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A Venezia, un nuovo paradigma per lo sport italiano

A Venezia, un nuovo paradigma per lo sport italiano

Il Consiglio Comunale ha approvato la dichiarazione di pubblico interesse e l’accordo di programma per il progetto del Bosco dello Sport, che sorgerà sull’area di Tessera, vicino all’aeroporto Marco Polo

A Tessera, a due passi dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, sta prendendo forma uno dei progetti più ambiziosi mai concepiti per lo sport italiano: il Bosco dello Sport.
Più che un semplice impianto sportivo, sarà infatti un ecosistema urbano integrato.
Un luogo dove architettura, ambiente e innovazione si fondono in un progetto che ridisegna il modo  in cui pensiamo lo sport e lo spazio pubblico.
Il Consiglio Comunale veneziano ha dato il via libera definitivo alla dichiarazione di pubblico interesse: Venezia Calcio e Reyer Venezia potranno concorrere alla gestione, per i prossimi 40 anni, del nuovo stadio da 18.500 posti,  posti e dell’arena indoor da 10 mila.

Una cittadella verde, dove lo sport abita il paesaggio

Il progetto prevede oltre 62,5 ettari di bosco, 16 ettari di verde attrezzato e circa 60 mila alberi, metà dei quali ad alto fusto. Non sarà solo il verde a dominare la scena, ma un’idea di vivibilità contemporanea: spazi per lo sport professionistico e amatoriale, percorsi ciclabili (oltre sei chilometri), aree ludiche, centri per la medicina sportiva, musica dal vivo e spettacoli, formazione e relax.
Il tutto sorretto da una nuova viabilità, pensata per rendere l’area accessibile e integrata con la rete metropolitana e l’aeroporto, grazie anche a una nuova stazione ferroviaria in progetto.

Stadio e arena: omaggi architettonici a Venezia

Firmato dallo studio Populous – lo stesso dietro impianti come il Tottenham Hotspur Stadium di Londra – il nuovo stadio del Venezia FC sarà completamente coperto, con una facciata fatta di elementi verticali che ricordano le bricole, i pali in legno che punteggiano i canali della laguna e guidano le imbarcazioni, e l’architettura storica veneziana.
Un podio a forma di mezzaluna avvolge lo stadio e ospita parcheggi e servizi.
Gli spalti si sviluppano su tre lati (sud, est e nord) per offrire una visuale ottimale durante le partite, creando un’atmosfera  coinvolgente. La tribuna ovest è riservata agli ospiti Vip, mentre per i tifosi locali sono previsti spazi dedicati, come una galleria panoramica con servizi esclusivi e vista sul paesaggio.
I lavori dureranno circa venti mesi. L’inaugurazione dell’impianto è in programma nella primavera 2027.

L’arena indoor, destinata a diventare invece la casa della società di basket Reyer Venezia, riprenderà i colori e la brillantezza delle vetrate muranesi, con dischi di vetro montati su strutture metalliche, evocando le architetture dei palazzi nobiliari che si specchiano nel Canal Grande. Non solo estetica: le tribune saranno retrattili, le pareti modulari, per garantire versatilità assoluta tra sport, concerti e grandi eventi.

bosco dello sport
l’arena

Venezia guarda avanti

Il Bosco dello Sport è anche un grande progetto infrastrutturale finanziato in parte dal PNRR: 334 milioni di euro l’investimento complessivo, di cui oltre 93 provenienti dai fondi europei.
Lo stadio costerà complessivamente 92milioni e 300mila euro, di cui 47 milioni dall’avanzo del Comune e 45 milioni a mutuo. Complessivamente per la realizzazione dell’intera opera del Bosco dello Sport il Comune di Venezia farà un debito di 65 milioni di euro.
Il parco “a impatto zero” sarà attivo sette giorni su sette, aperto al pubblico e alle scuole, alle famiglie, ai centri di formazione sportiva. La promessa è netta: nessun centro commerciale, nessuna speculazione edilizia, solo strutture sportive, culturali e servizi.
Venezia, spesso raccontata come città fragile, si propone invece come laboratorio di innovazione urbana, dimostrando come anche un territorio con un centro storico patrimonio dell’umanità possa investire in un futuro sostenibile, tecnologico e accessibile.

Bosco dello sport: massima tecnologia e sostenibilità

Il Bosco dello Sport comprenderà varie aree: “il Bosco del fiume”, con specie arboree tipiche dell’ambiente fluviale, il “Bosco della bonifica, con spazi più aperti e percorsi protetti, che assolveranno una funzione naturale di mitigazione degli effetti della viabilità, le piste ciclabili (6100 metri), un’area per la musica e l’intrattenimento culturale e un’altra per le strutture di medicina sportiva e di relax.
Nella nuova area dello Sport nulla andrà sprecato: i sottoservizi saranno collegati alla gestione idraulica, con la raccolta delle acque meteoriche, le coperture degli edifici saranno interamente con pannelli fotovoltaici, le strutture saranno coibentate, in modo tale che sia ridotto il flusso di calore dall’ambiente esterno a quello interno e viceversa e gli impianti di illuminazione saranno di ultima generazione, a led.

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