Una ricerca rivela che gli amici a quattro zampe distinguono le immagini sullo schermo e reagiscono in base al carattere. Guardare la TV può farli stare meglio
Una ricerca americana rivela che guardare programmi appositamente pensati per loro può stimolare la mente dei nostri cani e persino migliorare il loro benessere.
Negli Stati Uniti, dove vengono trasmessi programmi specifici per gli animali da compagnia e dove esiste anche una rete televisiva via cavo premium dedicata espressamente a loro, DogTV, risulta evidente che i cani non si limitano
a scodinzolare davanti allo schermo: riconoscono animali, suoni e movimenti, e reagiscono in modo diverso a seconda della loro personalità.
In questo contesto, i risultati raggiunti dalla ricerca, pubblicati sulla rivista Scientific Reports, attraverso le informazioni sull’esperienza percettiva dei cani da compagnia raccolte suggeriscono la possibilità di sfruttare il mezzo televisivo per potenziali interventi mirati al benessere canino.
I cani e la televisione
L’obiettivo che si è posto il team guidato da Lane Montgomery è stato quello di provare a quantificare e identificare i meccanismi responsabili dei comportamenti legati alla visione della televisione nei cani.
Gli animali da compagnia sono infatti esposti a numerose forme di stimoli ambientali artificiali, tra cui le immagini estremamente realistiche trasmesse dalla tv, che, grazie ai progressi della tecnologia, sta continuamente migliorando la qualità, integrando in tal modo sempre più gli stimoli nell’ambiente circostante. “La televisione – sottolinea lo studio – offre ai cani un’esperienza percettiva unica, che può tradursi in un ulteriore arricchimento (per esempio, stimolazione mentale) o fattore di stress (per esempio, reattività alle immagini) nella loro vita quotidiana”. Per questo, affermano gli autori, “è importante capire come i cani reagiscono comportamentalmente a questi tipi di stimoli e come li interpretano, in una prospettiva di benessere”.
Come si comportano i cani davanti alla tv
A tal fine, dunque, sono stati reclutati sui social media i proprietari di cani da compagnia, invitandoli a completare un questionario in forma anonima. Tra le 513 risposte valide ai fini dello studio, il primo risultato ottenuto è che l’88,3% dei cani del campione guardava la tv. E che interagiscono con la televisione, ciascuno a seconda del proprio carattere. Nei cani più eccitabili è stata cioè riscontrata una probabilità maggiore che seguano gli oggetti raffigurati nei video come se esistessero nell’ambiente reale, mentre i cani più paurosi si sono mostrati più propensi a rispondere a stimoli non animali, come il rumore di un’auto o di un campanello riprodotti in tv. Nei cani è emersa inoltre una tendenza generalizzata a reagire maggiormente quando sullo schermo compare un altro animale e il 45% del campione risponde sempre quando sente abbaiare o ululare in tv.
La tv per il benessere dei cani
I risultati suggeriscono così, oltre al fatto che i cani possono rappresentare gli oggetti nel formato televisivo in 2 dimensioni in modo simile all’ambiente tridimensionale, che “le abitudini di visione televisiva possono essere predittive di aspetti della personalità di un cane”. Considerazioni che non sono ritenute dagli studiosi fini a sé stesse: “La comprensione dei comportamenti di visione televisiva – affermano – potrebbe guidare l’utilizzo della programmazione televisiva come forma di arricchimento per i cani da compagnia o da rifugio, chiarendo le categorie di stimoli ideali per tali attività”. La ricerca offrirebbe in altri termini informazioni preziose come punto di partenza per ulteriori approfondimenti del tema, in particolare per l’addestramento, come ausilio alla miglior correzione di approcci problematici, ma soprattutto per quanto riguarda le esigenze di benessere canino. Il lavoro, del resto, mirava a esaminare come l’accesso alla televisione possa influire sul benessere dei cani ospiti nei canili in attesa di adozione. “Nel complesso – è la conclusione – questo studio indica che i cani da compagnia sperimentano un mondo significativo e ricco di oggetti, quando guardano la tv. E un’ulteriore valutazione dei loro comportamenti potrebbe portare a un’applicazione appropriata di interventi televisivi nei rifugi in base al temperamento individuale del cane, alla massimizzazione delle utilità della programmazione televisiva come strumento di arricchimento per i cani da compagnia e alla selezione di programmi televisivi che potrebbero rappresentare un potenziale fattore di stress”.
Alberto Minazzi