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I musei italiani valorizzano i patrimoni dal Mondo

I musei italiani valorizzano i patrimoni dal Mondo
Museo Egizio di Torino

Costituita a Firenze la rete nazionale del Mipam, per promuovere le collezioni provenienti da America, Asia, Africa e Pacifico

Tra le tante vocazioni dell’Italia e degli italiani, c’è sicuramente quella inerente ai viaggi, alle scoperte e alle esplorazioni. E nel girovagare per il mondo, il mondo si è poi ritrovato in casa nostra, nei nostri musei, in reperti, oggetti storici e ritrovamenti. Testimonianze dal mondo da mostrare e valorizzare: per questo motivo è stata creata la rete nazionale del Mipam (Musei Italiani con Patrimonio nel Mondo). L’ufficialità è arrivata dopo la riunione finale di costituzione della rete nelle sale del museo Stibbert di Firenze, uno dei promotori dell’iniziativa.

26 musei italiani raccontano insieme il mondo

Obiettivo del Mipam è promuovere le esposizioni che conservano e valorizzano le collezioni provenienti da America, Asia, Africa e Pacifico. Al momento sono 26 i musei aderenti alla rete, promossa in prima istanza dal Mudec (Museo delle Culture di Milano). Dal 2023 al 2025 si sono tenuti 4 incontri preparatori, tra il capoluogo lombardo, Parma, Torino e Firenze, che hanno coinvolto istituzioni da tutto il territorio italiano, e il cui risultato ha portato al network museale. Mipam, oltre il suo focus primario, si fa punto di riferimento per gli addetti ai lavori che cercano confronto e collaborazione: direttori, curatori, conservatori e archivisti di istituzioni statali, comunali, universitarie, missionarie e private. A tal fine, organizzerà riunioni proponendo progetti congiunti tra le diverse realtà che la costituiscono, in continua apertura agli enti interessati ad unirsi, e rafforzerà il dialogo nazionale e internazionale.

Una rete che comprende tutta l’Italia

Grazie al Mipam, il patrimonio museale non-europeo presente in Italia, giunto a noi a partire dal XV secolo e spesso sprovvisto di risorse dedicate, potrà avvalersi di specialisti ed esperti, grazie alle interazioni intermuseali. Tra i musei più importanti d’Italia, figurano il già citato Mudec e il Museo Egizio di Torino (il capoluogo piemontese è la città più rappresentata, con 5 realtà partecipanti alla rete). Il direttivo è composto da Marina Pugliese (direttrice del Mudec di Milano), Davide Quadrio (direttore del Mao, Museo d’Arte Orientale di Torino), Andrea Viliani (direttore del Muciv, Museo delle Civiltà di Roma), Enrico Colle (direttore del Museo Stibbert di Firenze), e padre Enzo Oliviero Verzeletti (direttore del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico dei Missionari Saveriani di Parma). Nella lista dei ventisei musei costitutivi del MIPAM, figura anche Venezia, la cui storia è strettamente correlata al mondo extraeuropeo. Il Museo di Arte Orientale, che compirà a breve 100 anni dalla sua istituzione, è infatti specializzato nell’arte giapponese del periodo Edo.

Il Museo di Arte Orientale di Venezia e il Centro per i Musei dell’Università di Padova

Gran parte della collezione veneziana è composta dalle opere acquistate da Enrico di Borbone, pretendente al Ducato di Parma e viaggiatore nel XIX secolo, che visitò l’Estremo Oriente tra il 1887 e il 1889. Nel passaggio dall’Impero austro-ungarico allo Stato italiano, la collezione di Enrico di Borbone arrivò nelle mani di Nino Barbantini. E questi, tra il 1925 e il 1928, allestì la prima esposizione statale, all’ultimo piano di Ca’ Pesaro, dove ancora oggi si trova.

giornate europee del patrimonio
Ca’ Pesaro, Museo di Arte Orientale di Venezia

Oltre alle 7 sale dedicate ai signori feudali del Giappone tra Sei e Ottocento, il Museo d’Arte Orientale ospita una sezione cinese, comprensiva di giade e porcellane, e una dedicata al Sud-Est asiatico, con manufatti thailandesi e in lacca birmana, tessuti e batik, marionette in cuoio del teatro delle ombre indonesiano. A rappresentare il Veneto nella lista del Mipam c’è anche il Centro di Ateneo per i Musei dell’Università degli Studi di Padova, che con i suoi 11 musei, il patrimonio storico-artistico e le 4 collezioni, racconta 800 anni di storia, di studi e di ricerche scientifiche, nelle quali giocoforza rientrano brani e reperti di vita vissuta al di fuori dell’Europa, dal punto di vista culturale, naturalistico e geografico.

Gli altri enti museali iscritti alla rete Mipam

Questa, al momento, la lista degli altri enti museali italiani iscritti alla rete Mipam: Cam, Cultures and Mission, Polo culturale dei Missionari della Consolata di Torino; Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo di Genova; Fondazione Mic, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza Onlus; Gallerie degli Uffizi di Firenze;

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Galleria degli Uffizi di Firenze

Musei Civici di Reggio Emilia; Museo Civico di Modena; Museo Civico di Scienze Naturali ”Enrico Caffi” di Bergamo; Museo Civico di Tortona (Alessandria); Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana” di La Spezia; Collezione Mazzocchi di Coccaglio (Brescia); Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone” di Genova; Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino; Museo Etno-Archeologico Castiglioni di Varese; Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco di Castelnuovo Don Bosco (Asti); Museo Popoli e Culture Pime di Milano; Palazzo dei Musei di Varallo (Vercelli); Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica (Fondazione Torino Musei) di Torino; Sistema Museale di Ateneo, Università degli Studi di Parma.

Damiano Martin

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