La patata? E' nata dall’amore tra un pomodoro e una pianta selvatica

La patata? E' nata dall’amore tra un pomodoro e una pianta selvatica

Una nuova ricerca genetica svela l’origine inaspettata del terzo alimento più coltivato al mondo: la patata discende da un incrocio avvenuto 9 milioni di anni fa tra un antenato del pomodoro e piante cilene

Da dove vengono le patate?
Per anni, la scienza si è arrovellata su questo tubero, tracciando rotte genetiche dal Cile al Perù, cercando la vera culla della patata coltivata.
A svelare la verità sul pedigree del tubero che dopo riso e grano rappresenta la terza coltura alimentare più importante al mondo è ora un gruppo cinese di genetisti che ha spulciato il DNA di oltre 500 varietà di patate arrivando alla sorprendente conclusione che le patate in realtà derivano … dai pomodori.
Le prime nacquero 9 milioni di anni fa in un piccolo appezzamento sulle Ande dall’ibridazione tra pomodori e piante selvatiche che all’epoca nemmeno producevano tuberi.
E hanno avuto una delle più rapide e fortunate della storia agricola: dai villaggi quechua ai pub inglesi passando per il piatto preferito di ogni bambino sotto i dieci anni.
La scoperta è il frutto di un’importante ricerca internazionale guidata dall’Accademia cinese delle scienze agrarie pubblicata sulla rivista Cell. Analizzando i genomi di patate moderne e selvatiche, gli scienziati sono riusciti a risolvere il mistero evolutivo di uno degli alimenti più coltivati al mondo.

Un matrimonio tra specie diverse

La patata è nata dunque da un vero e proprio “matrimonio genetico” tra pomodori e tre specie di piante cilene del genere Etuberosum. Sebbene appartenessero a lignaggi distinti, pomodori ed Etuberosum avevano un antenato comune vissuto circa 14 milioni di anni fa.

patata

Dopo essersi separati per circa 5 milioni di anni, i loro percorsi evolutivi si sono incrociati di nuovo, portando alla nascita delle prime piante capaci di produrre tuberi: le patate.
Questo evento si è verificato in un periodo critico, durante il rapido sollevamento della catena delle Ande, che ha creato nuove e instabili nicchie ecologiche.
In questo contesto difficile, la capacità dei nuovi ibridi di conservare riserve nutritive sottoterra grazie ai tuberi ha rappresentato una vera rivoluzione evolutiva.

Due geni, un tubero

Lo studio ha identificato due geni chiave responsabili della formazione dei tuberi: SP6A, proveniente dal pomodoro, che agisce come un interruttore che attiva la produzione del tubero e IT1, ereditato da Etuberosum, che controlla la crescita dei fusti sotterranei.
La capacità delle patate di riprodursi in modo asessuato, senza semi né impollinazione, grazie ai tuberi, ha favorito una loro rapida espansione in habitat diversi, specialmente in zone montane e stagionali.
Secondo i ricercatori, questo tratto innovativo – la tuberizzazione – non solo ha permesso alla patata di prosperare, ma ha anche innescato una “radiazione adattativa”, cioè una rapida diversificazione in oltre 100 specie selvatiche, oggi raccolte sotto il nome di Petota. Tutte condividono la stessa origine: un antico e fortunato incrocio tra pomodoro ed Etuberosum.

patata

“Qui, dimostriamo che Petota ha avuto origine attraverso un’antica ibridazione tra pomodoro ed etuberosum – si legge nello studio-. Abbiamo stimato che il pomodoro e l’Etuberosum si sono separati circa 13-14 milioni di anni fa, e che l’ibridazione tra loro ha portato all’origine di Petota intorno a circa 8-9 milioni di anni fa in coincidenza con il rapido sollevamento delle Ande (6-10 milioni di anni fa). Pertanto, questo antico evento di speciazione ibrida omoploide tra gli antenati di Tomato ed Etuberosum, che ha dato origine all’antenato di Petota, potrebbe aver avuto luogo sotto oscillazioni geologiche e comparsa di nicchie distinte, generando combinazioni/ricombinazioni alleliche e fenotipi innovativi per un’ulteriore selezione naturale”.

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